Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Variati e il nuovo della politica che doveva avanzare

Di Citizen Writers Lunedi 13 Gennaio 2014 alle 11:49 | 0 commenti

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Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo - Quando con l’aiuto di vari raggruppamento politici e partiti Achille Variati iniziò il suo secondo mandato come  sindaco di Vicenza, era portatore di “belle sorprese” per la città che usciva da una forte tensione dovuta al problema della base americana. La vittoria che aveva arriso alle forse capitanate da Variati era foriera di grandi aspettative.

E subitamente con estro primaverile il sindaco annunciò che Vicenza sarebbe diventata anche uno speciale laboratorio di politica, tale da poter dare una sorta di indicazione anche a livello nazionale, dove la sinistra, per l’ennesima volta perdute le elezioni, cercava e cerca anche oggi una nuova direzione di marcia, pur consapevole di una eredità, quella comunista e sovietizzata che resta nei cuori e soprattutto nelle menti di molti elettori della cosiddetta sinistra italiana. Che fatica dopo ben 25 anni a comprendere che il Muro è crollato e con esso tutto l’apparato ideologico e populista degli eredi di Lenin, Gramsci, Stalin, Togliatti e Berlinguer. Un nuovo laboratorio politico capace di dare nuovi orizzonti, nuove albe alla politica cittadina. Achille Variati fu creduto all’istante e gli osanna non mancarono. Abilmente servendosi di chiunque potesse  garantirgli il potere  il sindaco  riuscì talmente bene nel suo intento che dopo cinque anni fu addirittura riconfermato con l’appoggio determinante di  Matteo Renzi che vuole rottamare gli “antichi” della politica, ma si è dimenticato che Variati è in politica dall’epoca dei  suoi calzoncini corti. A dire il vero anche gli oppositori lo hanno aiutato non sapendo nemmeno fare squadra, per imitazione del protagonismo del sindaco Variati.

Non staremo qui a ricordare quello che  il sindaco ha promesso e non fatto, delle spese per asfaltare le strade vendendo il tesoretto della città, di  idee di ogni genere proposte un giorno sì e l’altro pure. Delle opere  iniziate e mai  condotte a termine, delle associazioni cui si è promesso, ma mai reso, di una politica sociale condotta senza vera direzione, ecc. e non parlo di quello che non ha fatto per la storica Biblioteca Bertoliana. Sempre promesse, ma poche realizzazioni. Questo nell’amministrazione, ma il cantiere politico? Un deserto, il risultato ottenuto da Variati in campo politico è stata la distruzione pressoché totale di tutti i partiti, sia della sua coalizione sia dell’opposizione e neppure la lista civica di appoggio si è salvata, blandita, come le associazioni, è stata usata e poi abbandonata,  e senza alimenti. Forse il progetto Variati in politica è quello della terra bruciata perché si possa procedere al nuovo? Iene il dubbio, ma conoscendo quanto compiuto, v’è da dubitare e più che di politica, ossia di bene civile, si parla d’altro, magari con quel circenses, il pane manca,  con cui si  cerca di distogliere dai problemi reali.

Quello in  cui risulta ottimo Variati è l’esibizione di idee possibili per il migliore dei mondi possibili a Vicenza. Quasi un Panglos di volteriana memoria.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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