Veneto Stato non è intolleranza: oggi al Viest è nato un nuovo partitino etnico e intollerante
Domenica 22 Gennaio 2012 alle 17:46 | 2 commenti
 
				
		
		Venetostato.com*  -  Oggi all'hotel Viest è nato un nuovo partitino etnico e intollerante, formato da fuoriusciti di Veneto Stato
Oggi all'hotel Viest di Vicenza è stato fondato un nuovo piccolo partito, di ispirazione etnica, che nei principi è distante da Veneto Stato. Il numero di soci presente era inferiore a un terzo rispetto al totale dei soci di Veneto Stato ed esso ha dato vita a un'organizzazione di fatto separata da Veneto Stato, che pure porta avanti in modo equivoco lo stesso nome. Al di là delle polemiche, è chiaro che i partiti sono ormai anche organicamente e strutturalmente diversi.		
Infatti, quando si convoca un congresso al di fuori dello statuto e  delle norme in materia, quando si raccolgono soldi di iscrizione senza  autorizzazione, quando si mandano comunicati ai giornali che creano  inevitabile confusione, quando ci si dà un nuovo statuto che stravolge i  principi di Veneto Stato, in barba alle norme che ne prevedono la  possibilità di modifica, allora bisogna dire con chiarezza che nasce un  nuovo partito.
La nuova organizzazione è diversa da Veneto Stato  anche nella linea politica, dato che rispetto alla linea  indipendentista, oggi al Viest è stata integrata una linea autonomista.  Il nuovo partito risulta molto vicino allo stile di quella lega  intollerante e alla guida dei vertici padanisti.
In ogni caso, per  motivazioni che spesso oscillano tra l'equivoco ideologico e i  personalismi, si stanno formando due formazioni che hanno di fatto  sancito metodi di lavoro, visioni e anche principi diversi e tra loro  incompatibili.
Dopo un esperimento durato poco più di un anno  possiamo ben dire che si è conclusa l'idea di una coabitazione con  un'ala estremista che inneggia pubblicamente al terrorismo di Hamas e  che rispetto allo slogan adottato da Veneto Stato "Veneto è chi il  Veneto fa", ha preferito l'inquietante e intollerante "Veneto fa chi  Veneto è", di sapore prettamente nazional socialista.
Auguriamo al nuovo partito che oggi è nato al Viest di contenere tale deriva di intolleranza.
Veneto  Stato non teme la concorrenza di tale formazione e prova ne è data dal  congresso di giovedì scorso a Canizzano (foto), che pur essendo un evento  locale, ha superato per affluenza la convention del nuovo partito.  Infatti, sebbene gli organizzatori del nuovo partito etnico abbiano  diramato alcune cifre entusiastiche, esse trovano un drastico e  realistico ridimensionamento nella capienza della sala, che nel sito  dell'hotel è dichiarata avere 200 posti al massimo.
Resta infine  ancora da sciogliere il nodo del nome della nuova organizzazione, su cui  sarà necessaria un'azione legale per dirimere la questione. Finché non  vi sarà un pronunciamento dei tribunali (previsto tra circa 4 anni),  l'uso del simbolo e del nome di Veneto Stato resta nelle mani del  segretario Lodovico Pizzati e del presidente Alessia Bellon.
Veneto  Stato in ogni caso si tutelerà in ogni sede e con ogni mezzo consentito  contro l'uso non autorizzato del proprio nome e della propria immagine.
Il  segretario Lodovico Pizzati ha dichiarato: "Stiamo crescendo in maniera  esponenziale perche' i veneti si riconoscono in un Veneto Stato  indipendente che porterà benessere e coesisterà in armonia con l'Italia e  in Europa. Manteniamo il timone dritto verso l'imminente referendum per  l'indipendenza, evitando gli scogli di una minoranza etno nazionalista  che purtroppo vive tra noi, e le ambizioni personali di falliti  politicanti autonomisti che mirano ad una carega a Roma".
Il  presidente Alessia Bellon ha dichiarato: "il Veneto è già uno stato  indipendente nella testa dei veneti. Noi continuiamo con la nostra  politica per arrivare all'indipendenza del Veneto con una proposta  legale e democratica, inclusiva e aperta a tutti coloro che amano il  Veneto e vogliono un futuro di benessere e libertà per il nuovo Stato".
*Da Il Giornale di Vicenza di oggi sulla strana situazione della sigla usata da due gruppi di cui anche noi abbiamo riferito
Questa mattina al Viest Hotel di Vicenza est una delle due anime di veneto stato, il partito indipendentista nato nel settembre 2010, si riunisce per celebrare il «congresso nazionale». L´altra corrente, però, disconosce la legittimità della convocazione e ha già dichiarato che diserterà l´appuntamento.
La spaccatura affonda radici alla fine dell´estate ed era già emersa, dirompente, in occasione del congresso del 25 ottobre, sempre nella stessa sede a Vicenza. In quell´occasione, con una sola lista ammessa, era stato eletto segretario Antonio Guadagnini, e Lucio Chiavegato era diventato presidente. I rivali, guidati da Lodovico Pizzati, avevano però disconosciuto quell´assise. E l´11 dicembre avevano convocato un´altra assembela che riconfermava Pizzati segretario ed eleggeva Alessia Bellon presidente. A quel punto era stato il fronte di Guadagnini a non riconoscere la legittimità del voto e a fissare l´appuntamento di oggi.
Guadagnini ha fatto nei giorni scorsi un appello all´unità del partito e ad un confronto sulla base dei consensi interni. Dai rivali è giunta però una chiusura netta e la minaccia di azioni legali se l´appuntamento di oggi dovesse avere «velleità di deliberazione».  
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