Vascon: Vicenza, droga tanta ma pene poche
Sabato 13 Dicembre 2014 alle 12:51 | 0 commenti
«Economicamente Vicenza, la virtuosa città nel cuore del Veneto ieri era conosciuta da tutti per il Pil pro capite, oggi mio malgrado è conosciuta per l'enorme giro di spaccio di droga», questo afferma Luigino Vascon, Coordinatore provinciale di Vicenza di Prima il Veneto, che aggiunge: «In prima battuta girando per la città e vedendo sempre più capannelli di cittadini extracomunitari subito si pensa che siano le prime e più numerose vittime della crisi occupazionale ed economica, ma non è così»
«Le cronache giornalistiche e giudiziarie ci informano - insiste Vascon - delle decine e decine di arresti giornalieri di spacciatori di droga. Questi venditori di morte hanno affinato le loro tecniche di spaccio, o meglio portano con loro sempre piccole quantità di droga, per cui nel caso di controllo e di conseguente arresto sulla scorta di precise indicazioni dei loro legali, questi affermano che lo stupefacente è per uso personale rientrando così nella modica quantità , conseguenza questa che li rivede in strada il giorno dopo l'arresto, quindi il lavoro pericolosissimo degli agenti viene non solo vanificato ma anche umiliato».
In conclusione per Vascon «la permissività nell'ingresso e nella conseguente permanenza di questi personaggi che della vita propria ed altrui nulla si curano, il buonismo di una magistratura accomodante con lo straniero, ma tremendamente rigida ed inflessibile con il cittadino italiano, peggio se politicamente avverso rafforza giorno dopo giorno la volontà di recidere ogni rapporto con chi ci ha invaso e ci comanda».
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