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Veneto Banca fatta fallire dopo una prova diabolica: depositata in Corte d'Appello memoria con cui avvocati di Vincenzo Consoli contestano sentenza del tribunale di Treviso

Di Rassegna Stampa Domenica 16 Settembre 2018 alle 15:06 | 0 commenti

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«Il tribunale non ha esitato a sottoporre la solvibilità della banca ad una prova di resistenza tanto diabolica quanto irrealistica - quella della liquidazione "scellerata" più che atomistica - che neppure la più solida società avrebbe avuto possibilità alcuna di superare». È uno dei passaggi più significativi del reclamo presentato alla Corte d'Appello di Venezia dall'ex dg di Veneto Banca Vincenzo Consoli per chiedere l'annullamento della sentenza con cui i giudici trevigiani hanno dichiarato il fallimento dell'ex Popolare. Nei giorni scorsi i legali del manager, lo studio Giliberti Triscomia di Milano, hanno depositato la memo­ ria che contesta appunto le valutazioni del tribunale sostenendo che esse si fondano su criteri sbagliati e su un «vuoto probatorio».

«Il tribunale di Treviso ha dichiarato insolvente Vene­to Banca andando contro ogni evidenza probatoria e sulla base di un ragionamento deduttivo aprioristico che ha voluto a tutti costi azzerarne le componenti patrimoniali e, laddove ciò risultava insostenibile, puntare su una - ancora una volta indimostrata e congettuale - asserita inidoneità o incapacità finanziaria», scrivono gli avvocati di Consoli sostenendo che per arrivare a tale risultato si è ricorso a uno stress test definito «diabolico». Una prova che per i legali è viziata «da un enorme pregiudizio, tanto da giustificare l'insolvenza solo in forza di un'erronea valutazione che non trova alcun appiglio non solo nei numeri ma neppure in diritto».
Consoli contesta la mancanza dei documenti su cui il tribunale trevigiano ha fondato il suo giudizio e il riferimento a elementi che non dovevano essere presi in considerazione nella valutazione sull'insolvenza. La sentenza, sostengono i legali milanesi, avrebbe espresso un giudizio prognostico e aprioristico della banca».
Inoltre, viene rilevato, c'è stata una discrepanza nella procedura usata per valutare l'insolvenza di Veneto Banca e quella di Popolare di Vicenza: nel secondo caso il tribunale ha nominato un consulente tecnico, scrivono gli avvocati di Consoli: soluzione questa che doveva essere adottata anche per Treviso «per la gravità delle conseguenze che possono derivare, senza che venga compiuto un puntuale accertamento che solo un consulente munito di specifiche competenze è in grado di compiere; accertamento che è palesemente mancato da parte del tribunale di Treviso».
Di Sabrina Tomè, da Il Mattino di Padova


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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