Quotidiano | Categorie: Emigrazione

Venezia Pride chiama, Vicenza risponde

Di Anna Barbara Grotto Sabato 7 Giugno 2014 alle 10:26 | 0 commenti

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Dopo l’evento del 17 maggio - Giornata Internazionale Contro l’Omotransfobia, ecco in città una nuova iniziativa LGBT (lesbiche, gay bisessuali, transessuali) congiunta: dopo l’abbraccio della Basilica Palladiana, un girotondo attorno al nostro monumento simbolo, evento colorato e partecipato oltre le più rosee aspettative, di nuovo ritroviamo le associazioni vicentine a lavorare insieme.

A poco più di 20 giorni dal Venezia Pride, infatti, Delos Vicenza e Arcigay “15 giugno” Vicenza, con la preziosa collaborazione della Rete degli Studenti Medi di Vicenza, hanno organizzato per sabato 7 giugno una raccolta fondi per la grande manifestazione che convoglierà tutto il Veneto a Venezia sabato 28 giugno.

Ma facciamo un piccolo passo indietro.

Era l’anno 2012 quando a Bassano del Grappa il Circolo Tondelli organizzava il primo Bassano Pride. 10 anni erano già passati dalla storica manifestazione, addirittura nazionale, del Padova Pride 2002. A seguire il Vicenza Pride, che nel 2013 ha raccolto lo sprone di Bassano ed ha coinvolto tutto il Veneto in quello che è stato il primo Pride regionale, in cui tutte le realtà LGBT venete sono scese in campo ad organizzare una ciclopica 6 mesi di eventi, sfociata nella grande parata finale del 15 giugno, capace di riversare tra le vie della città berica più di 7000 persone. Da qui la consapevolezza –ce ne fosse stato ancor bisogno- che l’unione fa davvero la forza: di nuovo tutte le associazioni venete unite hanno deciso di mettere in campo le proprie energie per organizzare ciò che di settimana in settimana sta diventando qualcosa di sempre più partecipato, coinvolgente e pregno di significato per l’intero Veneto.

Il Venezia Pride 2014 sta portando la nostra regione sotto i riflettori non solo italiani ma anche internazionali, complice l’eco che ha la città lagunare, amata in tutto il mondo.

Già sperimentata la formula vincente con il Vicenza Pride 2013, anche quest’anno varii eventi sono stati organizzati in queste settimane in tutto il Veneto, promossi e curati dalle varie associazioni cittadine, col fine di sensibilizzare l’opinione pubblica ed anche, ovviamente, pubblicizzare la grande parata finale, nonché raccogliere i fondi necessari per finanziare quanto avverrà a Venezia il 28 giugno ed i giorni immediatamente precedenti.

Il Venezia Pride chiama? Vicenza risponde!

Così anche nella nostra città sabato 7 giugno ci sarà un’iniziativa di raccolta fondi: appuntamento per tutti a partire dalle ore 18 al Bar Bocconcino Rustico, di recente apertura in Piazza Castello.

Arcigay Vicenza, Delos Vicenza e la Rete degli Studenti Medi avranno a disposizione anche alcuni gadget ufficiali del Venezia Pride 2014, raccoglieranno donazioni e sapranno dare tutte le informazioni a chi interessato.

A tal proposito, abbiamo raggiunto Anna Sartori, presidente di Delos Vicenza, a cui abbiamo chiesto perché è così importante partecipare al Venezia Pride.

“Perché un Pride? Perché fieri in ogni momento, in ogni dove e di ogni diversità. Perché a Venezia? Venezia può rappresentare il Veneto come rappresentante dell’Italia nel mondo.                               Presuntuoso? Forse sì, le persone LGBT hanno necessità di diritti. Camilla Seibezzi - consigliere con delega alle pari opportunità di Venezia - è stata minacciata di morte per aver proposto testi alle scuole dell’infanzia che parlano di diverse religioni, diverse etnie e diverse coppie genitoriali. Piccoli passi che hanno fatto tremare chi vuole negare a me donna di amare la mia compagna e pensare di fare con lei una famiglia con dei bambini. Camilla questa famiglia ce l’ha già, al di là delle istituzioni che sono rimaste indietro; e lei, mamma, è stata minacciata di morte. Il sostegno a chi ci mette la faccia, come lei, era dovuto, perché la sua faccia è la mia e quella di molti di noi.  Vicenza ha risposto in modo entusiasta collaborando in occasione della giornata contro l’omofobia con Venezia, Padova e Treviso e aiutando con le raccolte fondi. Vicenza risponde sì al Pride, e sì a Venezia, soprattutto grazie alla collaborazione che abbiamo visto essere l’unica vera Arma Vincente per questa e per tutte le altre battaglie.”

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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