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Vertice con magistrati ed esperti di crisi aziendali a palazzo Balbi

Di Emma Grande Lunedi 8 Dicembre 2014 alle 22:01 | 0 commenti

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Si è svolta a palazzo Balbi, sede della del Presidente della Regione Veneto e della Giunta regionale, una riunione, sotto il coordinamento dell’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, con giudici fallimentari e presidenti di Tribunale e di esperti di crisi aziendali, alla presenza del direttore di Veneto Lavoro, Sergio Rosato (nella foto un momento dell'incontro).

Il resoconto e le parole di Donazzan:

Di fronte a una crisi che attanaglia uno dei sistemi produttivi più avanzati e forti d’Europa e che sta distruggendo una parte rilevante del capitale industriale della nostra regione, occorrono strumenti innovativi capaci di agire sul piano della prevenzione e del sostegno precoce ai processi di ristrutturazione, ma soprattutto di preservare asset industriali e occupazionali imprescindibili, favorendo concrete prospettive di riconversione e turnaround.

Attraverso i contributi di tutti i partecipanti al tavolo si arriverà alla stesura di un protocollo d’intesa consistente in una serie di iniziative concrete attraverso le quali intervenire con un progetto di alta formazione dei professionisti, con un veicolo speciale per le aziende in difficoltà, con risorse umane integrative delle attività dei tribunali civili, con una ipotesi di maggiore diffusione dello strumento dell’”esercizio provvisorio”.

Coordinati dal direttore di Veneto Lavoro, Sergio Rosato, erano presenti - oltre ai professori Paolo Feltrin, Maurizio Castro, Domenico dal Bo e Gianfranco Gilardi, e a Marco Valentini, tutti facenti parte dell’unità di crisi - Pasquale Liccardo, presidente sezione fallimentare del tribunale di Bologna, Francesco Pedoja, presidente del Tribunale di Pordenone, Ferdinando Platania, giudice fallimentare del Tribunale di Verona, Anna Travaia, giudice fallimentare del Tribunale di Belluno, Caterina Zambotto, giudice fallimentare del Tribunale di Padova, Vittorio Zanichelli, presidente Tribunale di Modena, Antonello Fabbro, Presidente sezione fallimentare del Tribunale di Treviso, Roberto Simone, coordinatore della sezione fallimentare del Tribunale di Venezia.

“Siamo sempre più spesso di fronte – ha dichiarato l’assessore Donazzan al termine del seminario - ad una dispersione del patrimonio industriale, a troppi fallimenti, che aumentano, e a situazioni di concordato non trattate nel modo più opportuno. A fronte di questa situazione, abbiamo chiesto ai più autorevoli giudici fallimentari di essere protagonisti nell’aiutarci a trovare strumenti innovativi, partendo dalla condivisione di un obiettivo e cioè che le nostre aziende e i posti di lavoro sono una patrimonio da salvaguardare. La nostra Regione, che non si è mai fermata solo all’ordinaria amministrazione, guarda quindi agli scenari futuri e mi auguro che una collaborazione così stretta ci porterà ad un protocollo d’intesa tra noi e la giustizia fallimentare per andare ad attivare proprio quegli strumenti che ci aiuteranno a salvaguardare le aziende”.

Elemento che desta infatti notevole preoccupazione è l’effetto distruttivo che la crisi sta producendo nel tessuto delle piccole e medie imprese industriali, di cui è spia il costante aumento dei fallimenti. Nonostante la convinzione comune della necessità di salvaguardare i valori (professionali, economici e materiali) dell’azienda in difficoltà, bisogna riconoscere l’esistenza di molti ostacoli che ne impediscono il raggiungimento. In parte si tratta di ostacoli di ordine finanziario e/o bancario, in parte di difficoltà relative alla compagine societaria, in parte, infine, di problemi relativi all’applicazione delle norme nella materia fallimentare.

 

Leggi tutti gli articoli su: Elena Donazzan, Regione Veneto, Sergio Rosato, Magistrati

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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