Viale del Lavoro e la rotatoria groviera
Lunedi 4 Marzo 2013 alle 15:22 | 0 commenti
Da giorni quelle tre buche sul tracciato della rotatoria tra viale della Scienza e viale del Lavoro stanno mandando fuori dai gangheri gli utenti della strada che a frotte passano su una delle arterie più trafficate di Vicenza, quella che dovrebbe costituire il portale di accesso alla città e al cui fianco sta sorgendo il nuovo padiglione della fiera berica.
Basta però inoltrarsi a piedi lungo la carreggiata per notare anzitutto una cosa: il rumore infernale che i camion producono quando prendono in pieno la buca sotto il viadotto. Una buca che è profonda tre quattro dita e larga almeno trenta centimetri. Passaggio dopo passaggio, tonfo dopo tonfo, l'asfalto si sgretola e i rischi aumentano. In primis per i ciclisti che a dispetto di quanto si possa pensare circolano anche loro lungo quel tratto. Lo stesso vale per i motociclisti che in uno coi ciclisti sono spesso costretti ad evitare gli ostacoli con una sterzata improvvisa, col rischio di venire colpiti dai veicoli che giungono da dietro. Ma per gli utenti delle due ruote la preoccupazione è doppia perché chi decide prudentemente di percorrere l'anello lungo la parte esterna, la trova irrimediabilmente cosparsa di brecciolino, il quale aumenta le possibilità di caduta. Ma anche in auto quando la gomma affronta l'apertura nell'asfalto l'auto soffre specie se l'avantreno pesa perché la vettura è atrazione anteriore. Stamani l'anello è stato attraversato diverse volte dai veicoli del gruppo Aim, ma sino a questo momento le sconnessioni sono ancora lì, come tutte le altre della zona industriale.
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