Veneto Stato: scuola e giovani del Veneto sacrificati
Sabato 3 Novembre 2012 alle 09:58 | 3 commenti
Veneto Stato - Veneto Stato vuole informare e coinvolgere i cittadini del Veneto su alcuni aspetti che riguardano la scuola e i giovani in questo periodo di crisi, ma soprattutto mettere in evidenza come la gestione fatta a Roma di queste tematiche, siano motivo di una vera e propria discriminazione e costante impoverimento della scuola, dei giovani, del Veneto tutto.
L'anno scolastico si è aperto con l'aggravarsi del problema dei soldi per le nostre scuole. Il fatto più evidente e più tangibile è che mancano soldi per pagare gli insegnanti supplenti quando mancano i titolari della cattedra, perciò le classi, mediamente di oltre 20 alunni, vengono divise in piccoli gruppi e mandati in altre classi. Perdono la loro ora di lezione e "disturbano" le lezioni di altre centinaia di loro coetanei.
Dire che tra settembre e ottobre gli oltre 500 mila giovani del Veneto, cioè dall'inizio dell'anno scolastico, hanno perso svariate migliaia di ore di scuola perché Roma fa mancare soldi che costantemente preleva, è una stima più che attendibile. Il Veneto è chiamato a contribuire "ai problemi di bilancio di Roma" non solo con 20 miliardi di euro all'anno(il residuo fiscale raccolto da Roma sul Veneto, ma non speso nel Veneto), ma aumentando la restrizione di servizi, dove la scuola è uno tra i più sensibili: si tratta del futuro del nostro Veneto, dei suoi giovani.
Per la Provincia di Vicenza si tratta di oltre 100 mila giovani dai 3 ai 20 anni che frequentano oltre cento Istituti scolastici, con centinaia di scuole coinvolte. Per ogni ora di lezione non effettuata, quando cioè non viene impiegato personale docente, il risparmio di soldi pubblici è di oltre 20 euro. Soldi pubblici risparmiati che in alcun modo servono a risanare i bilanci dello Stato, ma soltanto a creare disservizi ai cittadini.
L'invito di Veneto Stato è rivolto a tutti i genitori, affinchè prendano coscienza di un problema che dal 2008 va sempre più aggravandosi per i problemi di bilancio creati a Roma.
Le problematiche che Veneto Stato vuole segnalare vanno anche oltre: crescente è il numero di giovani definiti "Generazione NEET"(not in education, in employment or in training) che tradotto significa giovani che al di sotto dei 30-35 anni non studiano, non lavorano, non fanno percorsi per imparare un mestiere.
Sono una vera e proria "bomba sociale" di cui è ancora difficile definire il futuro, loro, ma con loro dell'intera società del Veneto, che dopo che da decenni serve a Roma come "bancomat" per finanziare le sue scellerate politiche, ancora oggi non è in grado di attuare politiche che diano un futuro ai nostri giovani. E le nostre aziende continuano a chiudere al ritmo di qualche centinaio al giorno, condannate dal tribunale che si chiama "Regime fiscale italiano".
I giovani che nel Veneto oggi vivono in queste condizioni sono sicuramente più di 500 mila.
Nell'attuale Sistema Giuridico chiamato "Repubblica ‘Italia" c'è un futuro per loro, per tutta la società del Veneto? Ogni cittadino è libero di pensare come vuole, ma la soluzione che Veneto Stato propone è quella di applicare il principio di autodeterminazione dei popoli, delle comunità , previsto e garantito dal Diritto Internazionale.
INDIPENDENCE WHAT ELSE
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