Variati e Circo Orfei,gran galà della sofferenza: se Moira ride il leone bianco piange
Sabato 12 Novembre 2011 alle 14:12 | 7 commenti
Riceviamo da Marta Frigo e pubblichiamo.
Sig. Sindaco, in questi giorni la città di Vicenza è tappezzata di manifesti sul Circo di Moira Orfei.
Il faccione rotondo e pieno di trucco di questa "signora" ci sorride dall'alto accanto alla testa di un leone bianco, che da il titolo da brividi al suo spettacolo "Il bacio del leone".
Non sto qui a raccontare la triste storia di questo animale (che peraltro è documentata), ennesima vittima della follia umana, ma vorrei farla riflettere sulla realtà del circo con animali che altro non è che un carrozzone della sofferenza.
Leggo addirittura che ci sarà un Gran Galà il 21 Novembre per presentare un progetto di solidarietà ... Ne hanno di coraggio questi "signori" ma mi amareggia sapere che la sua Amministrazione si avvalga di simili spettacoli per sostenere queste iniziative!
Dietro il faccione sorridente di Moira Orfei si nasconde un mondo fatto di soprusi, privazioni e sofferenze terribili nei confronti di altri esseri viventi, costretti come pacchi postali a viaggi estenuanti, esposti al caldo e al freddo di climi non adatti alla loro esigenze etologiche, obbligati con la violenza a fare cose che fanno inorridire madre natura che li ha creati...prigionieri a vita in un circo, trasformati in pagliacci per divertire noi umani. I luoghi di addestramento sono opportunamente lontani, nascosti allo sguardo perché i circensi sanno che se qualcuno vedesse come addestrano gli animali, i loro spettacoli sarebbero deserti e rischierebbero condanne penali per maltrattamento e sevizie; numerosi filmati di ex lavoratori del circo come Tom Rider, nauseati dalla brutalità dell'addestramento, denunciano questa realtà .
Lo spettacolo circense dovrebbe essere l'espressione artistica degli esseri umani: giocolieri, acrobati, funamboli, trapezisti, clown, nonché cantanti e ballerini, nei circhi senza animali come le Cirque du Soleil, per citare il più famoso, ma altri ve ne sono) danno vita a spettacoli straordinari che sono oltre a capolavori di bravura umana, soprattutto un grande segno di civiltÃ
Le assicuro sig. Sindaco che se Moira Orfei ride quel leone bianco piange, piange di dolore e disperazione per quella vita che noi umani gli abbiamo sottratto, e piangono con lui le migliaia di animali prigionieri in tutti i circhi del mondo; basterebbe per un attimo fare un passo al di là del nostro egoismo umano per leggere la sofferenza nei loro occhi.
Molti animali vengono ancora prelevati in natura (nonostante la legge lo vieti) perché non sono molte le nascite in cattività ; si può immaginare questo cosa significhi per un animale strappato con la forza al suo ambiente naturale e alla sua famiglia!
A fronte di questa illegalità , a fronte di numerose denunce per maltrattamenti, i circhi grazie ad una legge obsoleta del 1968 che riconosce al circo una funzione "sociale" , ricevono soldi dallo stato cioè nostri! Nel 2009 i circhi italiani (e moltissimi hanno ancora animali al seguito), hanno ricevuto quasi 6 milioni di euro (fonte LAV), risorse sottratte alla scuola, all'ambiente, alla sanità , alla cultura, ai veri bisogni della gente.
Le sembra giusto sig. Sindaco che continuiamo a finanziare questi spettacoli che lucrano sulla sofferenza degli animali?.
Che dire poi del messaggio che viene dato ai bambini, gli spettatori privilegiati dai circensi ?
In un documento sottoscritto da centinaia di psicologi si dichiara che le conseguenze di simili spettacoli sul piano pedagogico, formativo e psicologico sono assolutamente negative per i più piccoli, in quanto ostacolano lo sviluppo dell'empatia, fondamentale momento di formazione e crescita.
Lei può fare molto per mettere fine a tutto questo: il suo ruolo istituzionale Le consente di approvare legittimamente, in base alle norme internazionali sulla tutela degli animali, provvedimenti che rendano difficile se non impossibile la sosta di circhi con animali, come hanno fatto ormai altri suoi colleghi in tutta Italia.
Vicenza è una città patrimonio d' arte e di cultura, sarebbe un bel segnale di civiltà se anche qui questi spettacoli barbari, retaggio dei giochi dei romani nei circhi, non trovassero più diritto di cittadinanza. Circa 16 paesi europei hanno proibito, del tutto o in parte, l'esibizione di circhi con animali; in Italia si stanno muovendo dei passi importanti in questa direzione, infatti già da alcuni anni si tiene un Festival del Circo Contemporaneo, senza animali, espressione finalmente della sola bravura umana.
Da millenni gli animali sono sfruttati per il nostro divertimento, è il momento di dire basta e restituire loro la libertà e la dignità ...sarà un altro passo verso la nostra unmanità . Frigo Marta
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