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Valdagno, la parrocchia di Ponte dei Nori accoglie temporaneamente i fedeli musulmani

Di Marta Cardini Martedi 2 Maggio 2017 alle 15:46 | 0 commenti

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Da mesi in tutta la vallata si parla del caso della "moschea" dell'associazione culturale "El Nour", il cui coordinatore ha recentemente consegnato le chiavi del seminterrato di via Monte Ortigara a Spagnago di Cornedo, dove i fedeli musulmani si ritrovavano per la preghiera. Il Tar del Veneto aveva da poco respinto il ricorso contro l'ordinanza del Comune di sgombero della moschea per abuso edilizio. Lo stabile resterà chiuso fino all'esito del ricorso davanti al Consiglio di Stato, se i fedeli musulmani si opporranno alla decisione dei giudici amministrativi. Il Sindaco di Cornedo Martino Montagna si è sempre detto a favore della legge, senza alcuna discriminazione nei confronti dei musulmani. Ora si è trovata una soluzione temporanea: il parroco di Ponte dei Nori don Matteo Menini ha concesso loro una sala di Casa Lelia per un paio d'ore la settimana. Si tratta di una risposta temporanea, in attesa di soluzioni a lungo termine. 

"Si tratta di soluzioni che non possono arrivare solo dalla buona volontà del Vicariato e delle parrocchie- commenta il parroco di Cornedo don Federico Marcazzan sul bollettino "Cornedo in dialogo"-. Debbono giungere attraverso un serio confronto con tutte le amministrazioni pubbliche dei sei Comuni della Vallata, a cui spetta di dare indicazioni che garantiscano il rispetto della legge e la possibilità, per i musulmani, di ritrovarsi e pregare in un luogo idoneo. I fratelli musulmani hanno il diritto di avere un luogo di culto e la possibilità di pregare. In tutta la provincia le moschee sono una trentina, oltre ad altri punti di ritrovo di associazioni culturali e religiose islamiche e finora non ci sono stati problemi nè con i cattolici che vivono nei paraggi nè di ordine pubblico".

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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