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Variati in crisi?

Di Citizen Writers Mercoledi 2 Marzo 2016 alle 15:39 | 0 commenti

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Riceviamo da Italo Francesco Baldo, Presidente di “Impegno per Vicenza”, e pubblichiamo

I segnali stanno ben comparendo. La crisi della Banca popolare di Vicenza, le vicende personali del Presidente della Fiera, l’eccesso di potere tra Comune e Provincia, le enormi difficoltà per l’alta velocità, la non risolta questione della circonvallazione, la non risolta vicenda del parco detto “della pace”, quella della sicurezza, quella della Casa della pace, quella dello spaccio ovunque diffuso, quella della direzione del Museo Civico, la illusione di fare del teatro Olimpico una sede di sperimentalismi antiquati, come a settembre del 2015.

A proposito ha approfondito, come diceva il Sindaco, il testo esibito all’Olimpico, come dichiarato al termine del sacrilego atto teatrale? Vi è poi la crisi del servizio Interbibliotecario provinciale, della  Biblioteca Bertoliana nonostante l’inserimento di manager nel Consiglio d’amministrazione,  della decenza dei servizi nella prestigiosa biblioteca, dell’indirizzo generale della Provincia, del destino degli impiegati, dei servizi di ogni tipo e genere. Certo vi sono anche delle positività, ad esempio il coinvolgimento di alcuni immigrati  nella pulizia delle strade; un ottimo esempio, ma non risolutivo del grave problema, ma almeno è una tessera valida in un mosaico, quello della amministrazione comunale e provinciale, in disfacimento.

Il Sindaco cerca di riparare con convocazioni di mass media, di dichiarazione a volte perfino gridate, con minacce di ogni genere, di esibizioni di velleità di riuscire a fare questo e quello. Basti pensare che il problema dei conigli di Parco Querini  sembra essere uno dei prioritari  e meritevoli di prime pagine. Insomma un gran profluvio di parole e di pochi fatti, di troppe dichiarazioni e di poche azioni.

Per questo  Variati è in crisi, potremo chiamarla un’atassia, un disordine derivato dalla mancanza di vera coordinazione della sua amministrazione, tanto comunale quanto provinciale.

Come cerca di porvi rimedio,  perchè, a dire il vero, cerca di porre rimedio a se stesso. Coin la convocazione di riunioni, dove alle molte parole , come in precedenza nulla segue,  perché non vi è capacità di decisione. Troppi gli equilibrismi  adottati, troppi gli invitati  anche collettivi, le associazioni che si schierano e non sono più al servizio apartitico dei loro associati, al Déjeuner sur l'herbe, ovviamente al Parco detto “della pace”.

Massimo Cacciari nel suo pregevole volume Krisis apprezzava proprio la crisi, ma quella del Sindaco Variati non è del pensiero, è in realtà un’impotenza derivata dall’impossibile sintesi delle troppe parole dette per immaginare di fare qualcosa.  Sarebbe ora che il Sindaco pensasse alla conclusione del suo mandato, perché la città ha necessità di nuovi orizzonti  e soprattutto di nessun carrierista, perché la politica oggi esige, più che domandare, un’amministrazione che nel silenzio, sia  efficace riuscendo a fare bene anche le piccole cose.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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