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Un vicentino alla Raam, Paolo Aste verso il traguardo: "L'uragano non ci ha portato via"

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 26 Giugno 2011 alle 08:53 | 0 commenti

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Paolo Aste  -  Non ce l’ha fatta nemmeno l’uragano a fermare Paolo Aste, il ciclista “di resistenza” di Valli del Pasubio (Vi), impegnato da una settimana nella Raam: la gara ciclistica più dura al mondo, un “coast to coast” Usa da 5000 km dalla California al Maryland. Aste venerdì era nel West Virginia, sostanzialmente in dirittura d'arrivo: mancavano circa 380 miglia alla fine, dallo “start” ne ha già percorse 3000. E in quel momento era sesto in assoluto, primo fra gli italiani. Tutti i video su www.puntualizziamo.it.

I pronostici (per la differenza di fuso daremo info quanto prima, ma gara conclusa sabato ora del Maryland) sono per un posizionamento fra i primi dieci assoluto (circa 70 i partecipanti al via), lo staff spera che l'atleta si posizioni primo fra gli italiani anche se un uragano, in Kansas, ha rallentato di molto la sua corsa. Non male, per essere la prima volta del vicentino alla Raam. Aste ce l’ha messa tutta, si è buttato a capofitto sull’avventura americana, sbaragliando anche i colleghi più esperti, che di Raam ne hanno viste e percorse più di una. Il vicentino, infatti, ha 30 ore di anticipo rispetto alla tabella di marcia classica, tanto che le previsioni lo danno al traguardo già per domani mattina, mentre invece il termine della gara è previsto per domenica. La speranza del team è vederlo primo tra gli atleti italiani, sesto nella classifica generale. «Sarebbe la più bella soddisfazione – ammettano via telefono i tecnici che lo supportano – anche perché Paolo Aste è alla sua prima Raam, mentre gli altri italiani sono tutti veterani. Noi ci crediamo. Però teniamo i piedi a terra, tra oggi e domani potrebbe succedere di tutto». Quanto accaduto nei giorni scorsi, infatti, ha insegnato al gruppo vicentino che la situazione può cambiare da un momento all’altro: lo ha dimostrato il rischio uragano in Kansas. Aste, comunque, ha dimostrato la tempra giusta e, dopo lo spauracchio “climatico” è riuscito anche a riderci sopra, come ha dimostrato in una video intervista. «L’uragano non ci ha portato via! Continuate a seguirci».

I video e le ultime notizie sull’impresa di Polo Aste sono sulla web tv www.puntualizziamo.it , media partner dello staff di Aste.

Ulteriori informazioni sulla classifica sul sito della Raam.

 

Leggi tutti gli articoli su: Paolo Aste, Raam

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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