Vaccinazione antirabbia per cani e volpi
Martedi 29 Dicembre 2009 alle 20:21 | non commentabile
Ulss 4 Alto Vicentino
VACCINAZIONE ANTIRABBIA PER CANI E VOLPI NEI COMUNI DELL'ULSS 4
A seguito della comparsa di numerosi casi di rabbia in Veneto, il Presidente della Regione ha stabilito di effettuare la vaccinazione delle volpi e di tutti i cani, di età superiore ai tre mesi, presenti in alcuni comuni del Veneto, compresi i 32 comuni dell'ULSS 4. La vaccinazione dei cani dovrà concludersi entro il 31 gennaio 2010.
A questo scopo il Servizio Veterinario dell'ULSS 4, con la collaborazione delle amministrazioni Comunali e dei Medici Veterinari Liberi Professionisti ha organizzato la campagna vaccinale che prevede l'attivazione di diversi ambulatori distribuiti sul territorio ai quali è possibile accedere tramite prenotazione da effettuarsi chiamando il n. 0445-388371. Tale servizio sarà disponibile a partire dal 4 gennaio 2010 e sarà attivo dalle 9 alle 16 dal lunedi al venerdi, con esclusione delle festività . Prima di essere vaccinati i cani dovranno essere identificati tramite microchip o tatuaggio e potranno accedere agli ambulatori muniti di guinzaglio ed eventuale museruola. Ad avvenuta vaccinazione verrà rilasciato apposito certificato.
Le spese sono a carico del proprietario: per le vaccinazioni effettuate dal Servizio Pubblico in ambulatori pubblici (Servizio Veterinario dell'Ulss e da Medici Veterinari liberi professionisti appositamente convenzionati) la Regione Veneto ha previsto un contributo per le spese pari a 5 €uro per cane, mentre per gli interventi svolti da Medici Veterinari liberi professionisti autorizzati il contributo previsto è di 20 €uro per cane comprensivo di IVA, ENPAV e costo del vaccino. Chi intende usufruire del Servizio Veterinario pubblico deve obbligatoriamente presentarsi all'appuntamento con la ricevuta del versamento di 5 euro effettuato sul cc numero 13092366 intestato a ULSS 4 SERVIZIO TESORERIA riportando la causale "vaccinazione antirabbica"
Nel caso in cui un cane fosse già stato vaccinato nei confronti della rabbia a far data dall' 1 marzo 2009 il proprietario è tenuto a comunicare, personalmente o via fax (0445.389271), l'avvenuta vaccinazione al Servizio Veterinario dell'Ulss., se non già precedentemente effettuato.
LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO
29 sono fino ad oggi gli animali morti per rabbia in provincia di Belluno: 2 cani di proprietà , un asino, un tasso e 25 volpi. Queste ultime rappresentano il serbatoio in natura del virus e sono le principali responsabili della diffusione della malattia, assente dal nostro territorio da più di 20 anni. E' una malattia di origine virale contagiosa che causa una encefalomielite ad esito inesorabilmente mortale in tutti i mammiferi, uomo compreso.
IL VIRUS
Il virus della rabbia viene eliminato dall'animale ammalato attraverso la saliva e trasmesso ad altri animali e all'uomo prevalentemente tramite il morso. Il decorso clinico dell'encefalite rabida negli animali è caratterizzato da due possibili forme che hanno sempre in comune una prima fase caratterizzata da sintomi generici e poco specifici che coinvolgono il sistema respiratorio, gastrointestinale e il sistema nervoso centrale. Successivamente la malattia può evolvere in due forme a decorso acuto:
• la forma furiosa (75 % dei casi) caratterizzata da disturbi psicomotori eccitativi nei quali spiccano la perdita del senso dell'orientamento, vagabondaggio, accessi di iperattività talora a carattere furioso, aggressività ;
• la forma paralitica (25 % dei casi), nella quale compare la paralisi progressiva senza le manifestazioni di aggressività che caratterizzano la forma furiosa.
LA PREVENZIONE NELL'UOMO E NEGLI ANIMALI
Essendo una malattia di estrema gravità è necessario che essa venga affrontata sul piano della prevenzione nell'uomo e negli animali. La prevenzione della malattia nell'uomo si basa sulla vaccinazione preventiva per chi svolge attività professionale a rischio specifico (veterinari, guardie forestali, cinovigili, guardie venatorie ecc.) e sul trattamento vaccinale post esposizione, limitato a particolari situazioni di rischio, come l'aggressione da parte di un animale sospetto. In caso di ritrovamento di animali selvatici, morti o feriti è fatto divieto assoluto di toccare tali animali, in particolare le volpi, informando il personale incaricato (Guardie Provinciali) per la raccolta ed il successivo invio per gli accertamenti diagnostici, integri e con le dovute cautele, all'Istituto Zooprofilattico delle Venezie.
La prevenzione della malattia negli animali si fonda su:
lotta al randagismo, in modo da evitare il possibile contatto con animali selvatici; i cani randagi, una volta catturati, devono essere immediatamente ricoverati presso il canile sanitario;
controllo degli animali morsicatori, procedura in vigore dal 1954 che prevede il controllo per 10 giorni degli ani mali responsabili della morsicatura all'uomo;
vaccinazione orale delle volpi;
vaccinazione dei cani e degli altri animali domestici, al fine di realizzare attorno all'uomo un anello di protezione costituito da animali domestici non recettivi e quindi incapaci di trasmettere l'infezione.