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Un po' di chiarezza

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 16 Dicembre 2012 alle 23:13 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 246 e BassanoPiù n. 8 dell'8 dicembre 201 in edicola e sfogliabili comodamente dagli abbonati

(n.d.r.) Preannunciamo che risposte parziali del dr. Paolo Colla sono arrivate venerdì 14 dopo averle poste il 4 dicembre. Le pubblicheremo, sperando che vengano completate nel frattempo, su VicenzaPiù n. 247 in edicola mercoledì 19 con gli eventuali commenti.

Si è presentato subito come un uomo mite ed educato, anche se politicamente navigato, il dottor Paolo Colla, appena succeduto a Roberto Fazioli, il presidente tutto carattere e grinta, quello della svolta voluta da Achille Variati nel tentativo di risanare e rilanciare l'azienda più discussa e "politicizzata", nel bene e nel male, della città.

L'amministratore unico, vicentino e cinquantacinquenne, condivide la carica con altri impegni con la Dinon Group e anche per questo il sindaco, riconvertitosi gradualmente ai vicini di casa per i vertici delle controllate e delle partecipate, poté ringraziare Colla il 26 agosto 2011 quando lo presentò fra la sorpresa generale «perché ha accettato l'incarico con spirito di servizio civico: pur sommando tante responsabilità, comunque percepirà l'indennità prevista dalla legge e quindi sicuramente non superiore ai 40 mila euro lordi all'anno». Cifra sicuramente modesta questa se rapportata alle responsabilità, se non altro, legali per dirigere il gruppo Aim sia pure insieme alla memoria storica della multi utility comunale Dario Vianello, certamente utile per la sua esperienza, mai in passato evidenziata pubblicamente prima che negli ultimi mesi ne diventasse gradualmente e in maniera anche il riferimento comunicativo e di immagine. Ma anche scomodo per essere spesso chiamato, a torto o a ragione anche in atti giudiziari, a "spiegare" atti della vecchia gestione. Oltre che ingombrante, per l'amministratore, per la conoscenza di ogni meandro di Contrà Pedemuro S. Biagio. Direttamente e tramite i suoi uomini di fiducia, passati e recenti. Gestire una realtà complessa, in termini manageriali, professionali e relazionali, come quella di un gruppo che con mille dipendenti circa, numerosi appalti e tante pressioni, interne ed esterne, spazia dai rifiuti all'energia, passando per la mobilità, i parcheggi, la manutenzione pubblica e le reti non è uno scherzo per chi ci lavora part time e, per giunta, in spirito di servizio, come dimostra il suo fin troppo ridotto cachet lordo se amministratore unico vuol dire anche per Paolo Colla quello che è scritto nei libri di organizzazione aziendale e nelle norme giuridiche. Questa oggettiva difficoltà, insieme a quella dei complicati rapporti interni e politici di quello che rimane un dinosauro organizzativo, prima ancora che operativo, complica anche i rapporti con i sindacati che nella razionalizzazione delle risorse dei colletti bianchi piuttosto che nel taglio dei dipendenti, dagli operai agli autisti, vedono un vero passo avanti per la continuità aziendale. Se a tutto questo si aggiunge la valenza politica di Aim che è, vista come, braccio dell'amministrazione comunale (per affari, occupazione, gestione dell'appeal sui media) ci rendiamo conto delle nuove difficoltà che martedì 4 dicembre, giorno di S. Barbara, si è trovato a gestire quando gli abbiamo posto direttamente domande sui cospicui investimenti pubblicitari monocordi (un nostro pallino, che continua a ... rotolare fin ai tempi di Fazioli) ma che già hanno rivolto alla municipalizzata anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Domande che si fanno, perciò le abbiamo rivolte alla fonte, in molti degli ambienti politici della città specialmente, e ovviamente, in quelli dell'opposizione che nelle prossime amministrative 2013 si preparano a cavalcare Aim, e la base Dal Molin, in senso inverso a come le cavalcò Variati per vincere quelle del 2008, anche grazie alla mala gestio dell'azienda, e dell'informazione sulla allora nascente base Usa. Ma Colla, ricordandosi di essere mite e navigato, ci aveva dato immediata disponibilità a rispondere, almeno per quello che poteva, conscio che i dubbi altrui si dissipano solo con la trasparenza che in Aim è stata spesso come la romana "sora Camilla, che tutti la vogliono e nessuno la piglia". Salvo essere immediatamente e pubblicamente "zittito" dal suo staff. Ecco perché, dopo avergliele riformulate per iscritto martedì 4 dicembre stesso, gliele abbiamo inviate di nuovo giovedì mattina e le pubblichiamo oggi perché possa rispondere, lui che vuole e può, con la dovuta calma, dopo aver convinto il suo staff, visto che al dovuto sollecito ci ha risposto sottolineando così, come da noi stesi già evidenziato prima, i suoi impegni: «come sa il mercoledì e il venerdì faccio un altro lavoro. Inoltre, come può immaginare, non esiste solo Lei nel panorama di questioni che devo seguire, quindi non sono ancora riuscito a rispondere alla Sua richiesta trasmessa alle 0.56 di mercoledì (lapsus da stanchezza, visto che l'ho fatta di persona martedì mattina e inviata per e-mail lo stesso giorno alle 11.20, ndr). La trasparenza, come Le scriverò, non centra proprio. Il problema e che sono uno, ma, ahimè, non trino. Abbia pazienza, Le risponderò appena riesco». Le domande ci sono e le pubblichiamo da semplici cronisti prima che si ... scateni la bagarre politica. L'impegno di Paolo Colla a rispondere pure, per cui riserviamo alle risposte fin d'ora il giusto spazio per il prossimo numero, quello del 15 dicembre.


