Un cittadino: Aim, più ti stima… più ti strizza
Martedi 31 Marzo 2015 alle 17:31 | 1 commenti
Riceviamo da Giorgio Magnani la sua esperienza per il pagamento delle fatture Aim: “il caso descritto coinvolge sempre piu' cittadini...†scrive in premessa il signor Magnani
Recentemente mi è stato chiesto di intervenire su una fattura emessa da AIM ENERGY, per i mesi di dicembre 2014 e gennaio 2015, per un consumo stimato di gas metano di 428m3 con un addebito di 317,19 euro a cui erano aggiunti i consumi dell’energia elettrica per un totale 356,70 euro.
Premetto che l’utenza su cui è stato stimato il consumo per il periodo di due mesi è uno stabile di 45 metri quadri, abitato da una sola persona che è cliente AIM fin dal lontano 1985 e mai in trenta anni sono stati addebitati 428m3 di metano in un bimestre.
Telefono quindi al numero verde di AIM ENERGY per fissare un appuntamento con un operatore per definire la questione. L’addetta al centralino mi comunica che non è previsto il servizio di appuntamento con i clienti, ma posso recarmi presso gli sportelli di Contrà Pedemuro S. Biagio negli orari stabiliti o, in alternativa, esporre al momento il motivo della richiesta. Colpito dal fatto che un’azienda di commercio non preveda la prenotazione di appuntamenti con i propri clienti, e non avendo la possibilità di “ perdere una mattina†per una cosa che si potrebbe risolvere in una mezzoretta, cerco di spiegare che , come scritto a pagina dieci della fattura il consumo annuo stimato è di 1.234m3 e quindi il consumo bimestrale da addebitare sarebbe di 205m3 e non 428m3 come calcolato in fattura, tanto più che, sempre da dati che si ricavano dalla fattura, il consumo storico ricavato da 30 anni di consumo ammonta 172m3 al bimestre.
Gentilmente l’addetta mi da ragione… però prosegue e illustra come la fattura elaborata dalla società sia frutto di calcoli complessi, difficili e articolati che tengono conto di più e più fattori che sommati danno risultati diversi da un’analisi semplice e poco profonda come quella che si ricava da un semplice calcolo matematico.
Traduco: in un anno, quattro volte su sei, le fatture bimestrali di AIM ENERGY non riportano la quantità della merce venduta, ma l’ effetto di calcoli complessi e articolati….. che, nel caso, non sono neppure basati su consumi storici o statistici.
Basito da questa forma di fatturazione (mi informerò come si possa applicarla direttamente alle aziende private) vengo invitato ad usare l’autolettura del contatore ,così le fatture non saranno più di “ consumo stimato.â€
Improvvisamente mi sono trovato proiettato in un’altra azienda del gruppo AIM: ACQUE VICENTINE S.p.a.. Da più di due anni applico diligentemente l’autolettura del contatore dell’acqua. Le fatture che adesso arrivano non sono più di consumi presunti o stimati ma riportano la dicitura FATTURA MISTA.
Tecnicamente: poiché la data indicata per l’autolettura del contatore è anticipata rispetto alla data di emissione della fattura, il consumo di questo periodo è calcolato come… presunto… cosi il quantitativo e l’importo da saldare ritornano nella spirale perversa del consumo Stimato.
E pensare che una volta, quando ti dicevano ti stimo...
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