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Valdastico Nord, Toniolo: crisi di governo. Zaia: Gioia Tauro del nord?

Di Edoardo Pepe Giovedi 14 Maggio 2015 alle 15:33 | 0 commenti

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L'annosa vicenda del completamento autostradale della A31 Valdastico Nord torna a tenere alta la tensione sulla scena politica. Di seguito le prese di posizioni in una nota del consigliere regionale NCD Costantino Toniolo "sulla Valdastico Nord e sulle altre grandi opere che interessano il Veneto non si torni indietro, l'alternativa e' una crisi di governo" e una della Regione Veneto con le parole del presidente Luca Zaia: “ancora funambolismi del governo: realizzarla non e’ piu’ una priorita’, si rischia che il tratto sud diventi la Gioia Tauro del nord”.

Toniolo

"Far cadere il governo ora, o a settembre, non mi pare vi sia tanta differenza. A maggior ragione se il Ministro delle infrastrutture Delrio non mantiene le promesse fatte ai Vicentini e ai Veneti dal suo predecessore sulle grandi opere e in particolare sulla Valdastico Nord, ritengo sia il caso che Area Popolare Veneto inviti gli esponenti del partito ad uscire al più presto dal Governo e dalla maggioranza in Parlamento".

Lo afferma il consigliere regionale Costantino Toniolo (Area Popolare - NCD Veneto Autonomo), dopo aver constatato il cambio di passo del nuovo ministro rispetto al suo predecessore.

Toniolo ricorda che mentre la Tangenziale Nord (bretella dell'Albera) è in dirittura di arrivo, per la TAV e per la Valdastico Nord ci vuole ancora un preciso impegno politico dell'esecutivo.

"Per la Valdastico Nord", afferma Toniolo, "deve essere chiaro che ci vuole la volontà politica per far procedere l'iter, altrimenti la burocrazia ha mille spunti per insabbiare i progetti!"

"O il Governo ci dice in modo esplicito che queste opere si faranno", afferma perentorio Toniolo, "o è il caso di mobilitare tutta Area Popolare e soprattutto gli esponenti Ndc al Governo e in Parlamento per mandare a casa l'inquilino di Palazzo Chigi al più presto!"

Da ricordare inoltre che è ancora aperta la partita dei porti dell'Alto Adriatico. Per il Veneto il progetto del Porto off-shore di Venezia risulta "necessario per rendere competitivo l'intero sistema produttivo del Nord iItalia, visto che ora le nostre aziende devono operare per l'export con i grandi porti del Nord Europa".

"Dal punto di vista politico", conclude Toniolo, "come Area popolare stiamo lavorando per costituire un nuovo soggetto moderato di centro destra (assieme alla Fondazione di Flavio Tosi) per ora in Veneto e dopo il 31 maggio a livello nazionale: nuovo soggetto che evidentemente sarà alternativo al centro sinistra e a Renzi.

Regione Veneto 

“E’ bastato cambiare ministro e la prosecuzione dell’autostrada Valdastico a nord è sparita dai programmi governativi. Siamo passati dalla esplicita volontà dell’ex ministro Lupi di veder completata l’opera anche senza l’intesa con la Provincia di Trento, perché considerata strategica, alle timidezze del ministro Delrio che dichiara di non poter muovere passo se prima Trento non dà il suo assenso. Bella dimostrazione di idee chiare sulle priorità e come portarle avanti”.

Il presidente del Veneto esprime il disappunto dell’amministrazione regionale per il cambiamento messo in atto dal governo e reso pubblico dal ministro Delrio il quale, in occasione di una risposta ad un’interrogazioni in Senato sugli intendimenti del governo in merito al completamento della procedura per la realizzazione del tratto autostradale Valdastico Nord, ha detto che la questione è oggetto di un contenzioso sul quale occorrerà ancora attendere gli esiti, nel senso che è ancora in corso la trattativa con la provincia autonoma di Trento, che non ha ancora espresso intesa sulla realizzazione dell'opera. Poi si potrà discutere il tracciato.

“L’opera prima strategica e assolutamente da fare – dice il presidente – è diventata un intervento ordinario che può attendere. Il Veneto ribadisce invece che la decisione di procedere deve essere presa il più rapidamente possibile, anche in maniera unilaterale considerando oltre tutto che si tratta di un’infrastruttura che non ha costi per lo Stato e che non pesa sul bilancio pubblico”.

“Quando, al termine di uno specifico incontro a Palazzo Chigi con Renzi, mi mostrai dubbioso sull’ottimismo del premier e dei ministri, non mi sbagliavo - prosegue il presidente - e ora, con un governo che teme come la peste di andare a disturbare la provincia autonoma di Trento, il rischio è che la Valdastico, che per il tratto sud è interamente finanziata e con alcuni tratti già in via di completamento, finisca per diventare la Gioia Tauro del Nord, l’ennesima incompiuta. Un intero distretto industriale sappia fin d’ora a chi attribuire la responsabilità. Noi procediamo a tutta velocità, il governo frena”.

“La sua realizzazione – conclude – significa per noi poter disporre di un altro valico, di sgravare la A4 da milioni di passaggi di mezzi, limitandone sensibilmente così l’inquinamento e la pericolosità. Significa anche inserire il Polesine in una più ampia rete viaria”.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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