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Veneto, 2010:debiti famiglie-impieghi banche +7,76%. Vicenza:in banca meno web e telefono

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 30 Luglio 2011 alle 08:29 | 0 commenti

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Cesdoc - In Veneto aumentano le famiglie che chiedono aiuto alle banche: impieghi (finanziamenti, mutui, prestiti, cessioni di credito) cresciuti del +7,76% nel 2010.  In provincia di Vicenza cala l'affezione verso le operazioni bancarie via web ( -2,73%) e via telefono (crollate del -21,52%). I dati emersi dall'indagine del Cesdoc (Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia) sul sistema bancario nel Veneto nell'ultimo triennio (qui le tabelle).

Famiglie venete sempre più in crisi. Crescono nel 2010 del +7,76% quelle che chiedono impieghi alle banche (finanziamenti per anticipi, mutui, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni di credito ). Il dato emerge dall'indagine del Cesdoc ( Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia) sul sistema bancario nel Veneto nell'ultimo triennio. La ricerca che elabora fonti ABI Regional Outlook Veneto evidenzia come nella nostra regione la crisi venga avvertita sempre più dalle famiglie consumatrici. Un dato che, se esteso all'ultimo triennio, vede una crescita del +12,64%. Se da un lato crescono gli impieghi, aumentano nell'ultimo anno anche le sofferenze lorde (+28,66%), che nel giro di un biennio addirittura crescono del +102,93%. La crisi dopo occupazione e redditi sta erodendo anche i risparmi. Rispetto al 2009 frenano i depositi delle famiglie consumatrici (-0,09%), mentre il dato risulta positivo se confrontato con dicembre 2008 (+16,37%). Dallo studio emerge infatti come i depositi delle famiglie siano calati nell'ultimo anno, passando da 46.268 a 46.228 milioni di euro, mentre negli ultimi due anni siano aumentati, passando da 39.727 a 46.228 milioni di euro.
Sul fronte delle attività produttive aumentano gli impieghi del +2,92%, trend superiore al dato nazionale (+1,91%). Aumentano anche i depositi che raggiungono i 20.999 milioni di euro (+3,51%), valore superiore al dato nazionale (+0,79%).
"Il credito - sottolinea Massimo Miani, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia - è fondamentale per sostenere il tessuto produttivo della nostra Regione sia garantendo liquidità per attività ed operazioni di breve periodo, sia per gli investimenti e progetti a medio e lungo termine. Il sistema bancario veneto predilige maggiormente la raccolta del risparmio delle famiglie rispetto agli impieghi produttivi. Una tendenza i cui effetti investono anche le PMI, per lo più concentrate sulle attività ordinarie e locali, a scapito di una progettualità di ampio respiro. È necessario che gli istituti di credito sostengano progetti di sviluppo imprenditoriale ad alto carattere di innovazione tecnologica, finanziando per esempio anche il capitale immateriale come i marchi e brevetti; un capitale dal valore inestimabile che nel passato recente delle nostre PMI ha rappresentato la soluzione vincente per affermarsi sui mercati nazionali ed esteri".
Tra i focus dell'analisi, attenzione puntata sulla struttura del sistema bancario che vede il Veneto muoversi non del tutto in linea con l'andamento nazionale del comparto. A fronte di una crescita regionale del corporate banking ( +6,39%) in linea con la dinamica italiana ( +7,12%), si registra una crescita quasi nulla dell'home banking (+0,77%) rispetto al dato nazionale ( +13,45%) ed un valore negativo del phone banking (-13,44%) se paragonato al dato nazionale (+3,37%). In particolare la provincia veneta dove crescono di più le operazioni bancarie online è quella di Venezia ( +8,96%), seguita da Rovigo ( +6,42%) e Padova ( +6,14%), mentre la maglia nera va a Belluno ( -12,24%). Crollo verticale in tutte le province degli utenti che interagiscono con il proprio istituto di credito tramite operazioni telefoniche: si passa dal -9,95% di Venezia al quasi dimezzamento ( -44,25%) di Belluno. Proseguendo nella lettura dei dati, in calo il totale degli sportelli bancari presenti in regione che si assesta a quota 3.625 (-0,55%) più contenuto rispetto all'andamento nazionale ( -1,10%). Flessione anche per gli sportelli bancomat, ( -9,59%), mentre cresce nell'ultimo anno il numero delle unità POS ( +6,75%) che raggiunge quota 134.906, quasi un decimo delle unità POS presenti in Italia.
La provincia di Vicenza registra nell'ultimo anno una crescita degli impieghi del +3,98%, mentre sono scesi dell'1,03% i depositi delle famiglie. Per quanto riguarda l'analisi del sistema bancario, diminuiti sia gli sportelli bancari ( -0,15%) che quelli bancomat (-11,93%), a differenza dei POS, cresciuti del +4,76%, sebbene al di sotto della media regionale (+6,75%). Cala l'affezione verso le operazioni bancarie via web ( -2,73%) che via telefono ( crollate del -21,52%).
"L'aumento delle spese e del costo della vita - evidenzia Massimo Da Re coordinatore del Cesdoc - costringe sempre più famiglie ad indebitarsi e a ridurre i risparmi. Una situazione critica anche non considerando gli effetti negativi delle riduzioni delle agevolazioni fiscali derivanti dalla manovra recentemente approvata. Il calo del valore dei depositi sia nella nostra Regione che sul territorio nazionale è un segnale allarmante di un'economia che stenta ancora a decollare, le cui ricadute si vedono nella scelta forzata di economizzare su tutte le voci del bilancio familiare. Perfino le vacanze estive sono state colpite in modo significativo dalla crisi, costringendo molte famiglie a ridurre i giorni di ferie, a rimodularle in versione low cost, o addirittura ad annullarle".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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