Variati polemico con Zaltron: sua idea di cultura ricorda la Corea del nord
Lunedi 8 Aprile 2013 alle 18:38 | 2 commenti
 Liliana Zaltron, candidata sindaco del M5S, ha ieri definito sostanzialmente inutile la grande mostra "Raffaello verso Picasso", dicendo che "la città non vive di mostre spot" e teorizzando che "le piazze vanno riempite dalla gente come avvenuto il 9 febbraio con Beppe Grillo".
Sull'operato dell'amministrazione Variati in campo culturale e turistico parlano i fatti. Parlano i 273 mila visitatori della mostra alla Basilica Palladiana e i 10 milioni di euro di indotto stimato per l'economia vicentina; parlano un’offerta di eventi raddoppiata, gli artisti di strada e la nuova direzione artistica di Nekrosius che ha rilanciato a livello internazionale il Teatro Olimpico; parlano i turisti arrivati in città e i titoli sui giornali stranieri. Se oggi a Vicenza tutti i candidati sindaco - cinque anni fa non era così - discutono di turismo e di cultura come priorità per lo sviluppo è proprio grazie a quanto l’Amministrazione guidata dal sindaco Achille Variati ha fatto e continua a fare.Â
A partire dalla mostra “Raffaello verso Picassoâ€, una sfida vinta che ha portato a Vicenza più notorietà , più turismo, più cultura. Una sfida vinta perché ha segnato la svolta e aperto una strada: con una seconda grande mostra già programmata e una terza in fase di studio. Curioso che mentre pochi mesi fa gli avversari politici la definivano uno spreco, oggi si affannino tutti a dire che bisogna fare di più. E naturalmente bisogna fare di più: ma partendo dalle fondamenta che l'attuale amministrazione ha saputo costruire come mai in passato era avvenuto a Vicenza.Â
Questa è la risposta migliore a chi oggi come ricetta per la cultura in città non suggerisce nulla più che tornare indietro ad un centro che sia salotto buono per pochi, come fa la candidata sindaco del centrodestra Manuela Dal Lago. E a chi, ancora peggio, dice che le mostre spot non servono e propone di riempire le piazze con la gente ‘come è avvenuto il 9 di febbraio con Beppe Grillo’, come ha scritto invece ieri la candidata del Movimento 5 Stelle Liliana Zaltron. Un’idea che ricorda la peculiare idea di intrattenimento e spettacolo tipica del regime nordcoreano: le adunate politiche per ascoltare il verbo del Caro Leader. Non esattamente un simbolo di apertura al mondo e di capacità di attrarre turisti.
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