Quotidiano | Categorie: Vacanze, Turismo

Un casinò a Recoaro? Un'opportunità

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 7 Febbraio 2010 alle 00:33 | 0 commenti

Roberto Ciambetti   

"Casinò a Recoaro? Idea da approfondire e grande opportunità per l'intera alta Valle dell'Agno"
Terme di Recoaro"Una cosa bella non ci piace quando non ne siamo all'altezza"
Cita Friedrich Nietzsche il presidente del gruppo consigliare regionale leghista, Roberto Ciambetti, per replicare a chi s'oppone alla realizzazione di un Casinò a Recoaro Terme.
"L'idea di dar vita a Recoaro a una delle due case da gioco possibili in Veneto, oltre al casinò di Venezia, è interessante e sicuramente da vagliare".
Ciambetti, interviene nel dibattito sul futuro della località termale vicentina innescato da Arrigo Abalti e lo fa partendo proprio da uno dei grandi personaggi illustri che furono ospiti della località termale, Friedrich Nietzsche.
"La soluzione alla crisi di Recoaro va cercata nella cultura, innanzitutto, e nella valorizzazione dell'ambiente e delle risorse naturali di questa splendida realtà. Ma non facciamo gli ipocriti: il gioco d'azzardo è, sicuramente, una iattura, ma un Casinò è comunque una soluzione migliore delle tante macchinette mangiasoldi diffuse nei bar o nei videopoker di Internet - ha detto Roberto CiambettiCiambetti - Per quanto riguarda Recoaro, personalmente credo che sia possibile individuare una soluzione al problema dell'hotel a 5 stelle, affidando la ristrutturazione di uno spazio, da dedicare appunto al Casinò, a un architetto di fama internazionale, creando così una testimonianza d'arte contemporanea a fianco della genialità di Antonio Caregaro Negrin, figura straordinaria della cultura veneta e vicentina dell'Ottocento che, non dimentichiamo, fece delle Terme uno spazio simbolico. In questa maniera, l'occasione data dal Casinò non sarebbe solo quella di una attrattiva destinata a risollevare le sorti di una realtà che rischierebbe una sorta di marginalizzazione, quanto l'occasione per rileggere una cittadina e l'intero spazio che ad essa fa riferimento, una cittadina e la sua straordinaria storia. Penso che il Casinò possa essere un elemento strategico purché inserito in una riflessione culturale e sociale oltre che economica, dalla quale non è disgiunta la mia precedente proposta per l'istituzione proprio a Recoaro di una École Normale Supérieure di Enogastronomia, magari specializzata nell'Haute Cuisine del benessere e della salute. Voglio dire - ha continuato Ciambetti - che l'opportunità del Casinò è straordinaria, ma lo sarà ancor più nella misura in cui essa diventi uno dei poli di innovazione di un realtà del turismo di avanguardia, dove tematiche culturali incontrano lo svago, il benessere, il divertimento e quello splendido patrimonio naturalistico e ambientale che caratterizza la Conca di Smeraldo. Penso così alle opportunità di recuperare le contrade e le malghe, cosiccome magari creare un centro culturale di ricerca legato appunto alla scuola di Enogastronomia. Forse, una visione così articolata non sarebbe spiaciuta a Nietzsche, che di Recoaro fu straordinario ospite e sicuramente interprete dello spirito di questa località: ciò che conta - ha concluso Ciambetti - sarebbe cogliere questa occasione per una grande rilettura dell'intera Alta Valle dell'Agno, ceh dalla crisi del vecchio impianto produttivo oggi può uscire puntando sulla cultura, l'arte, la natura: se il casinò è l'innesco di questa grande evoluzione, ebbene ben venga il Casinò"

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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