Variati 2013, 25 aprile: dalla resistenza ereditata libertà di impegnarci per la comunità
Giovedi 25 Aprile 2013 alle 15:02 | 0 commenti
Variati 2013 - Variati cita l'esempio del Presidente Napolitano e dei tanti giovani candidati
Uno sguardo sul passato: "La Resistenza fu il risveglio collettivo della coscienza, di una nazione e di un po-polo. Che voleva chiamarsi libero". Sul presente: "Libertà significa prendersi cura delle cose comuni e re-sponsabilità . Come quella manifestata nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica. E dei tanti giovani che si affacciano oggi alla politica, in questi tempi bui".
E sul futuro: "In tanti, 70 anni fa, morirono per la libertà . Altri videro i loro compagni morire. Oggi, quei morti e quei vivi ancora ci guardano, e con il loro e-sempio ci ricordano qual è il nostro compito: vivere nella libertà , vivere la libertà , coltivare la libertà , custodire la libertà , e non farcela sequestrare mai più". Sono questi alcuni dei passaggi dell'intervento di saluto del sindaco Achille Variati sul palco della cerimonia per il 25 aprile in piazza dei Signori a Vicenza.
Ringraziando i tanti cittadini che, assieme alle autorità , hanno presenziato alla cerimonia, Variati ha ricordato "l'orgoglio di aver restituito alla cerimonia la piena dignità che merita, e che era stata negli anni precedenti sovente maltrattata. Sono fiero di aver restituito al 25 aprile gli onori che merita, e che meritano le vite e il sangue dei tanti che caddero negli anni della Resistenza e della lotta antifascista e antinazista".
Variati ha quindi ricordato i numeri della Resistenza vicentina. E i nomi: "Nomi che non potranno mai essere dimenticati perché sono, tutti, eroi della nostra città e della nostra terra - ha aggiunto il sindaco - Ma il loro eroismo non fu individuale, o isolato. Fu l'eroismo di una comunità di uomini e donne che attivamente parte-ciparono alla Resistenza. La Resistenza fu il risveglio collettivo della coscienza, di una nazione e di un popolo. È un'eredità che siamo chiamati a onorare ogni giorno. Perché libertà , quella libertà conquistata a così duro prezzo, non significa farsi semplicemente gli affari propri, non significa sfrenatezza, non significa irresponsabilità . Libertà significa il contrario: significa prendersi cura delle cose comuni, significa misura e intelligenza, significa responsabilità ".
"Siamo circondanti, da troppe parti, da cattivi esempi. Pessimi, più che cattivi - ha quindi spiegato il sindaco - Eppure vediamo anche i segni di un diverso spirito, di un desiderio vero e forte di fare bene, di una voglia di rinascita per il nostro Paese. Li vediamo nel nostro vecchio Presidente fedele a un'idea di dovere antica ma certo non antiquata, o almeno non per noi. E li vediamo nei tantissimi ventenni che si sono candidati quest'anno alle prossime elezioni, per il Consiglio Comunale. Si sono candidati un po' in tutte le liste, e un po' da tutte le parti. Si affacciano alla politica in una delle sue stagioni più buie, quando sembra che la stessa parola sia irrecuperabile, indicibile, quasi un marchio di infamia. E invece questi ragazzi in politica ci vogliono entrare, ma nel senso giusto e vero e nobile della parola: per lavorare a favore della polis, per impegnarsi per la città , per mettere la propria intelligenza e la propria passione al servizio della collettività . È questo il senso antico di politica: e anche qui, antico, non antiquato. Da qui si dovrà ripartire. Dalla passione e dallo spirito e dalla voglia di mettersi in gioco con gli altri e per gli altri, che scopriamo sui volti di questi nostri ragazzi. Ma che abbiamo già visto tante volte, su tanti volti, in tanti momenti della nostra storia".
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