Un gran bel Vicenza paga ancora la maledizione del Menti
Sabato 26 Novembre 2016 alle 18:52 | 0 commenti
Vicenza, 26 novembre 2016
Vicenza - Benevento 0-0
Note: spettatori 6.720, di cui circa 200 di fede giallorossa.
La partita
Nonostante la prova convincente, il Lane non riesce a centrare l’obiettivo della vittoria. Prima del fischio d’inizio, dall’altoparlante si tenta anche la carta della cabala, diffondendo nello stadio le note di “All’alba vincerò†di Turandot. Ma Bisoli non è il Principe Ignoto e il Benevento non è la Principessa di Ghiaccio ma una Strega. Succede così che il Vicenza, nonostante sei nitide occasioni da gol (tra cui due pali) non riesca a metterla dentro. E che Benussi debba superarsi in un paio di occasioni. Ai punti stravincono i biancorossi, ma sul campo è solo un pareggio, che lascia i berici nella palude delle pericolanti. Il pubblico applaude ugualmente, consolato dal gradevolissimo gioco espresso, soprattutto per 70’…
Le pagelline
Benussi 7: passa un pomeriggio relativamente tranquillo, nel quale si esalta al 37’ su Ciciretti e, all’80’ su Buzzegoli, poi snocciola un paio di ottime uscite basse che disinnescano altrettanti palloni pericolosi. Deve però migliorare nelle rimesse di piede.
Pucino 5,5: una gara anonima, nella quale potrebbe spingere molto di più sulla fascia e invece resta piuttosto timoroso, senza entrare mai in azioni decisive. Pare essere tornato alle prestazioni incolori di inizio campionato. Comprimario.
Adejo 6: la prima linea del Benevento non è certo il reparto migliore degli ospiti, ma viene comunque tenuta a bada senza troppi patemi dai due centrali berici. Peccato che Daniel non si veda sulle palle da fermo. Abbiamo visto di meglio.
Esposito 6,5: superiore al compagno di reparto, perché il temuto Ceravolo tocca quasi sempre a lui. Prova a rendersi insidioso sulle palle da fermo, anche se non è fortunato. L’impressione è che stia crescendo di partita in partita. Roccioso.
D’Elia 6,5: ora che sta meglio comincia a far pesare sulla bilancia tutta la forza delle sue progressioni, con le quali mette sovente in difficoltà gli uomini di Baroni. Cala un po’ alla distanza, ma è abbastanza normale in questa fase. Orient express reloaded.
Urso 6,5: messo a fare il suo lavoro, evita brutte figure e fornisce alla squadra un importante contributo in termini di contenimento e di riavvio dell’azione. Bisogna usarlo così, altrimenti serve a poco… Va al tiro solo una volta, al 54’, senza centrare lo specchio della porta. Un cagnaccio utilissimo.
Signori 6-: una sufficienza molto risicata, strappata solo per il gran movimento che riesce ad assicurare. La lucidità però è altra cosa e le iniziative tra le linee, che sarebbero nelle sue corde, ancora non si vedono. Sbaglia inoltre un gol di testa al 46’. Da recuperare.
Orlando 7: ed ecco la migliore notizia che regala questo pareggio a reti inviolate. Il suo innesto conferisce alla squadra un più alto tasso qualitativo e la corsia di destra ne beneficia, diventando una buona alternativa a quella di sinistra. I giallorossi soffrono sovente la sua verve… Quant’è bella giovinezza.
Bellomo 6-: alti e bassi. Resta senz’altro l’uomo che può garantire alla squadra un tasso di classe da serie superiore. Al 37 però una sua leggerezza rischia di costare cara e al 37’, quando ha una palla comoda sulla respinta del palo, calcia alto come un pippero qualsiasi. L’incrocio dei pali sulla torsione di testa al 68’ è il segno che il pallone non vuole saperne di entrare. Genio e sregolatezza.
Giacomelli 7,5: se non c’è lui il Lane sbatte contro il muro, se invece c’è Jack gli sbarramenti scricchiolano. Questa è la verità … Al 12’ scherza da solo tutta la difesa della Strega, al 16’ calcia alto una ghiotta opportunità , al 38’ un’altra serpentina taglia la difesa come il burro. Al 27’ coglie un palo che grida ancora vendetta. E poi tutta una gara piena di iniziativa. Alla distanza perde mordente, ma è una gara da incorniciare. E’ tornato Giacomessi?
Raicevic 5,5: per come contende tutti i palloni aerei e difende palla spalle alla porta sarebbe da sufficienza piena. Ma è un bomber, anzi il bomber (visto che il Vicenza altri non ne ha). Perciò quando al 25’ tira sul portiere dopo una bella giravolta, al 49’ perde il tempo davanti alla porta e all’81’ si libera bene ma conclude sciaguratamente alto, consuma tutti i bonus e la sua partita va valutata come insufficiente. Tanto cuore e poca precisione.
Siega 5: il suo ingresso in campo non porta nulla ad un Vicenza che avrebbe invece bisogno di accelerazioni sulla fascia. Perde anche qualche pallone di troppo, facendo rimpiangere tantissimo il collega che ha sostituito. Giornata no.
Galano 5: anche per lui discorso analogo. Nell’ultima mezzora i biancorossi potrebbero beneficiare degli spazi che un Benevento più arrembante lascia dietro. L’ex barese tocca invece poche palle e quelle che gioca sono tutte di ordinaria amministrazione. Ma lui non dovrebbe essere un giocatore qualunque. Deludente e forse poco motivato.
Cernigoi s.v.: troppo pochi i minuti disputati per una valutazione precisa. Resta l’impressione di interessanti potenzialità ma anche di un salto di categoria che il ragazzo non ha ancora digerito. Ripetizioni private di Cadetteria…
Mister Bisoli: mette in campo una squadra convincente. La scelta di Orlando al posto di Rizzo regala ai tifosi un gruppo meno nevrotico e con più alto tasso tecnico. La sua concretezza sulla fascia destra offre al Lane l’opportunità di far male sui due lati e al Benevento molti grattacapi. Nei 20’ finali, quando il Vicenza sente un po’ la fatica, rischiera prudentemente i suoi con i centrocampisti più bassi, ad evitare una beffa che sarebbe stata scandalosa.
Le interviste
Bisoli: “Oggi siamo diventati una squadra forte! Dispiace perdere punti giocando una partita così, ma va sottolineata la grande prestazione dei miei e se continueremo a giocare in questo modo ci toglieremo delle belle soddisfazioni. Ora entriamo subito nel clima della prossima gara e da giovedì andremo tutti in ritiro per salvaguardare questo spirito di grippo. Sono felice perché abbiamo tenuto fisicamente per tutta la gara, abbiamo sempre raddoppiato bene sugli avversari e creato tante occasioni da gol. Il difetto è ancora quello di non concretizzare a dovere, ma miglioreremo anche qui. Negli ultimi 20’ abbiamo un po’ arretrato il baricentro ma è stata una mia scelta: avevo paura che potessero beffarci, magari solo con un contropiede, vista la qualità dei giocatori che avevano davanti. Ho detto e ripeto che già dopo Natale potremo fare qualche valutazione precisa: la mia testa è tutto concentrata sul Vicenza, più ancora che sulla mia famiglia. So che a maggio ci salveremo e conto di farlo anche con una certa tranquillità . Vedrete…â€
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