Vecchia Ferriera, il piano interventi sanerà i contenziosi pregressi
Giovedi 12 Luglio 2012 alle 19:11 | 2 commenti
La querelle scoppiata ieri attorno al caso ex Q8 ha riacceso i riflettori sulle molte questioni in sospeso in materia di territorio. Tra queste c'è quella della spalla Ovest della città dove i contenziosi aperti sono più d'uno. «Con la crisi che c'è il comune ha il dovere di considerare con la dovuta attenzione il punto di vista di chi lavora» fa sapere l'assessore al commercio Tommaso Ruggeri che annuncia una serie di novità , a partire da una sorta di riqualificazione urbanistica per il comparto di via Vecchia Ferriera.
In realtà la temperatura politica in città si era già alzata quando la giunta di centrosinistra aveva portato in aula il pacchetto di 13 piani pubblico-privato che avevano suscitato parecchie reazioni piccate. sia nel centrodestra, sia in alcuni ambiti limitati della cosiddetta società civile.
In queste ore tra l'altro c'è stata una presa di posizione del primo cittadino democratico Achille Variati che ha voluto fugare ogni dubbio sulla trasparenza dei comportamenti dell'amministrazione. Rimane però ancora aperta la partita degli edifici lungo la spalla di Ponte Alto. Su tutti c'è il caso dell'ex Totem ora t-Gallery (nel riquadro). Che cosa si profila all'orizzonte? Ruggeri spiega che la realtà è complessa. Gli attriti in quel pezzo di città nascono dal fatto che una ventina d'anni fa l'amministraziobne ha commesso degli errori nella redazione della «cartografia». È capitato così che alcuni edifici come quello dell'ex Totem finissero per avere una destinazione d'uso «per metà produttiva e per metà commerciale».
Gli anni sono passati, spiega Ruggeri e chi operava in quegli stabili ha continuato con le sue attività di natura commerciale. I problemi sono sorti allorché c'è stato un cambio di attività . I nuovi gestori del dancing T-Gallery, sostiene il responsabile dell'annona, si sono trovati di fronta ad un cul de sac normativo. Ma l'amministrazione come si è comportata? Ha cercato i responsabili di una svista del genere? Ruggeri sottolinea che la giunta ha lavorato con gli uffici e che sono stati sentiti pareri diversi e poi si è deciso di «concedere delle autorizzazioni temporanee in qualche modo assimilabili a quelle che si rilasciano per le sagre. Di fronte avevamo un gruppo di giovani imprenditori, ragazzi per bene che avevano investito dei denari in un progetto serio e che avevano in previsione di far lavorare in quel locale una quarantina di persone». Quanto alla cartografia lo stesso assessore spiega che è arrivato il momento di «guardare al futuro e non al passato».
Sull'edificio però rimane, tra gli altri, lo spettro di un abuso edilizio, di una ordinanza di demolizione risalente al 2007 e di una indagine penale che riguarda l'operato degli uffici comunali. Così stando le cose come pensa l'amministrazione di giungere ad una definizione delle pendenze?
«Ferme restando le prerogative dell'edilizia privata, la questione - precisa Ruggeri - sarà risolta entro l'autunno quando saranno approvati i piani degli interventi». Detto in altre parole di fronte ad un pagamento degli oneri relativi e dietro la realizzazione degli standard relativi alle zone terziarie le pendenze saranno di fatto sanate perché verrà ridisegnato il profilo urbanistico dell'intera zona. «Dopo vent'anni di attriti e incertezze - spiega l'assessore - è giusto che chi ha investito in quelle aree sia sgravato da pesi generati molto in là nel passato».
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