Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Fatti, Economia&Aziende

Vincenzo Consoli, "rettifica" de Il Gazzettino: sono 4 e non 40 i milioni sequestrati e l'ex ad di Veneto Banca non ha divieti all'espatrio non sussistendo il rischio relativo

Di Rassegna Stampa Mercoledi 23 Maggio 2018 alle 10:37 | 0 commenti

ArticleImage

Sequestro sì, ma certo non da «decine e decine di milioni di euro» (lo aveva riportato Il Gazzettino stesso ieri e oggi "corregge" con questo articolo che riportiamo uno degli errori spesso, bisogna dirlo, fatti sulla vicenda Consoli da molti media, ndr): la decisione del Tribunale del Riesame di Treviso, che lunedì ha respinto l'istanza di dissequestro dei beni avanzata dall'ex amministratore delegato di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, non ha modificato la situazione rispetto a quanto definito in precedenza. Non sono infatti «una quarantina» i milioni di valore sequestrati: quella è la cifra "fino alla quale" il giudice ha stabilito che si possa procedere. Ma è una cifra lontana dalla realtà dei fatti.

A Consoli e a sua moglie, in realtà, sono stati posti sotto sequestro beni per un controvalore stimato in poco più di 4 milioni di euro, e tra questi la parte del leone è fatta dalla villa che si affaccia su Campo Marzo, a Vicenza. Il resto è dato da liquidità, conti correnti e titoli, per un totale che è però ben lontano dalle cifre ipotizzate.

È il solito equivoco nel quale si rischia di cadere di fronte alle ordinanze di sequestro preventivo nei casi che riguardano i processi sui crac delle banche ex popolari: i giudici sia a Vicenza che a Treviso hanno stabilito un ipotetico valore del danno che - in caso di eventuale condanna - gli ex amministratori chiamati in causa potrebbero dover rimborsare. Ma è un valore, appunto, ipotetico. Perché è del tutto evidente che le cifre del crac di certo non potranno essere ripianate anche sequestrando e mettendo all'asta tutti gli averi di tutti gli ex amministratori coinvolti.

A Consoli, poi, non è stato «revocato il divieto di espatrio», per un semplice motivo: che il suo passaporto gli era già stato restituito il 2 agosto di un anno fa.

Leggi tutti gli articoli su: Veneto Banca, Vincenzo Consoli, l Gazzettino

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network