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A Vicenza con la Spal un pari con amaro in bocca

Di Alberto Belloni Sabato 28 Gennaio 2017 alle 19:23 | 0 commenti

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Vicenza-Spal 1-1 (p.t. 0-0)

Marcatori: 53’ Orlando (V), 96’ Floccari (S)

Note: presenti sugli spalti circa 1.400 tifosi provenienti da Ferrara. In Curva Sud apparso uno  striscione che ricorda i 40 di gemellaggio col Pescara. Spettatori totali: 8.750

Contro la damigella del campionato il Lane sfodera un’ottima prestazione, andando a centro nella ripresa con un eurogol di Orlando e sfiorando ripetutamente il 2-0. Dopo che l’arbitro li grazia su un fallaccio di Lazzaro su Giacomelli che valeva tutta la vita un rosso diretto, gli ospiti vanno in forcing, colgono un palo e poi pareggiano al termine dei 6 cervellotici minuti di recupero concessi dall’arbitro Ghersini di Genova (Nella foto: Francesco Orlando autore del gol berico).

Le pagelline

Benussi 6: un pomeriggio di ordinaria amministrazione grazie alla scarsa vena dell’attacco biancazzurro. Rischia solo verso la fine della partita su una deviazione di testa finita sul palo, sulla quale poi salva la patria in uscita. In occasione però del gol in zona Cesarini è pure lui dentro al concorso di colpa. Lo spiovente su calcio piazzato non doveva mai arrivare davanti alla porta: i difensori si fanno sorprendere ma il portiere avrebbe potuto uscire di pugno cercando di allontanare il pericolo.

D’Elia 6: si piuttosto disimpegna bene finché il fisico lo sorregge, anche se all’11’ la sua condizione fisica imperfetta si nota allorché Lazzari se lo beve in velocità sulla fascia. A tre quarti gara, tuttavia, si accascia dolorante per il riacutizzarsi del solito problema, che lo rende giocatore importantissimo ma fatto di cristallo. Ora starà fuori per un po’ e non è che dalla sua parte il Vicenza abbia ricambi in abbondanza…

Zaccardo 7: una gara maiuscola, nella quale mette in mostra tutto il suo valore. Accantonato il Palmares, nel Lane di oggi si adatta a fare tutto, mettendo talora in disparte il fioretto per sacrificarsi al servizio del collettivo. Con il compagno di reparto fa fare al temutissimo Antenucci la figura del fantasma del Louvre. Peccato solo che perda il duello aereo decisivo sulla spiazzata di Zigoni, che è appena un po’ più alto di lui ma con una tonnellata di esperienza in meno. A volte basta poco, se ci sai fare…

Adejo 7,5: giganteggia in area, nella quale è praticamente insuperabile, facendo dell’anticipo la sua arma migliore e la prestanza fisica lo scoglio su cui si infrangono invariabilmente Floccari e soci. Nell’azione del pareggio sembra il meno colpevole, perché sta chiudendo la diagonale opposta. Il pubblico del Menti sottolinea ogni suo intervento con un’ovazione.

Bianchi 7: la più bella sorpresa della partita. Lasciamo sin qui ai margini, quando Bisoli lo chiama a sostituire lo squalificato Pucino non solo si fa trovare mentalmente pronto ma sciorina una prestazione decisamente positiva, sia in copertura che in appoggio alla manovra quando i biancorossi si proiettano in avanti. Un vero e proprio acquosi fuori mercato.

Gucher 7: gli sono bastati un po’ di ambientamento ed una posizione in campo consona alle sue caratteristiche ed ecco che l’ex capitano dei frusinati può dimostrare ciò che vale. Da centromediano metodista chiude bene i varchi, gioca palloni con semplicità ed efficacia, va negli spazi e cerca persino fortuna nelle conclusioni, come al 3’ e al 57’. Bene così…

Rizzo 6,5: se il centrocampo berico ringhia, pressa e fa un’interdizione da manuale già nella metà del campo avversaria, molto del merito va anche all’ex perugino. Tra l’altro da un po’ di tempo sembra aver ripreso il controllo del suo carattere fumanti e qusto dà tranquillità all’intero reparto.

