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Un Vicenza inguardabile ne becca quattro al Menti col Perugia

Di Alberto Belloni Domenica 30 Ottobre 2016 alle 21:05 | 0 commenti

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Vicenza, 30 ottobre 2016. VICENZA-PERUGIA 1-4 (p.t. 0-3). Marcatori: 17’ Brighi (P), 28’ Di Chiara (P), 40’ Dezi (P), 64’ Bellomo (V), 88’ Di Carmine (P)

LA PARTITA

I tifosi del Lane accolgono le squadre con lo striscione “Vicini ai terremotati”. E’ unica cosa bella in una serata calcistica da annoverare tra le più deludenti della storia recente. Il Perugia infila i balbettanti biancorossi con un un/due/tre micidiale. Poi il Vicenza resta in 10 e il secondo tempo scorre semplicemente all’insegna della buona volontà, con un gol per parte. Ora la situazione si fa pesantissima. Ed è alle porte lo scontro a Trapani, per decretare la Cenerentola del campionato.

LE PAGELLINE:

BENUSSI 5,5: incolpevole su tre dei quattro gol del Perugia, potremmo discutere solo sulla rasoiata di Dezi, che è stata sì una prodezza balistica, scagliata però da almeno 25 metri. E in questi casi un po’ di responsabilità del portiere ci sta sempre…

PUCINO 5: sta lì nascosto sulla sua fascia per tutto il primo tempo, senza spingere mai, soffrendo terribilmente i raddoppi di Guberti e Di Chiara. E anche nei 45’ successivi traccheggia sulla destra mettendoci appena un po’ di buona volontà e pochissimo altro.

ESPOSITO 5,5: non commette errori evidenti e tutto sommato fa il suo. Paradossale, in una squadra che rimedia un poker al passivo, ma la debacle contro gli umbri stavolta pesa molto più sulla coscienza del centrocampo che della retroguardia.

ADEJO 6,5: finchè resta in campo è il solito baluardo roccioso che taglia le unghie agli attaccanti avversari. Gli ospiti capiscono l’antifona e sfruttano le fasce per aggirarlo. Sul terzo gol si infortuna e chiede anche un fallo che il mediocrissimo arbitro Abisso non gli riconosce. Quando va negli spogliatoi, gli avversari si accontentano del vantaggio e praticamente smettono di mettere il naso in area.

ZIVKOV 4: la corsia è quella per cui ha studiato a scuola. La gara che snocciola, però, è assolutamente incolore e non aggiunge nulla ad un Vicenza visibilmente in difficoltà. Al 9’ un’incomprensione col portiere rischia di mettere subito nei guai i biancorossi. Sul gol di Dezi tutti chiamano il fuorigioco, ma nelle immagini purtroppo sembra che sia proprio il giovane austriaco a tenere in gioco l’ex napoletano.

RIZZO 3: finchè è presente sul terreno gioca molto male e questo ci può anche stare. Inaccettabile è che vada a cercarsi inutilmente il primo giallo, dicendo una parolina di troppo mentre passa accanto all’arbitro e che poi lasci i compagni in 10 facendosi ammonire nuovamente dopo pochi minuti. Già da qualche partita dava segnali di isteria. Non è così che si aiuta la squadra!

URSO 3: imbarazzante dargli persino una valutazione, visto che sul taccuino del cronista di lui restano solo annotazioni negative, riferite a passaggi sbagliati, rilanci a capocchia, rallentamenti di azione ed amenità varie. L’idea è che questa serie B, almeno oggi, gli sia strettissima.

SIEGA 5: non si può dire che non ci metta l’anima (ed anche parte del corpo vista la botta tremenda che rimedia al 18’). Tuttavia mancano le sue scorribande che in altre occasioni hanno messo in difficoltà le difese avversarie. Nel marasma del centrocampo, inoltre, anche il suo piede non è certo fatato nell’ispirare ripartenze veloci.

GALANO 3: assolutamente inguardabile e persino imbarazzante nella sua pochezza. Da valore aggiunto del Vicenza, forse unico talento vero da serie superiore, si consegna alla storia di Vicenza-Perugia come un corpo estraneo, che non solo mai si rende pericoloso ma vaga per il campo come se la partita non fosse un problema di sua competenza… Inventa solo una gran discesa al 15’, mentre canna un tiro a colpo sicuro al 30’. A fine tempo Bisoli lo manda a fare lo shampoo, senza rimpianti da parte di nessuno.

BELLOMO 6: è una sofferenza un po’ stiracchiata, perché toccando tantissime palle, sbaglia molti appoggi. Tuttavia è l’unico che cerca di impensierire la difesa di Bucchi, giocando tra le linee da “finto nueve”. Al 7’ chiede il rigore per una spinta da dietro che forse non vale il penalty. Suo il tiro dell’autogol di Mancini. E’ anche l’ultimo a smettere di provarci, con una botta al 92’…

DI PIAZZA 4: ora si capisce perché Bisoli l’ha mandato in tribuna negli ultimi turni. Spedito là davanti a fare il guastatore sbatte regolarmente contro i difensori, senza mai saltare l’uomo. Al suo attivo, in 69’, solo un tiro al 15’, dopo un rimpallo. Il ragazzo ha fatto benino in terza serie, ma da questo a fargli fare il vice Raicevic… La verità è che il Vicenza non ha davanti una vera batteria d’artiglieria. Ma non ci avevano detto che Maritato era inutile?

BOGDAN 6: un piccolissimo raggio di sole nella notte scura. Entra per Adejo e confeziona un secondo tempo dignitoso, con due o tre salvataggi in extremis che risparmiano al Lane un punteggio tennistico.

SIGNORI 5,5: quando è il suo turno, la frittata è già fatta. Assurdo dargli colpe per un centrocampo che disputa una partita oscena. Lui prova a mettere ordine. Più di così non può fare. E infatti non fa…

GIACOMELLI 5: non è ancora in condizione e sul green si vede benissimo. L’allenatore lo inserisce sperando che, pur in inferiorità numerica, Jack possa trovare uno spunto dei suoi. Ma attualmente non è aria e i suoi 25’ trascorrono senza che il Perugia nemmeno se ne accorga.

BISOLI 5: aveva percepito in settimana che la squadra stava vivendo un momentaccio, avvertendo i giocatori che in questo modo si sarebbe perso. Impressione puntualmente confermata sul campo. Ma anche lui ci ha messo del suo: il turn over concesso a Signori, l’inedito attacco degli Hobbit, con Di Piazza preferito a Cernigoi e la rinuncia a Vita non hanno pagato. Il Vicenza sconfitto per 1-4 dai Grifoni è uno dei più brutti visti al Menti negli ultimi 20 anni. Il mister lascia poi la sua ciurma senza timoniere infuriandosi per un off side, su cui tra l’altro ha pure torto. La sua era un scommessa: poteva uscirne come stratega vincente o come polletto cotto alla brace. Appunto…

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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