Vicenza Calcio: sogni infranti e futuro incerto, chi paga?
Giovedi 11 Maggio 2017 alle 12:41 | 0 commenti
"I told you so" potrebbero dire molte delle penne, non tutte, che ogni settimana aggiornano i tifosi biancorossi sulle fatiche del Vicenza Calcio al presidente Alfredo Pastorelli. "Te lo gavevo dito", tornando ad un linguaggio più riconosciuto da queste parti; perché il rischio retrocessione era balenato in mente a tutti gli addetti del settore già molti mesi fa. Pastorelli, alla presentazione del presunto fuoriclasse, Marco Amelia era stato perentorio: "Non voglio nemmeno sentire parlare di lotta alla retrocessione, siamo una squadra non dico da promozione in serie A ma di ottimi elementi". I fatti hanno smentito clamorosamente questa tesi e ora si cerca un colpevole. Ma chi?
Colpe e merito nello sport vanno prima di tutto attribuite a chi scende in campo, ma che all'interno della società di via Schio le cose non funzionino da un bel pezzo nel modo giusto se ne sono accorti tutti, anche il Giornale di Vicenza che ieri, un po' in ritardo, ha sentenziato: "Il giocattolo si è rotto".
Il c.d.a. Della Vi.Fin è effettivamente diviso. Pastorelli è un padre padrone senza però le tasche profonde di chi nel calcio normalmente assume quel ruolo, alla Moratti dei bei tempi, per intenderci. Il presidentissimo ha il merito di aver portato una certa stabilità economica alla Società , pagando quei creditori che bussavano alla porta più insistentemente all'inizio del suo regno. Una posizione di forza che grazie anche al progressivo disimpegno di alcuni dei soci di partenza di Vi.Fin, ha permesso a Pastorelli di decidere, senza se e senza ma, l'allontanamento di Bisoli in favore di un nuovo mister. Il terzo in questa sciagurata stagione, anche contro il parere di chi avrebbe voluto richiamare Lerda. Ora però le chiacchiere stanno a zero. Dei famosi milioni necessari al risanamento, visure societarie alla mano, non vi è traccia. Il gigantesco debito del Vicenza, oltre sei milioni secondo quanto raccontato negli scorsi mesi, è stato spalmato negli anni ed è all'oggi incolmabile. Con la retrocessione non ancora matematica ma realisticamente difficile da schivare, anche qualsiasi progetto di recuperare nei prossimi anni, rata per rata, il denaro necessario appare ottimistico. Difficile pensare a future grandi sponsorizzazioni, ad incassi sempre maggiori derivanti dalla vendita dei biglietti, delle magliette o di altri gadget, con la squadra in Lega Pro.
Salvo inaspettati assi nella manica, per il Vicenza calcio sembra essere finita la magia. Chiedersi ora che fine farà il mitico Lanè ? E' un esercizio di stile che non rende meno amaro il fine stagione dei tifosi che con l'arrivo di Pastorelli, osannato per un po' da chi di queste cose pensa di capirne, avevano sperato nel miraggio di una grandezza mai ritrovata e lungamente sognata.
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