Michele Culpo ritrae Olivia, Miss Usa
Domenica 17 Giugno 2012 alle 10:48 | 0 commenti
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Il valdagnese Doc, 32 anni, di professione fa il Pittore e ci regala un ritratto di Olivia Culpo, Miss Usa
Michele ha frequentato il Liceo Artistico U. Boccioni per poi iscriversi all'Accademia delle Belle Arti di Venezia, dove si diploma nel 2004, non prima di aver seguito un corso speciale alla Middlesex University di Londra. Annovera oggi al suo attivo una manciata di esposizioni personali ed alcune collettive (qui il video).
Mi riceve nella sua casa/studio, una porzione di abitazione affiancata che si affaccia sulla corte defilata di una delle moltissime contrade che spuntano dalle colline Valdagnesi. L'arredamento di design moderno ed i numerosi quadri astratti alle pareti tradiscono la personalità del padrone di casa che, dopo l'immancabile tazzina di caffè, mi accompagna nello studio ricavato nella mansarda che si apre alla fine della ripida scala. Colloquiando sulle origini del cognome Culpo lo collego alla recentemente eletta miss U.S.A., Olivia, che mi dice che sia una sua parente alla lontana. Allora ne approfitto per chiederglielo e, dopo l' audace proposta, accetta di proseguire l'intervista preparando per Vicenzapiù un ritratto della bellissima reginetta di bellezza. «Mi sono appassionato alla pittura a 14 anni» ci racconta mentre delinea i tratti del volto della Miss «e, alla fine delle scuole medie, ho deciso che avrei frequentato il liceo artistico. Nel corso della mia carriera - aggiunge, cercando gli acquerelli - sono stato influenzato dal Tedesco Gerhard Richter, un contemporaneo che spazia fra l'astrattismo e l'iperrealismo ed ho cercato nel tempo di creare un mio genere pittorico, cercando l'interpretazione della figura con una pittura fatta di gestualità . Tracciando la fascia di "Miss Rhode Island" assurta, ora, al ruolo di più bella degli States gli chiedo se non abbia mai pensato di trasferirsi, magari all'estero: «c'è stato un momento in cui ho dovuto scegliere se andare via da qua» risponde Michele Culpo «ma alla fine la famiglia ed il lavoro mi hanno convinto a rimanere: non sempre si vive di sola pittura anche sela mostra che mi ha dato maggiori soddisfazioni l'ho tenuta a Milano. L'inaugurazione della mia mostra al Guggenheim Museum, New York 2033, presso la No Limits Gallery, mi ha dato la possibilità di farmi conoscere da un vasto pubblico attratto dall'arte contemporanea. Comunque non ho nulla da togliere alle altre esposizioni, ognuna ha una sua personalità , c'è un che di personale e intimo in ognuna». Le mani di Michele si muovono sicure imprimendo gli ultimi ritocchi alle labbra della Miss, alla ricerca del particolare distintivo, quasi una frenetica persecuzione del tratto che dovrebbe fare la differenza, et voilà la tavola è pronta, asciugata dal caldo soffio del phon, mentre i profumi del tramonto primaverile si mescolano con l'acre odore del solvente per vernici. Con il ritratto termina anche la mia intervista all'apprezzato concittadino e, in attesa di presentarne un altro, condivido con voi lettori il risultato ... pittorico.
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