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Una nuova fotografia del patrimonio culturale

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 1 Febbraio 2010 alle 18:38 | 0 commenti

Istituto Regionale Ville Venete

L'ISTITUTO REGIONALE VILLE VENETE PRESENTA

IL NUOVO CATALOGO: UN'AGGIORNATA FOTOGRAFIA DEL PATRIMONIO CULTURALE

 

Venezia, 1 febbraio 2010 - L'Istituto Regionale delle Ville Venete (I.R.V.V.) presenta oggi a Venezia i risultati di un'ambiziosa operazione di aggiornamento del catalogo generale delle ville venete.

Il nuovo catalogo informatizzato consente una mappatura completa del patrimonio culturale, suddivisa per province, aggiornata con le informazioni storico-architettoniche e soprattutto resa disponibile a tutti grazie ad internet.

Il progetto di aggiornamento, integrazione e potenziamento della banca dati ha richiesto quasi un anno di lavoro da parte di uno staff di tecnici catalogatori e specialisti informatici,con un investimento di circa 230 mila euro.

Il catalogo consente di avere un quadro estremamente preciso del patrimonio immobiliare delle ville venete: le schede, redatte secondo le modalità previste dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione contengono una dettagliata descrizione dell'ubicazione del manufatto, notizie storiche, dati analitici sulla morfologia del corpo padronale e degli annessi (scuderie, barchesse, foresterie, giardini...), apparati decorativi (affreschi, stucchi, statue...), stato di conservazione, restauri effettuati negli anni, utilizzi attuali, orari apertura al pubblico, condizione giuridica e vincoli.

"L'attività di censimento e catalogazione - ha detto la Presidente dell' I.R.V.V. Nadia Qualarsa durante la conferenza stampa di presentazione del catalogo digitale, tenutasi nella sede della Cassa di Risparmio di Venezia -, che il nostro Istituto svolge in accordo con la Direzione Cultura della Regione del Veneto e d'intesa con le Soprintendenze, ha come obiettivo il monitoraggio dei beni presenti sul territorio e la verifica del loro stato di conservazione, per programmare gli interventi di tutela e salvaguardia, individuando anche le modalità di valorizzazione e fruizione del bene stesso.

La pubblicazione online del catalogo, accessibile con un apposito link dal sito dell'Istituto (http://catalogo.irvv.net), rappresenta un'iniziativa di grande impatto per qualsiasi utente, che avrà la possibilità di accedere in modo semplice ed intuitivo ad un archivio completo di informazioni per mezzo di un'articolata maschera di ricerca." E' quindi possibile utilizzare la banca dati dell'I.R.V.V. effettuando ricerche semplici e combinate per autore, per provincia o comune, ottenendo informazioni storiche o di carattere turistico.

L'edizione 2010 del catalogo restituisce una fotografia aggiornata del patrimonio esistente: le ville censite nel solo Veneto sono complessivamente 3.783. Di queste, solo il 45,3%, pari a 1.712 manufatti, risulta sottoposto a vincolo. Le ville ‘d'autore' sono complessivamente 335 (8,9% del totale), mentre sono 159 (il 4,2% del totale) le ville aperte regolarmente al pubblico per visite in orari prestabiliti.

Le dimore storiche sono per l'85,5% di proprietà privata (3.234), per l'8,8% sono pubbliche (332), mentre l'4,8% (180) è costituito da beni ecclesiastici. Il restante 0,9% è di proprietà mista.

La provincia con il maggior numero di ville venete è Treviso (785), seguita da Verona (676), Vicenza (670), Padova (633), Venezia (573), Rovigo (251), Belluno (195).

"Bisogna sottolineare - commenta Nadia Qualarsa - il dato relativo alle ville vincolate, inferiore al 50%: è un segnale che dimostra la necessità di continuare a favorire e promuovere la tutela come strumento di salvaguardia del bene culturale, ma anche del contesto paesaggistico in cui è inserito. Oggi i Comuni e le amministrazioni pubbliche hanno a disposizione anche nuovi strumenti urbanistici e tecnico-normativi per proteggere dai danni del tempo e dagli abusi le dimore storiche e li devono applicare. E' un diritto-dovere che tocca tutti noi, gli amministratori, i cittadini, le istituzioni."

Occorre però aumentare la sensibilità su questi temi. Non serve una tutela che cristallizzi i beni nel passato remoto, fine a se stessa, quanto piuttosto occorre concepire una salvaguardia aperta, costruttiva, che dialoga con i proprietari dei beni per ridefinire le funzioni di questi edifici ed individuare destinazioni d'uso compatibili, ma anche sostenibili economicamente, non bloccando ma, anzi, incoraggiando tutte le possibili iniziative di valorizzazione.

