Variati:deleghe a Cicero legittime e cristalline. Da me e città grazie a lavoro gratuito delegati
Venerdi 17 Settembre 2010 alle 14:54 | 0 commenti
Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, nella conferenza stampa odierna (di cui riferiamo a parte soprattutto sulle domande dei cronisti e con un'intervista video al primo cittadino) ha risposto ai problemi "sulla figura del consigliere delegato" Claudio Cicero sollevati ieri in un'altra conferenza e tramite una lettera esposto da PdL (capogruppo Maurizio Franzina) e Lega Nord (capogruppo Manuela Da Lago).
Il sindaco, visibilmente contrariato, ha esordito ringraziando "gli attuali 4 consiglieri delegati, Federico Formisano, Marco Appoggi, Cristina Balbi e Claudio Cicero, per la collaborazione gratuita, che vuol dire zero euro né direttamente né per rimborsi e quant'altro, che offrono a me titolare ufficiale delle relative deleghe e, quindi, alla città . La loro azione è, infatti, e non potrebbe essere diversamente, consultiva e di supporto a me, che come sindaco me ne avvalgo per le mie valutazioni e per le mie decisioni, di cui ho la piena responsabilità . Sulla legittimità dell'affidamento delle deleghe a consiglieri comunali, ovviamente il mio referente è il Segretario Comunale, che mi ha rassicurato completamente sugli aspetti sostanziali e formali. Per qanto riguarda gli appunti sugli sprechi questi da tutti possono arrivare fuorchè da parlamentari, come l'onorevole Manuela Dal Lago. Altro che rimborsi telefonini e viaggi gratuiti loro hanno in un mondo di privilegi, che ben conosco essendo stato io consigliere regionale, funzione che assegna molti dei privilegi tipici degli onorevoli, titolo di cui tutti noi, amministratori pubblici, dovremmo poterci fregare se a qella parola corrispondono comportamenti conseguenti. Buttare la croce su un consigliere appena nominato, senza valutarne l'operato, è pura polemica politica che non porta da nessuna parte se non in altre sedi burocratiche in cui dovremo spendere tempo e denaro per rispondere, documentare etc. Quando, invece, ben altri dovrebbero essere i temi su cui confrontarci, tra opposizione e maggioranza, per risolvere i problemi della città . Detto che anche la precedente amministrazione, quella di Enrico Hűllweck si è avvalsa di 2 consiglieri delegati e che sono moltissimi i casi in cui questa figura, anche con connotazioni maggiori, è utilizzata, così a Udine come a Roma (24 assessori e 20 consiglieri delegati con ambiti di azione importanti), per me la polemica è chiusa qui perché i miei cittadini da me si aspettano ben altro".
Il sindaco nelle risposte ai giornalisti presenti, su cui dettaglieremo in seguito (riguardo anche alle posizioni di Idv e ai malumori esterni che sembrano cncentarsi su Cicero), si è poi soffermato sulla volontà di Claudio Cicero di non voler fare l'assessore, anche per motivi di opportunità politica (vedi i programmi elettorali ben diversi sul Dal Molin, questione ora superata dalla realtà attuale, ma ancora viva nella sensiblità dei cittadini elettori) e sulla tranquillità sui dubbi per quanto riguarda sue eventuali incompatibilità tra la delega alla mobilità sostenibile e la sua attività professionale con un'azienda, la Micro-Vett di Imola, che opera nel settore dei veicoli elettrici, già fornitrice del comune, perché "Cicero proporrà , io deciderò e gli assessori preposti alle gare e ai contratti porteranno a compimento decisioni e controlli".
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