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Un quadrilatero di viale Milano "RiModerno", contro degrado e criminalità: street community e cena con marocchini, brasiliani, serbi e cinesi

Di Edoardo Andrein Martedi 14 Giugno 2016 alle 23:44 | 0 commenti

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Commercianti, designer, architetti e altri professionisti "arruolati". E il sostegno di tanti residenti e cittadini che su una pagina Facebook sono arrivati a superare quota seicento. RiModerno è un progetto di "street community", una comunità di strada nata per riqualificare il "quadrilatero" di viale Milano colpito da episodi di criminalità e degrado. "Cercheremo di capire ad esempio - spiega uno dei promotori, Roberto Zacchini, titolare del Bar Floria (nella foto) - quanti locali ed edifici vuoti ci sono nella zona, grazie anche all'aiuto di uno studente universitario che sta frequentando un master e che con un lavoro di rimappatura ha ricavato dati precisi".

L'iniziativa in viale Milano è una forma di ri-appartenenza, per cercare migliorare il luogo dove si abita o si lavora:
"Tutto è partito - spiega Zacchini - dalla cena che abbiamo organizzato lo scorso anno lungo la via, bloccando per una sera il traffico e coinvolgendo tutte le realtà della zona: è rimasta la voglia e l'entusiasmo di alcuni partecipanti che poi mi hanno contattato e abbiamo iniziato a riunirci da gennaio di quest'anno per iniziare il percorso di RiModerno. Il 24 giugno prossimo riproporremo la cena, durante la quale raccoglieremo proposte e festeggeremo oltre che con la cucina italiana, anche con i piatti di quella marocchina, brasiliana, serba e cinese".
 
Di seguito il testo dell'appello dei promotori:
Ci sono momenti nella storia urbana delle città in cui criminalità e collettività, degrado e innovazione, si toccano. Ai più una tale condizione può solo infastidire, ad alcuni invece scatena la volontà per reagire definitivamente e tornare ad investire nel luogo in cui si vive e si vuole vivere meglio. 
La storia del Quadrilatero Viale Milano a Vicenza racconta un po’ dello stesso fenomeno, e chi lo abita alterna segnalazioni di assoluto degrado a conferme di una qualità di vita non comune ai margini di una città storica italiana.
Un tale contesto, vivo pur con le sue criticità, aveva necessità di trovare una piattaforma collettiva nella quale depositare iniziative, proposte e qualunque altra forma di valorizzazione del proprio essere un vero sistema urbano comunque resiliente.
RiModerno, la nuova street community volontaria del quadrilatero Viale Milano, nasce quindi con questo scopo nel 2016. Per intercettare e mettere a fattor comune le istanze positive che scatenano da questo pezzo di città viva, siano esse provenienti dai soggetti singoli o aggregati; dai soggetti proprietari o dai soggetti pubblici che ancora mantengono proprietà non più valorizzate, dalle rappresentanze associative, scolastiche ed economiche; financo dalle istituzioni locali, che possono vedere in essa quel perfetto strumento di governance dal basso che oggi è perfino essenziale per ri-avvicinare i cittadini ad una vera Politica partecipata.
RiModerno prende avvio in forma volontaria mettendo a sistema le competenze dei residenti quasi in una forma di co-housing, e la forte eterogeneità di saperi presenti al tavolo (commercianti, economisti, progettisti, creativi, esperti di marketing, ….) da ragione a chi già prevede per il Quadrilatero Viale Milano un ricco orizzonte di potenzialità.
RiModerno infatti dichiara la propria mission già dal nome. Intende “fare riuso” delle cose che trova, secondo una strategia che oggi individua i progetti di valorizzazione urbana facilmente attivabili anche con piccole risorse, ma ben sostenuti da un uso sapiente dello storytelling urbano proprio a partire da quel “linguaggio del moderno” che ha segnato nel bene lo sviluppo dell’area. E intende farlo utilizzando tutte le forma di rappresentazione, mappatura e comunicazione dell’esistente.
RiModerno è quindi un processo inclusivo e continuo di ri-appartenenza. Per questo va sostenuto in prima persona, perché solo una comunità consapevole può cambiare i luoghi che abita.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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