Università: caos al Senato, studenti in piazza
Martedi 21 Dicembre 2010 alle 23:28 | 0 commenti
Rassegna.it - Si avvicina il voto finale e la mobilitazione studentesca vuole sorprendere: "Saremo imprevedibili". Manifestazioni, flash mob, sit-in, occupazioni e scioperi della fame. Mobilitate anche tutte le sigle sindacali. Appello al Quirinale: "Non firmi"
Il giorno della verità è arrivato (qui le interviste a Vicenza). Mercoledì 22 dicembre il Senato vota la riforma dell'università e la protesta, dopo i fatti del 14 dicembre, dilaga ovunque. "In tutte le città saremo spiazzanti e imprevedibili, sarà nostro obiettivo dimostrare che questo è un movimento molto più maturo di chi rappresenta il paese in Parlamento".
Lo affermano in una nota gli studenti della Rete della Conoscenza, il network che unisce Unione degli Studenti e Link Coordinamento universitario. A Roma, annunciano, "manifesteremo contro l'arroganza di un governo e di un Parlamento che si apprestano ad approvare una legge che da oltre due mesi è fortemente contestata da tutto il mondo accademico tranne che dai baroni. È ridicolo chi considera la nostra protesta solo come un problema di ordine pubblico, trincerandosi dietro le zone rosse nei grigi palazzi del potere".
Se Napolitano firmerà la legge "sancirà la cancellazione del diritto allo studio", scrivono in una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli studenti in mobilitazione della Sapienza. Intanto è caos a Palazzo Madama. Il presidente Renato Schifani, a conclusione di contatti informali con i capigruppo e i vicecapigruppo di maggioranza e di opposizione, ha deciso di far ripetere le votazioni sugli emendamenti dal 6.21 al 6.32 del ddl Gelmini sui quali si era creato un vero e proprio giallo. Il voto finale di mercoledì non sembra comunque in pericolo, dal momento che la maggioranza a Palazzo Madama è solida e in questo caso può contare anche sull'appoggio dei finiani.
Resta l'incognita di come si svolgeranno le proteste. Nel pomeriggio di martedì è arrivata la notizia della richiesta di autorizzazione per una manifestazione a Roma indirizzata al sindaco, al questore e al prefetto di Roma. "Lasceremo i palazzi del potere nella solitudine della loro miseria e andremo nella altre zone della città , per parlare con chi come noi è inascoltato da quelli stessi palazzi", affermano tra l'altro gli studenti chiedendo alle autorità : "siete disposti a garantire il diritto di manifestare?".
Il sito Ateneinrivolta.org offre una mappa delle proteste in programma. Ecco alcune delle iniziative annunciate.
Roma. L'ipotesi è quella di due cortei. Partiranno da Piramide (gli studenti medi) e da piazzale Aldo Moro (gli universitari), attraverseranno la città evitando il centro storico blindato e punteranno sul ministero dell'Istruzione, di là dal Tevere. Il percorso non è ancora svelato. È probabile un "assedio" iniziale al palazzo dell'Economia in via XX Settembre, è possibile si passi poi per Botteghe Oscure: il vicino Palazzo Grazioli del premier sarà comunque blindato.
Milano. Anche nel capoluogo lombardo I giovani annunciano proteste a sorpresa. Per ora l'unico appuntamento confermato e quello per il presidio che si terrà alle 9 in via Festa del Perdono, davanti alla Statale. Da lì non è escluso un corteo con azioni dimostrative. "Una replica di quanto avvenuto il 14 dicembre a Milano - fa sapere una nota su Internet - con assalti a base di vernice alle banche o l'irruzione alla Borsa".
Torino. Nel capoluogo piemontese due i cortei: il primo da Palazzo Campana, sede delle facoltà scientifiche che dovrebbe raggiungere piazza Carignano per sostare davanti alla sede del primo Parlamento italiano. Un secondo corteo da Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. Bologna: indetta un'assemblea pubblica di universitari e studenti medi. Una delegazione bolognese sarà a Roma per la manifestazione nazionale. Firenze: i collettivi studenteschi annunciano un corteo e blocchi del traffico. "Dopo la neve anche noi blocchiamo Firenze": questo lo slogan scelto dagli studenti. Napoli: un gruppo di universitari ieri ha occupato la sede del Cepu; i ragazzi delle medie hanno sfilato in corteo, in calendario nuove proteste. Palermo: proclamato il il quarto "Blocchiamo tutto day", organizzato dagli universitari e dagli studenti delle superiori.
La mobilitazione dei sindacati
Giornata di mobilitazione anche per i lavoratori dell'Università . Ad organizzarla sono Adi, Adu, And, Andu, Auri, Cisl universit, Cnu, Conpass, Cisal Universit, Flc Cgil, Rete 29 aprile, Snals docenti, Sun, Udu, Ugl università e ricerca, Uilpa Ur e Usb pubblico impiego. Le organizzazioni sindacali "inascoltate, hanno espresso da tempo precise critiche e precise proposte e hanno chiesto al governo e al Parlamento di aprire finalmente un vero confronto con il mondo universitario - spiegano in una nota - I contenuti del ddl e il metodo con il quale lo si vuole imporre ci inducono a chiedere, ancora una volta, a tutte le componenti universitarie di intensificare la protesta".
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