Verso il 'derbyno' con Gianvito Plasmati
Venerdi 12 Ottobre 2012 alle 13:40 | 0 commenti
Il giocatore più alto della serie B ritrova i biancoscudati, fermati lo scorso anno da una sua doppietta. Ma non solo colpi di testa: dagli esordi di Matera a Vicenza, un gigante tutto cuore, tecnica e furbizia. Ca nisciun è fess...
(nella foto: un duello aereo di Plasmati nel derby con il Verona)Â
Gianvito, cominciamo dalla fine: domenica arriva il Padova al quale lo scorso anno hai rifilato una doppietta all’Euganeo
 Sì ricordo con piacere quella partita, l’ultima del 2011, finì 2-2: noi eravamo penultimi, loro terzi. Ho fatto il primo gol, ho preso un palo e segnato anche il pareggio su punizione. Non diciamo niente , son scaramantico…
Quella gara segnò la svolta per la Nocerina che tornò combattiva per non retrocedere. E lo fu anche per te:  Maran a gennaio ti ha preso a Varese, poi…
 E poi abbiamo perso la finale  playoff con la Sampdoria! Che beffa, io ho avuto l’ultima occasione prima del gol di Pozzi al 90’…il calcio è così.
Saresti potuto tornare in serie A , dove con il Catania ha segnato anche all’Inter e alla Juventus, qualche rimpianto su quella misteriosa "firma non firma"?
Non mi far pensare. L’anno prima era stato il migliore,  seguito da quello più nero. A Catania non sono andato via volentieri ma si era creata una situazione paradossale. 6 mesi fuori rosa, un anno senza giocare, potevo benissimo giocare in serie A ma non sempre la vita va come vuoi e mi hanno messo con le spalle al muro. Io sono uno che si è fatto da solo e allora ho voluto rinunciare al contratto, ho dovuto ricominciare da Nocera Inferiore. Poi Varese e oggi a Vicenza.
Quali sono gli allenatori che invece ti hanno valorizzato di più? Â
Tra tutti dico Del Neri e Zenga. Uno mi ha fatto esordire in A, l’altro mi ha voluto fortemente a Bergamo e poi cercò di portarmi a Genova in maglia blucerchiata. Spero che la stima sia reciproca.
Resti giocatore da ultimo minuto, come nella vittoria in rimonta con il Grosseto, dove sei stato decisivo, anche con una buona dose di ‘mestiere’ che non guasta
Beh, abbiamo continuato ad attaccare e meritavamo senza dubbio il pareggio, meno male che ho indovinato l’angolino dopo il palo di Pinardi. Poi sull’atterramento in area, ho sentito uno strattone da Iorio e sono caduto…Forse non era eclatante ma senza dubbio bisogna fare di necessità virtù, o l’altro ‘ti ruba la merenda’…
Un po’ come accaduto sabato scorso a Bari
Proprio vero, e abbiamo tanta voglia di riscattare quei 50’ minuti buttati, domani con il Padova sarà un altro Vicenza
Che non ha ancora una piena identita’
E’ normale quando ci sono giocatori che si conoscono da poche settimane, o addirittura non ho mai avuto il piacere di giocarci assieme, come Lazcko, ma siamo un gruppo sano. Ci sono ragazzi con buona personalità che sanno trascinare il gruppo, io non so se sono tra questi ma mi trovo bene Â
Beh qualcosa di speciale c’è , come riesci a dialogare con Malonga ?
Mettiamo i semafori (ride)…Dominique è molto riservato, abbiamo un buon feeling sia dentro che fuori dal campo. Ma in generale problemi non ce ne sono. Abbiamo tanti altri giocatori di qualità , il gruppo è costruito per fare buone cose, dove può arrivare non lo sappiamo, il deficit dipende da giocatori assemblati più tardi, ma deve essere solo uno stimolo per correre in più
 Tu hai cominciato a giocare per i Sassi di Matera, la tua città . Poi Andria, Foggia, Taranto, Catania…Che sensazioni hai a distanza di tanti chilometri
La mia carriera l’ho vissuta quasi tutta al Sud, questa a Vicenza è la mia terza esperienza al Nord (dopo Atalanta e Varese), mi trovo bene, c’è meno pressione addosso ma trovi un pubblico eccezionale a sostenerti, qui mi pare 5500 abbonati…non vedo l’ora di ritrovare questo splendido attaccamento domenica col Padova
Dove la gente ama il bel calcio e anche qualche gesto spontaneo che esce dalla dimensione business. Molti infatti ti ricordano in quella barriera galeotta per distrarre Sereni del Torino…e sperano in qualcosa di simile molto presto
Oddio, è passato tanto tempo…se n’è scritto di tutti i colori, fu un gesto goliardico, durante le punizioni ci schieravamo davanti al portiere e salivamo all’ultimo istante prima di calciare. Io mi abbassai i pantaloni e Mascara fece gol.
Proprio un colpo di …fortuna
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