"Un limite all'azzardo", Colombara: firmano Sbrollini, Toldo, Pecori, Lanzarin e Crimì
Giovedi 21 Febbraio 2013 alle 23:58 | 0 commenti
Raffaele Colombara, Consigliere Comunale, Vicenza, Referente per Vicenza di Avviso Pubblico - Un impegno in otto punti a regolamentare la diffusione del gioco d'azzardo nel nostro paese. L'abbiamo chiesto ai candidati locali alle elezioni politiche, che si sono impegnati a farlo nella prossima legislatura sottoscrivendo oggi il documento "Un limite all'azzardo", promosso da "Mettiamoci in gioco", campagna nazionale contro i rischi del gioco d'azzardo (nella foto Sbrollini, Colombara e Toldo).
Lo abbiamo fatto in un luogo simbolo della città , a due passi da una delle sale scommesse che hanno dato il via più di un anno e mezzo fa a proteste, manifestazioni, petizioni, ma anche interventi normativi e proposte di legge.
Nel documento, promosso tra gli altri da ACLI, ADUSBEF, ALEA, ANCI, AUSER, Avviso Pubblico, CGIL, CISL, CNCA, CONAGGA, Federconsumatori, Fondazione PIME, Gruppo Abele, Libera, si chiede di:
dare ai sindaci un reale potere di controllo sul fenomeno nel loro territorio;
ridurre l'alta variabilità attuale nella tassazione sui diversi giochi incrementando le entrate per lo stato, rimaste stabili pur in presenza di un volume d'affari crescente;
portare a termine le procedure per l'inserimento del gioco d'azzardo patologico nei Livelli essenziali di assistenza, che devono essere garantiti dal servizio sanitario nazionale;
vincolare l'1% del fatturato annuo dei giochi d'azzardo al finanziamento delle azioni di prevenzione, assistenza, cura e ricerca relative al gioco d'azzardo patologico;
dare seguito a quanto stabilito nel decreto Balduzzi sulla regolamentazione della pubblicità che riguarda il gioco d'azzardo, vietando inoltre le pubblicità che indicano le possibilità di vincita senza contrapporle alle possibilità di perdita e quelle che promuovono illusorie probabilità di vincite facili;
vincolare l'esercizio delle concessioni al rispetto del codice di autoregolamentazione pubblicitaria adottato dalla Federazione Sistema Gioco Italia, stabilendo al contempo una Authority di controllo esterna ad Aams;
stabilire una moratoria sull'introduzione di nuovi giochi fino a quando non saranno noti i risultati delle ricerche promosse da enti terzi sui rischi e i benefici delle attuali politiche in materia;
adottare un registro unico nazionale delle persone che chiedono l'autoesclusione dai siti di gioco d'azzardo.
Erano presenti ed hanno firmato Daniela Sbrollini (PD), Alberto Toldo (Scelta Civica con Monti), Massimo Pecori (Udc); hanno inoltre aderito Manuela Lanzarin (Lega Nord) e Filippo Crimì (PD); altre adesioni stanno arrivando da candidati dei diversi schieramenti.
Mettiamoci in gioco chiede ai candidati alle elezioni politiche di "metterci la faccia", di fare proprio questo programma di regolamentazione, superando il far west attuale in cui a perdere sono proprio i cittadini, allettati dall'illusione delle "vincite facili" che si traducono piuttosto in danni sanitari, sociali ed economici sempre più rilevanti.
È stata evidenziata la debolezza delle forze politiche nei confronti della lobby dell'azzardo e, a volte, la vera e propria connivenza.
Nell'incontro di oggi è stato anche sottolineato che l'Italia ha tutto l'interesse, in questo momento di crisi, a sostenere beni e servizi che rilanciano l'economia. L'azzardo, invece, è recessivo perché non ha ricadute ampie sul tessuto economico. Inoltre, per tenere in piedi un sistema sempre più in affanno, è stato ridotto progressivamente il prelievo fiscale sui nuovi giochi. Incentivare beni e servizi con tassazione ben più elevata favorirebbe molto di più le casse dello Stato.
In conferenza stampa è stata annunciata l'intenzione di mettere a punto una mappa di tutti i servizi sul gioco d'azzardo patologico attivati nelle diverse regioni italiane da strutture facenti capo alle organizzazioni promotrici.
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