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Variati consegna a Realacci documento del 2011: assetto idrogeologico diventi priorità

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 18 Maggio 2013 alle 15:37 | 0 commenti

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Variati 2013 - "Con tutte le incertezze che lo accompagnano, questo Governo ha la possibilità di distinguersi solo se farà quello che gli altri Governi non hanno saputo fare". Con queste parole il sindaco Achille Variati questa mattina al convegno "Vicenza ha un cuore green" ha consegnato al Presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci il documento* con il quale nel novembre del 2011 veniva lanciato al Governo un appello.

Perché "l'assetto idrogeologico dell'Italia diventi una priorità nella pianificazione economica". E una richiesta: "che all'interno delle misure in fase di studio per uscire dalla crisi sia inserito uno specifico e dettagliato piano che finanzi la realizzazione delle opere necessarie a garantire la sicurezza idrogeologica del territorio italiano". Il documento, oltre che da Achille Variati, era stato sottoscritto dai sindaci di numerosi Comuni colpiti dall'alluvione, dal presidente della Regione Luca Zaia, dal sindaco di Padova e oggi Ministro Flavio Zanonato, ed era stato condiviso dall'ANCI Veneto e dal presidente dell'ANCI Graziano Delrio, anche lui oggi Ministro. "Un Piano per l'Ambiente non ha trovato risposta e le cui parole dopo un anno e mezzo continuano purtroppo ad essere attuali - ha spiegato il sindaco - Le opere che chiediamo devono essere una priorità. Sono necessarie e indispensabili per la sicurezza del territorio e dei cittadini. Ma sono anche concrete opportunità di lavoro e sviluppo. La messa in sicurezza del territorio non è solo un costo, può diventare un volano di sviluppo per le nostre imprese''. 

 

*SALVARE IL TERRITORIO, RILANCIARE L'ECONOMIA
7 novembre 2011

Il Veneto e la Liguria, la Toscana e la Campania, il Lazio e l'Abruzzo, le Marche e l'Emilia-Romagna sono alcune delle regioni italiane che negli ultimi due anni sono state flagellate da alluvioni, nubifragi, smottamenti, frane e allagamenti che hanno mostrato come l'assetto idrogeologico del nostro Paese sia troppo fragile.

Con regolarità sempre più allarmante osserviamo, viviamo in prima persona e siamo chiamati a pagare le conseguenze di sciagure di origine meteorologica che provocano vittime e danni materiali alla popolazione, alle abitazioni, alle imprese e al paesaggio e aprono ferite che hanno bisogno di molto tempo e risorse per rimarginarsi.

Molti eventi catastrofici potrebbero e dovrebbero essere evitati con adeguate opere pubbliche in grado di garantire la sicurezza idrogeologica dei territori a rischio. Non effettuare i lavori necessari con tempestività o rinviarli ad un non precisato futuro, spesso con la motivazione che non si trovano risorse sufficienti a finanziarli, significa costringere le popolazioni e le attività produttive dei territori interessati a vivere un'esistenza di angosciante precarietà. Con il rischio di dover poi investire molte risorse per i soccorsi, i rimborsi e per riportare la situazione alla normalità una volta che il disastro si è verificato, condannando all'immobilità intere comunità in attesa di ripartire da zero per ricostruire tutto ciò che si è perso, dalle case ai posti di lavoro.

Senza contare le conseguenze negative indirette ad esempio per il turismo, settore economico trainante per l'economia del nostro Paese, con il calo della domanda e dell'offerta causato da questo genere di eventi. Alluvioni e altri fenomeni devastanti causano danni e rendendo inagibili strutture ricettive e bellezze paesaggistiche, artistiche e architettoniche, limitando l'offerta per i milioni di turisti che ogni anno vengono ad ammirare il nostro paese; le immagini delle devastazioni trasmesse dai media di tutto il mondo mostrano un Belpaese sfregiato persino in siti patrimonio dell'Unesco.

Progettare e realizzare tempestivamente le opere per garantire la sicurezza idrogeologica dell'Italia significa prevenire eventuali nuove sciagure; risparmiare, perché le risorse che devono essere stanziate una volta avvenuto il disastro per gestire l'emergenza sono nettamente superiori a quanto sarebbe sufficiente per evitare che tali disastri avvengano; evitare di perdere posti di lavoro e ricchezza in vari settori dell'economia; salvaguardare le vite umane, responsabilità prima di chi governa un territorio o un Paese.

Le opere di salvaguardia e prevenzione idrogeologica, inoltre, consentono di creare nuovi posti di lavoro in un momento di profonda crisi economica, con enormi benefici per le imprese e per tutta l'economia nazionale, trasformando un fattore di crisi in un'opportunità di sviluppo.

Per questo noi amministratori firmiamo questo documento con cui lanciamo un appello al Governo perché l'assetto idrogeologico dell'Italia diventi una priorità nella pianificazione economica e chiediamo quindi che all'interno delle misure in fase di studio per uscire dalla crisi sia inserito uno specifico e dettagliato piano che finanzi la realizzazione delle opere necessarie a garantire la sicurezza idrogeologica del territorio italiano.


Le firme (al 23 dicembre 2011)

Il documento è stato sottoscritto oltre che dal sindaco di Vicenza, Achille Variati, dai sindaci degli altri dieci Comuni veneti maggiormente colpiti dall'alluvione del 2010: Vittorio Meneghello (Bovolenta), Marcello Vezzaro (Caldogno), Elisa Venturini (Casalserugo), Carlo Tessari (Monteforte d'Alpone), Enrico Rinuncini (Ponte S. Nicolò), Daniele Mocellin (Saletto), Lino Gambaretto (Soave), Giorgio Calli (Torrebelvicino), Armando Cunegato (Valli del Pasubio), Anna Lazzarin (Veggiano).
Successivamente è stato sottoscritto anche dal governatore del Veneto, Luca Zaia oltre che dal sindaco di Verona, Flavio Tosi, e di Padova, Flavio Zanonato, e in questi giorni stanno aderendo anche altri Comuni capoluogo di regione e di provincia, Comuni che hanno subito alluvioni negli ultimi anni, Regioni e Province. Tra questi Antonio Prade (Belluno), Luigi de Magistris (Napoli), Oscar Troi (Colle Santa Lucia), Maria Antonia Ciotti (Pieve di Cadore), Roberto Zanchetta (Ponte di Piave), Roberto Padrin (Longarone), Graz Alberto (Sappada).
L'Anci Veneto, inoltre, ne ha condiviso i contenuti e il 4 dicembre scorso ha inviato il documento direttamente al Governo, al presidente del consiglio Mario Monti e al ministro dell'ambiente Corrado Clini.
L'Anci nazionale, con il suo presidente Graziano Del Rio, ha preso visione del documento e ha manifestato interesse.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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