Un Buon Natale con le borse di studio! Peccato che siano quelle dell'anno scorso...
Lunedi 19 Dicembre 2011 alle 16:32 | 0 commenti
Il Sindacato degli Studenti - Grazie alle nostre proteste e alle continue insistenze da parte dei nostri rappresentanti, la Regione ha finalmente sbloccato i 3 milioni di euro statali e l'Ateneo ha confermato lo stanziamento di 2 milioni necessari per coprire al 100% le borse di studio dell'anno scorso: la graduatoria con l'ultima assegnazione esce proprio domani e la liquidazione degli importi sarà disponibile dal 23 dicembre.
Dopo la misera terza assegnazione di agosto, gli ultimi 2256 studenti idonei non beneficiari dell'anno 2010/2011 si son trovati un bel regalo sotto l'albero, ma con un anno di ritardo.
E' una vittoria che lascia un po' di amarezza, visto che una borsa di studio serve proprio a sostenere lo studente nelle sue spese durante il corso dell'anno, e non dovrebbe essere un rimborso che non si sa se e quando arriverà .
Resta inoltre attivo, a causa delle disposizioni normative regionali, il vincolo che riserva agli studenti extracomunitari non più del 3% delle risorse destinate alle borse di studio per le matricole: gli aventi diritto oltre questo tetto rimangono esclusi comunque dalle assegnazioni.
La situazione per quest'anno accademico invece non è ancora chiara. Il Sindacato degli Studenti sta già vigilando e facendo pressioni per garantire le borse in tempo: non accetteremo le scuse e le giustificazioni come è successo per gli spropositati ritardi dell'anno appena passato.
Proprio oggi, durante il Consiglio di Amministrazione, verrà confermato anche grazie all'impegno del nostro rappresentante Marco Maggioni il fondo per le borse di studio che assicurerà la copertura per gli aventi diritto non di prima assegnazione, nel caso in cui i fondi statali e regionali non siano sufficienti, prospettiva purtroppo molto probabile in vista dei tagli annunciati recentemente nelle commissioni regionali.
Proprio in una congiuntura come quella attuale, non è ammissibile, tanto più in una regione ricca come il Veneto, trascurare la centralità del diritto allo studio e dimostrare (come è successo quest'anno con i ritardi delle assegnazioni) una scarsa considerazione del mondo della formazione.
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