Variati, maratona sul bilancio della provincia. Assemblea partecipata dei sindaci
Giovedi 19 Febbraio 2015 alle 23:06 | 0 commenti
Sindaci uniti «in difesa dei servizi e del territorio per un pomeriggio di cifre, ma soprattutto di grande mobilitazione collettiva» a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore: così inizia una nota della Provincia che riferisce del giorno dedicato al primo bilancio di previsione del nuovo ente dopo le trasformazioni volute dalla Legge di Stabilità e dei due i momenti salienti della lunga maratona: l'adozione dell'esercizio finanziario da parte del Consiglio Provinciale e il giudizio dell'Assemblea dei Sindaci.
«Fondamentale quest'ultimo - si legge nella comunicazione - non in sede tecnica di approvazione - è, per disposizioni di legge, un voto consultivo - ma come momento di verifica da parte dei primi cittadini dell'azione del nuovo organismo provinciale, dei criteri adottati e degli obiettivi perseguiti».
Alla fine quasi all'unanimità il voto delle due assemblee: un voto contrario ed un'astensione in quella consiliare, tre No (Castelgomeberto, Malo, Noventa Vicentina) ed un astenuto (Creazzo) nella seconda, dove hanno votato 82 degli 88 Sindaci convenuti. Un dato, quest'ultimo, significativo e non solo perché i 78 Sì rappresentano 673.785 cittadini del territorio provinciale (sugli 859.205 dell'ultimo censimento) ma proprio per la grande partecipazione all'incontro.
Spiega il Presidente dell'Area Vasta di Vicenza Achille Variati: «C'è una lettura politica di tutta evidenza, ovvero che i nostri amministratori, al di là del loro colore politico, hanno capito appieno e condividono la grande preoccupazione per quello che sta accadendo. Strade, scuole, difesa del territorio, trasporti extraurbani sono punti di criticità ai quali bisogna garantire risposte. Questa grande partecipazione di colleghi, assieme alle proposte e alle preoccupazioni emerse, ci dà ancor più voglia di continuare su questa strada, che ricordo ancora una volta stiamo percorrendo da volontari, perché non ci lascia da soli anzi ci sostiene nella nostra azione. E' una mobilitazione civile ed insieme l'esigenza di dare risposte alle nostre comunità partecipando attivamente alla chiamata di responsabilità , in questo momento necessaria da parte di tutti. Al di là del voto, è la migliore risposta che potevamo ottenere e credo che anche Venezia e Roma ne debbano tenere conto. Si è fatto davvero squadra perché tutti hanno capito, pur nelle rispettive esigenze, che l'unione fa la forza e la credibilità ».
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