Alcune delle domande a Paolo Colla

Facendo seguito all'incontro odierno (del 4 dicembre 2012, ndr) sono a chiederle
1 - se corrisponda al vero quanto sostenuto pubblicamente in ambienti politici che gli investimenti globali effettuati da Aim, partecipate e controllate presso gli editori Athesis e Videomedia, per il tramite delle loro concessionarie e/o direttamente, sia per attività pubblicitarie che per acquisto di abbonamenti, spazi, iniziative, redazionali e servizi a qualunque titolo effettuati superino i 200.000 euro secondo alcuni interlocutori, 300.000 euro per altri. In ogni caso si chiede il dettaglio di tali investimenti per aziende e media per rappresentare, secondo il vostro spirito di trasparenza, ai lettori/cittadini la situazione reale di spese anche per settori in cui Aim non sembrerebbe necessitarne, se veritiere le accuse, in maniera così cospicua visto il sostanziale mercato monopolistico, ad esempio nel settore energetico, in mano della multiutility per sue stesse dichiarazioni
2 - se tali investimenti, aggiunti all'iniziativa di dare ai nuovi utenti di Aim Energy non sconti ma abbonamenti all'altrettanto quasi monopolistico quotidiano locale, non siano configurabili nella fattispecie come inopportuni per il momento economico in cui gli utenti puntano a risparmiare piuttosto che a sostenere le vendite di un mezzo, e solo uno, locale che per giunta registra in questo momento forti diminuzioni di vendite e di diffusione come noto dai dati e dalle pubbliche denunce
3 - alla luce di quanto sopra come risponde l'amministratore di una società di proprietà pubblica, all'equazione fatta nelle suddette pubbliche dichiarazioni che vogliono tali investimenti fatti in, buona, parte non per il bene dell'azienda comunale ma per ingenerare implicitamente un atteggiamento favorevole all'amministrazione controllante da parte di un editore, controllato da Confindustria Vicenza, che riceve già sovvenzioni pubbliche nazionali con ciò creando una situazione di disagio per la stampa indipendente e per gli altri editori.

Leggi tutti gli articoli su: Palo Colla, BassanoPiù n. 8, VicenzaPiù n. 246

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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