Valdagno, la parrocchia di Ponte dei Nori accoglie temporaneamente i fedeli musulmani
Martedi 2 Maggio 2017 alle 15:46 | 0 commenti
Da mesi in tutta la vallata si parla del caso della "moschea" dell'associazione culturale "El Nour", il cui coordinatore ha recentemente consegnato le chiavi del seminterrato di via Monte Ortigara a Spagnago di Cornedo, dove i fedeli musulmani si ritrovavano per la preghiera. Il Tar del Veneto aveva da poco respinto il ricorso contro l'ordinanza del Comune di sgombero della moschea per abuso edilizio. Lo stabile resterà chiuso fino all'esito del ricorso davanti al Consiglio di Stato, se i fedeli musulmani si opporranno alla decisione dei giudici amministrativi. Il Sindaco di Cornedo Martino Montagna si è sempre detto a favore della legge, senza alcuna discriminazione nei confronti dei musulmani. Ora si è trovata una soluzione temporanea: il parroco di Ponte dei Nori don Matteo Menini ha concesso loro una sala di Casa Lelia per un paio d'ore la settimana. Si tratta di una risposta temporanea, in attesa di soluzioni a lungo termine.Â
"Si tratta di soluzioni che non possono arrivare solo dalla buona volontà del Vicariato e delle parrocchie- commenta il parroco di Cornedo don Federico Marcazzan sul bollettino "Cornedo in dialogo"-. Debbono giungere attraverso un serio confronto con tutte le amministrazioni pubbliche dei sei Comuni della Vallata, a cui spetta di dare indicazioni che garantiscano il rispetto della legge e la possibilità , per i musulmani, di ritrovarsi e pregare in un luogo idoneo. I fratelli musulmani hanno il diritto di avere un luogo di culto e la possibilità di pregare. In tutta la provincia le moschee sono una trentina, oltre ad altri punti di ritrovo di associazioni culturali e religiose islamiche e finora non ci sono stati problemi nè con i cattolici che vivono nei paraggi nè di ordine pubblico".
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