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Urbanistica, appello dei sindaci vicentini alla Regione: "competenza rimanga alla Provincia"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Agosto 2016 alle 15:30 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza

L'urbanistica resti alla Provincia. Lo chiedono a gran voce i Sindaci Vicentini che a fine luglio, riunitisi in Assemblea per l'approvazione del bilancio provinciale, hanno votato all'unanimità un ordine del giorno per invitare il Consiglio e la Giunta Regionale del Veneto a lasciare alle Province, oggi Aree Vaste, la delega per l'urbanistica di cui alla Legge Regionale n. 11 del 2004. Legge che, in concreto, ha attribuito alle Province l'approvazione dei Pat e dei Pati, cioè i piani di assetto del territorio che regolano lo sviluppo urbanistico dei paesi.

E che oggi la Regione intende superare con un disegno di legge, attualmente in esame, che prevede che la competenza torni in Regione, nonostante la legge Delrio riconosca la pianificazione territoriale provinciale di coordinamento tra le funzioni fondamentali delle nuove Province.
“Significherebbe tornare al passato -affermano i Sindaci- con continue trasferte a Venezia, tempi che si allungano e tecnici che il nostro territorio lo conoscono solo sulle carte. Con la Provincia abbiamo un rapporto diretto: riceviamo supporto sia amministrativo che tecnico per la redazione dei piani, tutt'altro che semplici, ma possiamo anche approfondire scelte pianificatorie sapendo di confrontarci con persone che conoscono personalmente il nostro territorio, le sue peculiarità e le sue problematiche.”
La preoccupazione è tanta. Giustificata da numeri che dimostrano l'operatività della Provincia di Vicenza dal maggio 2012 ad oggi, cioè nei 4 anni di gestione dell'urbanistica: 37 piani approvati, uno in corso di approvazione, 13 Pat e Pati in fase di copianificazione, 45 varianti urbanistiche adottate con la procedura dello Sportello Unico Attività Produttive. A cui si aggiungono circa 30 autorizzazioni paesaggistiche rilasciate ogni mese.
Numeri ancora più eloquenti se confrontati con il passato: 38 piani vicentini approvati in 8 anni di competenza regionale. Con una differenza importante anche sui tempi, visto che si è passati da una media di 16 mesi per l'approvazione di un piano (ma anche 25 o più mesi in alcuni casi) agli attuali 8 mesi. Anche se, sottolineano i tecnici provinciali, è difficile quantificare con certezza i tempi vista la complessità del procedimento, i tempi tecnici per l'acquisizione di pareri da enti terzi e la necessità di permettere ai cittadini di conoscere il piano e presentare eventuali osservazioni.
Il Presidente della Provincia Achille Variati raccoglie l'appello accorato dei Sindaci e lo fa proprio: “Mantenere la delega alle Province rientra nella logica della sussidiarietà delle Aree Vaste -commenta- ma ci sono anche criteri di razionalità, correttezza ed economicità che spingono a questa scelta. Non mi stanco mai di ripeterlo: la nuova Provincia è la Casa dei Comuni e in quanto tale è in grado di comprenderne le esigenze. Abbiamo personale formato e capace, abbiamo dimostrato di saper gestire la delega con competenza e rigore. Sia chiaro: la mia non è una sterile difesa di un ente che ha già funzioni come strade e scuole a cui rispondere, ma è la volontà di dare risposte concrete al territorio e in particolare a Sindaci e Comuni che qui hanno trovato un interlocutore privilegiato e che non hanno tempi e risorse per lunghe trasferte.”
“Sono stato Sindaco per tanti anni -aggiunge Santo Montagna nella sua veste di consigliere provinciale con delega all'Urbanistica- ho vissuto da vicino il passaggio della delega da Regione e Provincia e per questo comprendo e sostengo con forza la richiesta dei sindaci vicentini. Oggi la priorità è la salvaguardia del territorio, il recupero delle aree dismesse, la valorizzazione delle nostre bellezze. E servono tempi celeri se non vogliamo rallentare una ripresa economica che significa lavoro e sviluppo. Non ne facciamo una questione politica, perché non lo è, ma di opportunità e di necessità per i nostri Comuni, i cittadini, gli imprenditori: l'urbanistica deve rimanere alla Provincia.”
Gli uffici provinciali si sono dotati di un Regolamento Operativo sui termini e le modalità dell'attività di copianificazione e valutazione dei piani urbanistici che permette rispetto della normativa e tempi certi. Per facilitare il lavoro dei tecnici comunali, sono state redatte linee guida e indirizzi che esemplificano le procedure, corredati da modulistica per la gestione di ogni fase della pianificazione. Tutta la documentazione è disponibile e scaricabile dal sito web della Provincia. Sempre sul sito è costantemente aggiornata anche la situazione della pianificazione con i Comuni, in modo che sia sempre possibile per cittadini e amministrazioni conoscere lo stato della pratica all'esame della Provincia.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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