Varese-Vicenza 1-1
Mercoledi 31 Ottobre 2012 alle 00:36 | 0 commenti
Pari di carattere, anima e rammarico: il Lane subisce il vantaggio di Ebagua ma rialza la testa con Plasmati: gol e assist per la sciagurata traversa di Gavazzi nel primo tempo e il palo di Mustacchio nel finale. Ripresa di sacrificio con i miracoli di Pinsoglio. Con più convinzione e fortuna si poteva anche vincereÂ
Del flop col Crotone, il Vicenza scarica la rabbia giocando con la testa e il carattere. Stavolta la formazione di Breda ha saputo leggere i punti deboli della formazione di Castori che lascia Nadarevic in panchina e sceglie il duo Ebagua-Eusepi in avanti.  Breda non rinuncia ai tre attaccanti, recupera Castiglia all’ultimo momento, ma la novità è l’esordio di Gentili dal primo minuto.
GOL IN APERTURA.  Un po’ di tempo per recuperare confidenza e poi l’alto difensore biancorosso è un radar per ogni incursione aerea, restando appiccicato ad Ebagua. Peccato che proprio in fase di collaudo, l’attaccante del Varese fa perdere le tracce per segnare l’1-0. E’ il 12’ quando Corti serve a destra all’accorrente Eusepi: assist delizioso e strepitosa acrobazia del nigeriano  che  scalda i tifosi infreddoliti all'Ossola. Gol evitabile, ma il Lane  si rimbocca le maniche, riprende le distanze e al 25’ pareggia. Giacomelli serve Di Matteo sull’out di sinistra: l’esterno si accentra e indovina una palla comoda comoda per l’appoggio in rete di Plasmati. La vendetta dell’ex è servita, ma soprattutto sblocca un’astinenza al gol che durava da 4 partite. Il Vicenza stappa la mente e finalmente fuoriesce la manovra fluida e invitante delle prime partite, anche se l’entusiasmo genera qualche eccesso di troppo: due cartellini gialli in pochi secondi, Castiglia e Di Matteo (erano già in diffida, salteranno la gara al Menti col Lanciano).  Ma soprattutto tra il 39’ e il 40’ ecco due occasioni da mangiarsi le dita fino al gomito:  Padalino,  tutto solo si fa murare il tiro da Bastianoni, poi nell’azione successiva Gavazzi spara a botta sicura e centra la traversa, la parte oggettivamente più difficile su una palla d'oro che Plasmati chiedeva solo di appoggiare, troppo bella forse per essere vera.
ALTRO PALO Chissà quando capiteranno altre chance qui a Varese. Dev'essere stato questo il pensiero più diffuso dei tifosi, già al 4’ della ripresa:  la punizione di Zecchin chiama l’ottimo intervento di Pinsoglio. Il portiere sarà l’eroe del secondo tempo, resta lucido al 13’ sul tiro di Nadarevic appena entrato per Kink ( brutta partita per l’estone ) e fa tirare un gran sospiro di sollievo al 20’ , anzi due sempre su Momentè che aveva rilevato Eusepi vittima di infortunio. L’azione è al cardiopalma: colpo di testa del francese davanti allo 'specchio', riflesso di Pinsoglio, ribatte l'attaccante e provvidenziale smanacciata sulla linea di porta: il numero 1 stasera non si farà più sorprendere. La doppia occasione fallita suona a lutto per la squadra di casa, proprio come al gol subito dal Vicenza. Breda se ne avvede e fa entrare forze fresche per il forcing dell’ultima mezzora. A specchio del primo tempo, resta una squadra aggressiva su ogni pallone, pur soffrendo le incursioni varesine. I giocatori lombardi sono meno coesi e si vede del nervosismo accompagnato dai fischi del pubblico di casa: la panchina di Castori è appesa a un filo. Un gol potrebbe dare una boccata d’ossigeno, ma Ebagua è annullato da Gentili, e Momentè spreca molto. E’ il momento di Maiorino e Mustacchio, dentro per Giacomelli e Padalino. Il primo fa meglio in costruzione mentre il secondo si riscatta dalla prova opaca di Crotone, e dove può la corsa non riesce il tiro che al 40’ va a incocciare un altro legno sulla sponda del rinato Plasmati. Le mani restano nei capelli perché Castiglia di lì a poco penetra al centro e spreca tutto con un tiro storto a pochi metri dalla porta. Finisce qui, dopo quattro minuti, una trasferta molto difficile che non ha mai regalato soddisfazioni. Ci riesce stavolta un Vicenza caparbio, più volitivo, coraggioso, reattivo nella difficoltà . E’ mancata la vittoria e Malonga non ha mantenuto la promessa. Ma ci teniamo stretto un punto che di nuovo tra pochi giorni, energie permettendo, sarà fondamentale convincersi di poter moltiplicare per tre.   Â
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.