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Utili gli sconti sulle bollette elettriche eliminati per le aziende ferroviarie

Di Edoardo Pepe Domenica 3 Agosto 2014 alle 16:00 | 0 commenti

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Nel recente decreto competitività sono stati tagliati gli sconti sulla bolletta elettrica di cui godono i convogli ferroviari: un centinaio di milioni per Trenitalia, 20 milioni per una ventina di operatori merci e altrettanti 20 milioni per Ntv (la Spa di Italo). Sintomatica è la “protesta” del presidente di Ntv, Antonello Perricone, che accusa il Governo, come conseguenza, di voler tornare al Medioevo del trasporto ferroviario e di operare contro il libero mercato mettendo  a rischio anche un miliardo di euro di investimenti privati e oltre mille giovani lavoratori.

Sintomatica perché, a parte l'allarmismo, ci indica come si muovono alcune grandi aziende nel nostro Paese in un mercato libero, che dovrebbe essere tale grazie al gioco e alla competizione tra offerta e domanda, senza condizionamenti se non quelli della qualità e dei costi per gli utenti finali. Invece dalle affermazioni di Ntv il libero mercato sembrerebbe che debba esser alimentato da Stato e contribuenti, salvo il paventato ritorno al Medioevo. I cittadini pagano per intero le bollette energetiche, senza agevolazioni, per cui non sembra opportuno che sempre dai cittadini contribuenti si debbano prelevare i soldi per mantenere le agevolazioni alla aziende ferroviarie tra cui, alcune, nella fattispecie, sono Spa di privati che giustamente ne fanno, di azienda e utili eventuali, quello che vogliono. Evidentemente la storia di aziende come la Fiat della famiglia Agnelli non sono sufficienti a fare da esempio per errori da non reiterare: i debiti allo Stato e gli utili all'azionista.

Crediamo che gli imprenditori italiani e quelli che in Italia investono vadano aiutati dallo Stato soprattutto con l’alleggerimento di lacci e laccioli burocratici, che generano costi diretti, da inefficienza, e indiretti, da corruzione, e con un’innovativa legislazione fiscale e del lavoro che li metta nelle condizioni di competere alla pari fra di loro e con i competitor internazionali. Ma nel caso delle agevolazioni ad oggi cancellate per le bollette elettriche nei trasporti ferroviari, sarebbe opportuno che non ci siano ripensamenti perché, in teoria e in pratica, a beneficiarne dovrebbe essere il consumatore e l'utente finale, cioè il 100% degli italiani e - come ricaduta - chiunque paghi una bolletta, dovendo questi costi, per il calo degli oneri dello Stato, calare. E aumentare le capacità di acquisto. Anche dei biglietti ferroviari. Con benefici anche per le aziende ferroviarie, di sistema, a lungo termine e non solo momentanei e senza prospettive durature.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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