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Un Vicenza Calcio orribile annega in Liguria ed entra in zona Lega Pro. Dove la Vi.Fin. non troverebbe soldi ma dovrebbe solo metterli

Di Alberto Belloni Sabato 19 Dicembre 2015 alle 20:58 | 0 commenti

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Il Lane con il poker subito a Chiavari è entrato in zona play out. E in quell'area chissà se è intenzionata a giocare ancora la Vi.Fin. di Pastorelli, che i suoi soldi è noto che li avrebbe messi se... ne fossero arrivati di più: quelli della Lega A per intenderci, o, almeno, quelli della Lega di serie B...

Marino arriva al Comunale di Chiavari con dei numeri pesantissimi sul groppone: sei turni senza vittorie (3 pareggi e 3 sconfitte), un solo gol all'attivo nelle ultime quattro gare e una classifica che (complice la vittoria in anticipo del Modena) preoccupa anzichenò.

Per portare a casa almeno un punto dalla trasferta ligure, il tecnico si affida ad un centrocampo giovane che non ha fatto male la settimana precedente col Brescia, a supporto del tridente classico in avanti e a una retroguardia dove Sampirisi torna in mezzo, a far coppia con Mantovani, recuperato in extremis.

Al 4' occasione colossale per Troiano imbeccato in area da Caputo: para bene Vigorito ma l'errore è tutto dell'attaccante biancazzurro che si mette le mani nei capelli. Ci prova al 6' anche Jadid e ancora il portiere berico si oppone. E al 9', secondo logica, passa in vantaggio la Virtus: Pedro Costa Pereira dal limite dell'area inventa un collo pieno di destro con la sfera che va ad infilarsi imparabilmente all'incrocio dei pali. All'11' ci pensa il signor Di Paolo a riequilibrare la gara su un intervento dubbio di Keita sulla caviglia Galano: fischiato il penalty che poi lo stesso Galano trasforma con sicurezza. Ci prova ancora la Virtus al 15' con una girata al volo che va però fuori bersaglio. Al 20' Vigorito canna clamorosamente un'uscita e Caputo colpisce di testa, fortunatamente mandando oltre il montante. Ancora in avanti al 22' la squadra di casa su un bel traversone di Keita e colpo di testa alto di Palermo. Al 31' però, di nuovo a bersaglio la formazione di Aglietti: su calcio da fermo di Jadid va in cielo Pellizzer che segna un gran gol: inspiegabilmente alza la bandierina il collaboratore di sinistra e l'arbitro annulla. L'azione invece era regolarissima. Un minuto più tardi ancora chance enorme dell'Entella con un attaccante solo davanti a Vigorito, che esce bene: pure in questo caso, peraltro, è macroscopico l'errore dell'avanti ligure. Al 42' c'è un fallo di Ceccarelli in area su Raicevic e qui l'irregolarità sembra molto più evidente che in occasione del primo penalty ma stavolta l'arbitro fa finta di niente. Non succede altro di importante e dunque finisce un primo tempo in cui c'è stata molta Virtus Entella e quasi nulla di marca biancorossa. Il Lane non fa un solo tiro nello specchio della porta, può recriminare su un evidente fallo da rigore su Raicevic ma deve ringraziare l'insipienza delle punte biancazzurre e almeno un paio di decisioni sciagurate della pessima terna arbitrale, che danneggia in modo macroscopico i padroni di casa. Comincia leggermente meglio il Vicenza nella ripresa, ma al 7' l'arbitro abruzzese inventa un altro penalty per una mezza trattenuta di Sampirisi su Ceccarelli. Dagli 11 metri va Ciccio Caputo e mette a segno il suo settimo sigillo in campionato. E al 57' l'Entella fa 3: va via benissimo Keita che si beve Laverone sulla sinistra e poi mette un bellissimo cross al centro dove Caputo arriva perfettamente all'appuntamento battendo al volo di sinistro in modo imprendibile. Esce a questo punto un inguardabile Gagliardini e appena dopo un impalpabile Modic: bocciatura clamorosa per il centrocampo baby di Marino. Urso e Gatto danno appena un po' più di cattiveria alla zona nevralgica del campo ma è un breve fuoco di paglia e Iacobuggi continua a dormire il sonno dei Giusti. Poco più tardi va anticipatamente negli spogliatoi anche Cinelli e così il giudizio sull'intero pacchetto è sancito. Al 75' Cutolo manda alle stelle un interessante contropiede ligure. Sfiora il 4-1 la Virtus quando all'81' Costa Ferreira,, di testa sfiora l'incrocio dei pali, però il gol è solo rimandato e arriva su una gran frittatona di Sbrissa che libera Masucci con un retropassaggio da codice penale. Il biancazzurro ringrazia e con un pallonetto fa fuori Vigorito. Sbaglia persino il quinto gol Masucci all' 89' quando, pur essendo lasciato libero come cervo che esce di foresta, devia a lato. Il Vicenza accusa la granugnola di colpi come un pugile suonato e conclude la partita senza aver fatto nemmeno un tiro nella porta avversaria. Così il filotto da serie C di Marino si allunga in modo impietoso. E mercoledì il Latina diventa già spiaggia: magari non ultima, ma quasi, perchè il Lane adesso è entrato in zona play out.

