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Venezia, grandi navi e battelli senza sosta: le colonne di palazzo Ducale tremano

Di Martina Lucchin Lunedi 2 Settembre 2013 alle 18:55 | 0 commenti

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Le cose preziose si curano e proteggono. Si fa attenzione che il tempo e l’usura non le rovinino e si cerca, per quanto possibile, di maneggiarle con discrezione e rispetto. Perché sarebbe un delitto rovinare ciò che solo l’immaginazione avrebbe potuto creare e che invece è diventato realtà grazie al genio di qualcuno. Non è questo il caso di Venezia.

Il gioiello, non solo del Veneto ma dell’Italia e del mondo intero, rischia di essere rovinato per sempre dall’uso e riuso improprio che se ne sta facendo negli anni. Se i monumenti e gli edifici storici della città possono essere ristrutturati, non è lo stesso per lo straordinario ecosistema che circonda e rende Venezia quella che è. La laguna viene giornalmente maltrattata da un traffico navale che sembra non avere alcuna regola: navi da crociera attraversano la città con le loro masse di vacanzieri che si affacciano dai ponti - mentre "a terra" altri turisti indisciplinati lasciano i propri rifiuti sui gradini adiacenti al mare. E che dire dei battelli, gommoni e piccole navi che solcano di continuo i canali di Venezia?

“Tutti questi movimenti, soprattutto delle grandi navi, rischiano di creare degli smottamenti nel fondale  – ci riferiscono due signori durante un nostro recente viaggio in vaporetto – e le piccole colonne del palazzo Ducale tremano e si spostano ogni volta. Per quanto si potrà continuare così?”. Di sicuro non per molto. Se n’è parlato e se ne parla tutt’oggi di come affrontare questi problemi, che rischiano di lasciare dei danni irreparabili. Ma per adesso sono solo parole. Basta un giro in battello per accorgersene. 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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