Signori 7: una prestazione ad altissimo livello, all’insegna di costante lucidità, intraprendenza e coraggio. Va a disturbare l’azione avversaria appena la Spal prova ad impostare, conferisce geometrie giusta alla manovra e non disdegna, appena si aprono varchi, di buttarcisi in mezzo in cerca di gloria, come al 34’, al 48’ e al 72’. Con un po’ più di cinismo avrebbe potuto matare la Spal…

Orlando 8: voto altissimo non solo per il gol da manuale, con tiro a giro di destro che va ad insaccarsi sull’incrocio a sinistra di Meret, ma per tutta una gara piena di iniziative sulla fascia e di coperture in arretramento. Tanto talento messo  versato sull’altare della causa comune non si vede di frequente. E’ giovane e non va popmato troppo, ma il suo futuro potrebbe essere luminoso…

Giacomelli 6: è l’unico che appare sottotono. Non trovando tra i piedi la scintilla che spesso lo ha contraddistinto, cerca di farsi perdonare con la corsa e con il sacrificio. E alla fine ci riesce. Non è il Giacomessi che abbiamo imparato spesso ad applaudire ma sente addosso la maglia come pochi e non tira mai indietro la gambetta. Ammirevole…

Ebagua 7: aveva detto di essere tornato a Vicenza molto volentieri e, diavolo, si vede benissimo. Anche se è l’ultimo arrivato si batte come un leone africano: di testa sono tutte sue (peccato che quasi mai ci sia qualcuno che sfrutti le spezzate) difende la palla, facendo ammattire gli avversari e  al 17’ si porta a spasso tutta la difesa ferrarese, come fosse Mennea… Peccato solo che calci alto.

Vita 6-: entra per portare freschezza ma non sfrutta le due buone opportunità che una Spal tutta protesa nel recupero gli lascia: al 77’ la sua bella deviazione da due passi non centra lo specchio della porta e due minuti più tardi butta alle orticheuna buona chance tutto solo. Peccato…

Zivkov 6: viene chiamato nell’ultimo scampolo di gara e ci mette gambe fresche e velocità. Nella frittata del 96’, però anche lui si fa uccellare dall’ultimo tocco in spaccata di Floccari.

Bogdan s.v.: il mister nel finale ha bisogno di centimetri in area. Lui dice signorsì, ma entra a freddo e quando arriva in area il pallone decisivo, vicino all’autore del gol degli ospiti c’è anche lui come indiziato.

Bisoli 7: tutto azzeccato alla grande.  Zaccardo si conferma decisivo. Bianchi fa bella figura sulla corsia di destra. Gucher trova la posizione giusta. Orlando incanta ed Ebagua fa reparto da solo. Il suo Lane ha solo il torto di non chiudere la gara quando ne ha la possibilità e piegarsi all’arrembaggio ospite nell’ultimo quarto d’ora. Ma se la Spav avesse finito in 10, com’era sacrosanto fosse, il finale avrebbe assunto connotati molto diversi. Ottimo così, comunque. La “sua” squadra è ancora imbattuta, con un passo da serie A. Così ci si può davvero salvare!

 

Le interviste

Mister Semplici: “Sapevamo dell’ottimo momento del Vicenza, che pare aver superato tutti i problemi di qualche mese fa. Noi non abbiamo disputato la nostra miglior partita, ma c’è anche il valore degli avversari. Però siamo stati bravi a crederci fino in fondo, nonostante non stessimo disputando la nostra migliore partita. Non abbiamo rubato niente, perché nel finale con il palo e le altre occasioni abbiamo creato le premesse per riequilibrare la gara. E’ successo all’ultimissimo minuto ma il calcio è fatto così… Ci era successo a Vercelli e si è ripetuto oggi: forse non è un caso…”

Mister Bisoli: “Sono molto arrabbiato perché non si può vederci sfuggire una vittoria dopo una gara così contro la seconda in classifica, nella quale non abbiamo concesso loro niente per 80’ e parliamo di una squadra che sin qui aveva fatto 36 gol! Mi bruciano le ingenuità sul gol del pareggio: voglio rivedere l’azione ma penso che qualcosa non abbia funzionato. A partire dalla battuta della punizione: Ebagua non poteva mettersi davanti alla palla perché era già ammonito, ma qualcuno doveva andarci… Un’altra nostra colpa è stata non ammazzare la partita quando abbiamo avuto le occasioni. Detto questo la prestazione dei miei è stata eccezionale, dai più esperti ai due ragazzini schierati in campo. Zaccardo ed Ebagua? Vedere come sta giocando il primo è motivo di grande soddisfazione per me: prima della gara col Cittadella gli ho chiesto scusa perché era sin lì stato lasciato ai margini: lui ha capito e da grande professiosta qual è sta rispondendo coi fatti e non con le chiacchiere. Giulio è stato un grande: lui è un giocatore che potrebbe stare tranquillamente in serie A. E’ venuto di corsa in biancorosso perché ama Vicenza e i tifosi del Vicenza. E si vede in campo…”


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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