(E in quell'area chissà se è intenzionata a giocare ancora la Vi.Fin. di Pastorelli, che i suoi soldi è noto che li avrebbe messi se fossero arrivati quelli della Lega A o, almeno, se rimarranno quelli della B... , ndr)

LE PAGELLINE
MALE LA DIFESA. DISASTRO A CENTROCAMPO. INESISTENTI LE PUNTE.
Vigorito 6: nonostante i quattro "peri" subìti non ci sono grandi colpe da parte dell'estremo difensore biancorosso, se non, forse, in occasione dell'ultimo gol, sul quale poteva fare meglio. Salva in un paio di occasioni un passivo peggiore. Una partita comunque che il portiere sardo ricorderà a lungo come un autentico incubo.
D'Elia 5,5: dalla sua parte le scorribande liguri sono appena un po' meno micidiali che dall'altra parte. In ogni caso anche la prestazione del nostro Salvatore è deficitaria, non solo nell'argine contro le folate biancazzurre ma anche in fase di supporto alle manovre avanzate. Che infatti non si sono state...
Sampirisi 4,5: una pessima giornata anche per lui. Incerto, leggerino, pasticcione, soffre in continuazione gli attaccanti di casa, cui lascia troppo spesso lo spazio per manovrare. Un grosso passo indietro rispetto alle buone indicazioni di qualche settimana fa.
Mantovani 5: frana anche lui nel marasma generale. La difesa del Lane lascia entrare gli avversari come un coltello caldo nel burro e lui, essendo l'uomo di maggior spessore ed esperienza, deve assumersene tutte le responsabilità.
Laverone 5: sulla sua corsia Keita fa il bello e il cattivo tempo, tenendo bassissimo il Dottore che di conseguenza non va quasi mai in progressione, facendo mancare i proverbiali cross. Molto male, nonostante l'impegno...
Cinelli 5,5: il meno peggio del reparto, che non è una giustificazione in una gara a luci rosse. Il Capitano fa poco per cambiare il volto ad un confronto nel quale l'Entella detta legge, soprattutto là in mezzo. A match in corso, anche lui viene chiamato al cambio e questo la dice lunga.
Modic 4,5: la classe c'è tutta ed è cristallina. Quel che manca, invece, è la grinta, la tignosità, la rabbia in corpo: e questo non è un problema di gioventù ma di carattere. Il coraggio, come diceva Don Abbondio, uno non se lo può dare da solo. Serva di lezione, almeno.
Gagliardini 4: spiace dargli la palma del peggiore in campo ma la sua prestazione è davvero disastrosa. Per un giocatore di valore come lui, troppi errori di misura, inutile ricerca di una posizione in campo e scarsissime idee chiare. Così non serve alla causa comune.
Galano 4,5: l'abbiamo aspettato con pazienza, fidando sul suo Palmares. Ma come si sa, le vittorie non si ottengono con le Figurine Panini e anche in questo caso tutto il trotterellare a vuoto dell'ex barese non è mai decisivo e a volte diventa persino irritante. Ce la mette tutta, ma la montagna continua a partorire il topolino.
