Variati, tra sirene d'allarme e richiami liberali
Sabato 27 Ottobre 2012 alle 18:00 | 1 commenti
Achille Variati di sicuro non è un sindaco pantofolaio e lo dimostra l'essere dovunque serva, se a lui e/o alla città non ci interessa in questa che vuole essere oggi pura cronaca. Ad esempio, stamattina era affaccendato per il test delle sirene d'allarme alluvione. Ma il sindaco è anche attento alla politica di respiro maggiore (ripeto, haec chronica est, questa è cronaca) per cui, controllate le sirerne, il sicuro candidato alle prossime amministrative ha raggiunto relatori e uditori del convegno di Nessuno Escluso su "Piero Gobetti. Che cos'è la rivoluzione liberale oggi?". E in questa sede lo abbiamo intervistato (qui il video, qui la versione per iPad).
Sul test delle sirene si è detto parzialmente soddisfatto aggiungendo: «Nelle città europee la sensibilità alla sicurezza e ai sistemi di informazione verso i cittadini è molto maggiore che non da noi. Abbiamo molto da fare ancora».
Sul convegno, dopo che si è detto sollevato di «poter allargare la visuale sulla politica e sul confronto di idee di più ampio respiro staccandosi per un attimo dai problemi quotidiani di un sindaco, diviso tra marciapiedi, strade e sirene», appunto, lo abbiamo sollecitato a commentare due frasi a lui dette da Graham Watson, presidente del Partito Liberale Europeo, che ammetteva con lui di aver conosciuto solo oggi Vicenza, ripromettendosi di tornarci per visitarla, e si meravigliava che il colore dell'amministrazione locale (Variati a domanda aveva risposto: «qui governa il centro sinistra, senza la sinistra. Intesa come Rifondazione e partiti simili») e non fosse il verde leghista, condizione politica che lui associava a tutto il Veneto.
E Variati ha gongolato nel poter ripetere le sue osservazioni all'inglese Watson: «La non conoscenza di Vicenza è la conferma che la strada intrapresa per far conoscere le nostre bellezze artistiche e culturali è quella giusta, mentre devo dire che Watson, noevole pensatore liberale, non è poi così ben informato sulle nostre cose visto che a parte Verona nessun'altra delle città venete di rilievo è governata dalla Lega»
E che il sindaco fosse interessato a seguire la seconda parte del convegno e i suoi richiami al liberalismo, visto che la mattina era stata assorbita dalle "urla" delle sirene, lo conferma la sua annotazione: «Fa bene confrontarsi con persone come lui, Valerio Vanone e gli altri relatori perchè se molti sono quelli che oggi si dicono liberali, pur non dimostrandolo nei fatti, ci sono tanti che pensano o noi stessi pensiamo che non lo siano e invece operano nel vero solco del liberalismo moderno».
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