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Venezia e l'Oriente: una serie di ricerche coordinate dal territorio vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 15 Dicembre 2013 alle 18:39 | 0 commenti

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Di Italo Francesco Baldo da VicenzaPiù n. 262 - La Repubblica di Venezia e il suo territorio furono molto legati all’oriente. La sua millenaria storia attesta come le relazioni furono  varie, da quelle commerciali, a quelle politiche e anche belliche. Tutta l’Europa deve a Venezia la conoscenza del mondo orientale e in particolare a Il milione di Marco Polo Marco Polo (Venezia, 15 settembre 1254 – Venezia, 8 gennaio 1324).

Che ebbe certo maggiore diffusione rispetto alla Historia Mongolorum dell’umbro frate  Giovanni da Pian del Carpine o da Piano dei Carpini (Pian del Carpine, 1182 circa – Antivari, 1º agosto 1252). Se il testo di Polo è il più famoso, non mancarono certo nei secoli successivi molte altre relazioni su vari temi e aspetti relativi al Vicino e all’Estremo Oriente.  Fare luce e comprendere tutta lòa mole di studi è il compito intrapreso da un gruppo di studiosi che fa capo in  primo luogo all’Università Ca’Foscari di Venezia. Da diversi anni  Giovanni Pedrini di Schio (VI), docente all’Università  Cà Foscari  di Venezia coordina una serie di ricerche nella direzione sopra accennata.  Frutto di questo intenso lavoro al cui coordinamento partecipa attivamente Nico Veladiano sono stati  tre  volumi, il primo  Ad Orientes : viaggiatori veneti lungo le vie d'Oriente, edito nel 2006 dal  Comune di Montecchio Precalcino, mentre gli altri due sono il frutto di due Convegni. Il primo nel 2009 presso la Biblioteca “La Vigna” di Vicenza” cui ha fatto seguito il volume Itinera Orientalia. Itinerari veneti tra Oriente e Occidente. Relazioni di viaggio tra identiità e alterità, pubblicati dall’Editrice Veneta, Vicenza, nel   2010. Il secondo svoltosi sempre nella stessa sede,  si è tenuto nel 2013, scopo di questo è stato il mettere il luce l’importanza delle relazioni culturali che Venezia ci ha lasciato nei suoi rapporti con l’oriente, evidenziano come questi investissero molti campi, tra cui quello della musica.

Il volume del secondo Convegno  Studia Orientis. Venezia e l’Oriente: un’eredità culturale (Editrice Veneta, 2013) è stato presentato sabato 23 novembre 2013 a Villa Nievo Bonin Longare ( Montecchio Precalcino) e riporta le relazioni  di Giampiero Bellingeri dell’Università Ca’ Foscari Venezia (Intorno alle fonti venete sull'Azerbaigian); Boghos Levon Zekiyan docente all’Università Ca’ Foscari Venezia e al Pontificio Istituto Orientale Roma (Venezia, Il luogo delle ‘rivelazioni’ della Provvidenza per gli Armeni); Giovanni Pedrini, dell’Università Ca’ Foscari Venezia (Carovane d’Oriente. Mercanti, viaggiatori, missionari sulle vie carovaniere tra Siria, Mesopotamia e Persia); Giovanni De Zorzi dell’Università Ca’ Foscari Venezia (Vivere a Costantinopoli con le orecchie bene aperte. Giambattista Toderini (1728-1799) e la “musica turchesca”).

Questi temi, opportunamente approfonditi e sviluppati costituiscono la nuova prospettiva di studi delle relazioni Venezia-Oriente, perché analizzano  e pubblicano scritti inediti e ci aprono ad una visione non stereotipata di Venezia, come solo interessata agli aspetti mercantili  e un oriente che ha da farci conoscere le meraviglie della sua cultura.  

Il progetto di Giovanni Pedrini  ha potuto contare sull’interesse  per  questo  genere di approfondimenti non solo dell’Università Cà Foscari,  fondata nel 1868 come "Scuola superiore di commercio" dal veneziano Luigi Luzzatti (1841-1927), allievo del vicentino Giacomo Zanella  e Presidente del Consiglio  e altri , ma anche del Consorzio di Pro Loco Astico-Brenta comprendente le Pro Loco di Bolzano Vicentino, Bressanvido, Dueville, Montecchio Precalcino, Monticello Conte Otto, Quinto Vicentino, Sandrigo, Schiavon, Torri di Quartesolo, Nove, Pianezze, Mason Vicentino, Camisano Vicentino. Accanto e sempre in primo piano anche la Regione del Veneto, la Biblioteca Internazionale “La Vigna” di Vicenza, la Fondazione Masi e la Masi Agricola di Verona,  la Banca di Credito Cooperativo San Giorgio Quinto e Valle Agno e i Comuni di Montecchio Precalcino e Monticello Conte Otto.

Questo progetto di studi sulle relazioni tra Venezia e l’Oriente ci mostra come possa essere significativa la sinergia tra istituzioni pubbliche e private che vede assieme istituzioni culturali di grande prestigio e altre, come Pro Loco e Comuni, presenti capillarmente sul territorio. Un modo quanto mai efficace per portare a conoscenza del grande pubblico temi altrimenti destinati a rimanere nel ristretto ambito degli studiosi. 

E’ questo un esempio che aiuta a comprendere non solo la storia che non si riduce alle sole questioni “politiche” o “militari”, ma è uno sguardo analitico sul passato che ci aiuta anche nel presente, quando sappiamo coglierne l’insegnamento, perché aveva ragione Cicerone, la storia è maestra di vita, se la sappiamo ascoltare.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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