Raicevic 5: non pervenuto. Non si può pretendere che sia sempre lui a cavare le castagne da fuoco, però anche Filip oggi aveva polveri bagnate e gambe molli. Illuminante, a questo proposito, la girata cervellotica che tenta in area a fine gara, quando in altra occasione avrebbe cercato la giocata più facile.
Giacomelli 5: stavolta il turbo non gli entra. Lui lo capisce presto ed insiste in inutili e continue polemiche con arbitro e avversari. Segno, questo, di impotenza e frustrazione. Dalla sua parte nemmeno un cenno di luce accesa.
Gatto 5: riesce nella non facile impresa di far rimpiangere qualcuno che è uscito. Non trova mai un varco, né un'opportunità per provare ad impensierire il portiere avversario. Facendo così capire che in questo frangente non ci sono solo problemi individuali ma una questione complessiva di squadra che appare senza cuore e senza gambe.
Sbrissa 4: il disastro non può certo essere imputato a lui, che entra a pasticcio già combinato. La sua colpa gravissima, tuttavia, è l'impatto negativo con la gara, distratto e molle, fotografato in modo esemplare dalla distrazione con la quale ha avviato il gol finale dell'Entella. Bocciato.
Marino 4: si prende le sue colpe per la pessima prestazione della squadra e non potrebbe essere altrimenti. A gara in corso cambia tutto il centrocampo, contraddicendo così le scelte iniziali. Il freddo dato numerico di tre punti sui 21 a disposizione nelle ultime sette gare vale una media di 0,42. Mister Lopez fu cacciato a furor di CDA con una media di 0,90 a partita. Non significa nulla, in verità, e non si tratta certo di un confronto riportato per chiedere la testa dell'allenatore (che a mio parere deve invece restare, per riuscire a tirar fuori la barca dalla tempesta). E' solo una riflessione su come il mondo giri, se gli lasci il tempo di farlo e sull'assenza di Fenomeni nel calcio. Il Vicenza di Marino sta mostrando un'altra sua faccia: quella bellissima è purtroppo alle spalle e questa non solo è brutta da guardare ma è anche fonte di legittime preoccupazioni. Finisse oggi sarebbero play out. Adesso c'è solo da far quadrato, stando vicini a Marino, altrimenti non se ne esce e si va in caduta libera.

VIRTUS ENTELLA - VICENZA 4-1 (p.t. 1-1)
Reti: 9′ Costa Ferreira (VE), 12' rig. Galano rig. (V), 54′ e 58′ rig. Caputo (VE), 82′ Masucci (VE)
Virtus Entella (4-3-1-2): Iacobucci; Iacoponi, Ceccarelli (87′ Volpe), Pellizzer, Keita; Palermo, Jadid (72′ Sestu) Troiano; Costa Ferreira; Masucci, Caputo (63′ Cutolo). All.: Aglietti.
Vicenza (4-3-3): Vigorito; Laverone, Sampirisi,Mantovani, D'Elia; Gagliardini (60′ Urso), Modic (64′ Gatto), Cinelli (72′ Sbrissa); Galano, Raicevic, Giacomelli. All.: Marino
Arbitro: Di Paolo di Avezzano.
Ammoniti: Mantovani, Sampirisi, Giacomelli (V), Troiano (VE).
Calci d'angolo; 2-5. Recuperi: 0' pt; 4′ s.t.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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