Un weekend di flamenco e di impegno sociale per Kitchen Teatro Indipendente
Mercoledi 28 Novembre 2012 alle 00:00 | 0 commenti
Kitchen Teatro Indipendente - Dopo il successo di Profili 2012 - Voci di Donna, la rassegna che Kitchen Teatro Indipendente ha organizzato in collaborazione con il Comune di Vicenza, riprende la regolare programmazione per lo spazio gestito da Ossidiana Centro Culturale.
In continuità con le tematiche della manifestazione appena conclusa, sabato 1 dicembre la Compagnia unYdos metterà in scena Barbablù, performance di teatro-danza ispirata alla Camera di sangue di Angela Carter. Il linguaggio usato dalle due interpreti è quello del flamenco, genere particolarmente adatto a rappresentare gli elementi ancestrali che abitano ogni essere umano, in una continua tensione scenica fra vita e morte.
Grazie alla rivisitazione testuale di Miriam Tessaro e Marina De Franceschi, la fiaba Barbablù diventa un viaggio simbolico attraverso la psiche femminile, un percorso che la donna deve compiere per potersi liberare da una condizione di sottomissione. A imporre le prove che portano al riscatto è la voce stessa del carnefice, che avvolge lo spazio scenico sostituendo alla presenza fisica di Barbablù il suo potere intimidatorio. Rinchiuse nelle segrete del suo castello - la camera di sangue - due donne danzano un dialogo interno alla coscienza che apparentemente condividono. Una di loro rappresenta il passato, la sposa già divorata; l'altra il presente, la sposa ingenua che solo attraverso la chiave insanguinata della conoscenza potrà accedere alla verità più profonda. Regia e drammaturgia dello spettacolo sono ad opera di Corrado Ponchiroli. Le protagoniste e autrici della coreografia sono le danzatrici di flamenco Elisabetta Mascitelli e Manuela Carretta.
Il pomeriggio di domenica 2 dicembre sarà la volta di Oltre, performance organizzata da Il Grillo Pensante, centro formativo-riabilitativo per la valutazione e il trattamento dei DSA e dei deficit comunicativi, cognitivi e relazionali. I testi dello spettacolo sono il frutto di un metodo alternativo di comunicazione per persone che non possiedono linguaggio verbale o lo possiedono limitatamente, la cosiddetta Comunicazione Facilitata Tecnica Aumentativa Alternativa Alfabetica del Linguaggio. Lo spettacolo è nato nell'ambito del progetto teatrale "Spazio Zero", laboratorio espressivo che si svolge presso Il Grillo Pensante e che ha già portato in molti teatri una prima rappresentazione intitolata Non è stato inutile. Il Centro offre servizi di consulenza, formazione, prevenzione, educazione e riabilitazione a persone con disagi, disabilità della comunicazione e della relazione, disturbi dell'apprendimento. Per gli attori che interpretano Oltre, la scena è un luogo dove poter osare e guardare oltre il muro dell'impotenza, insegnando che si può restare stupiti ed ammirati anche di fronte a ciò che sembra banale. Nelle parole del regista Enrico Gaspari, "Il teatro è un gioco aperto al quale chiunque può partecipare perché si basa su una materia prima che chiunque è in grado di fornire: la presenza umana."
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