"Il nostro Istituto - continua Qualarsa - ha già imboccato questa strada, incentivando i progetti di valorizzazione, ai quali ha destinato nel 2009 oltre 150 mila euro, più del triplo rispetto all'anno precedente. Per la sua attività istituzionale, che riguarda la concessione di mutui a tasso agevolato e contributi finalizzati al restauro e alla salvaguardia, nel 2009 l'I.R.V.V. ha destinato 11,5 milioni di euro destinati a 33 interventi."

L'allargamento della tutela ad un maggior numero di edifici è l'unica arma per evitare che queste testimonianze delle storia e della cultura veneta vadano perdute per sempre: le situazioni di emergenza che riguardano edifici storici non sottoposti a vincolo sono purtroppo ancora numerose: 258 ville (il 6,8% del totale) risultano essere in pessime condizioni.

Catalogare per conoscere, dunque, tutelare per salvaguardare, valorizzare per dare un futuro a questo patrimonio di cui "siamo tutti azionisti morali."

 

Caratteristiche del catalogo

Per quanto riguarda la realizzazione del catalogo digitale, dopo la predisposizione della struttura informativa di base, nel rispetto della normativa ministeriale e delle direttive regionali, ha fatto seguito l'aggiornamento e l'integrazione delle informazioni relative alle ville, allineando i dati informatici a quelli presenti nei cataloghi cartacei, regionali e provinciali, pubblicati nel corso degli anni.

All'interno delle schede descrittive di ciascuna villa sarà possibile visualizzare foto, descrizioni storiche e artistiche, recuperare informazioni desunte dalle precedenti edizioni del catalogo cartaceo, che non sono più disponibili. Da oggi le informazioni relative alle ville saranno fruibili anche per i non addetti ai lavori, da parte di diverse tipologie di utenza, per motivi di studio o per ricercare informazioni per una visita turistica.

L'opera di censimento e catalogazione è un progetto che ha origine negli anni Novanta con la pubblicazione del primo volume cartaceo "Ville Venete - Catalogo e Atlante delle Veneto" seguito poi da una serie di cataloghi provinciali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

Già nel 2006 è stato realizzato "l'Atlante informatizzato ville venete con sistema GIS" con l'obiettivo di inserire le coordinate geografiche delle Ville Venete su base Carta Tecnica Regionale (CTR) informatizzata, per l'individuazione veloce ed univoca della localizzazione di ciascuna villa presente sul territorio. Questi dati sono stati usati anche per realizzare il navigatore satellitare delle ville venete che è stato diffuso in 10 mila esemplari. È stato poi realizzato, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, un catalogo online dedicato alla statuaria: oltre 1500 opere che decorano i parchi e i giardini delle ville.

Nel 2008 sono stati invece adeguati gli archivi informatici dell'I.R.V.V., creando il nuovo "sistema informatico Ville Venete" (SIVV) che permette, grazie alle nuove tecnologie disponibili, di ampliare la possibilità di ricerca, visualizzazione e stampa a tutto il patrimonio di dati in possesso dell'Istituto, comprensivo di foto satellitari e carte geografiche con stradario.

 

Le scelte tecnologiche adottate nell'ultimo aggiornamento, i cui primi effetti sono visibili con la pubblicazione del catalogo nel sito web dell'Istituto Regionale Ville Venete (www.irvv.net), sono la premessa per accordi di collaborazione con gli enti locali interessati per consentire diretti e continui aggiornamenti dei dati e delle informazioni sulle ville, previa validazione dell'Istituto.

Le tecnologie alla base del nuovo catalogo consentono un accesso distribuito alle informazioni ivi contenute. E' verosimile ipotizzare che nel prossimo futuro, attingendo direttamente dal database comune, il patrimonio dei dati contenuti potrà essere fruito senza interrogare direttamente il sito dell'Istituto, inglobando alcune funzionalità del catalogo in altri siti ed applicazioni ad hoc costruendo in modo partecipato itinerari turistici e percorsi culturali, arricchiti da informazioni storiche e documentarie.

L'Istituto prevede di dare un seguito al progetto, realizzando anche la versione cartacea del catalogo, un atlante delle ville venete suddiviso per provincia.


Sito web dell'I.R.V.V. : www.irvv.net

Per accedere al catalogo: http://catalogo.irvv.net

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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