Opinioni | Categorie: Politica

Un'ordinanza tira l'altra

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 26 Febbraio 2010 alle 19:01 | 0 commenti

Riceviamo da Giovanni Bertacche e pubblichiamo

 Accattonaggio, uno dei fenomeni presi di miraNon passa giorno senza la curiosità di un'ordinanza. E' una gara, quella fra sindaci, a chi s'inventa l'ordinanza più originale per punire mendicanti e fracassoni, bulli e imbrattatori. Dopo un anno di esperienza è doveroso fare il punto. Anzitutto l'ordinanza del sindaco non fa che ribadire il dettato della legge ed in particolare dei regolamenti comunali che già dispongono di queste materie; a ben guardare dunque un doppione. Voglio dire che se non vi era bisogno di nuove decisioni sui comportamenti da tenere nelle città di certo l'ordinanza del sindaco, a parte i casi limite tra il comico e il patetico, rimette in circolo le prescrizioni ed i divieti contenuti negli ordinamenti di polizia e igiene. Solo che di questi ultimi sono mancati i controlli e le sanzioni; per questo è stata inventata l'ordinanza del sindaco. Vi sarebbe da soggiungere che l'ordinanza del sindaco provenendo da un organo monocratico fuoriesce dal sistema che per disposizioni che toccano le condotte delle persone vuole soltanto decisioni democratiche cioè del Consiglio Comunale, l'unico organismo che rappresenta nel suo insieme i valori della comunità locale. Ma al di là degli aspetti formali, non secondari, ci si chiede se questo affannoso moltiplicarsi di divieti e comandi porti ad un miglioramento dei rapporti tra i cittadini. 

La legislazione ha ormai pervaso gli ambiti dell'esistenza umana toccando anche i più privati come le relazioni affettive, la famiglia, la convivenza. Ma il sistema legislativo che rincorre affannosamente le domande sociali, spesso senza riuscirvi, non può che inseguire sé stesso, legiferando ancora. Un circolo vizioso che alla fine lascia le cose come stavano. Proibire dunque non basta anche perché le punizioni si possono raggirare. Le strutture sociali tradizionali come la famiglia, la scuola, l'ambiente sociale hanno ceduto il loro compito educativo alla televisione, alla notte, alla strada. Lo Stato e per esso il sindaco cerca un qualche rimedio facendo supplenza al genitore, al maestro, al senso civico. Ma per quante ordinanze si possano escogitare solo un insieme di ideali e di principi condivisi tiene in piedi un paese. C'è bisogno di creatività per scoprire quei legami che tengono unita una società; l'ordinanza del sindaco è il segno del fallimento delle istituzioni e primancora della mancanza di valori che sottendono la legge.


Vicenza, lì 23 febbraio 2010 Giovanni Bertacche
[email protected]

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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