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Un bilancio solido e "cooperativo" per Coop Adriatica: date assemblee nel Vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Maggio 2012 alle 21:25 | 0 commenti

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Coop Adriatica - Chiude il 2011 con vendite per 2.086 milioni di euro e utili a 15,9 milioni dopo avere destinato 130 milioni di vantaggi ai soci. Saliti a 171 i negozi e a 9.122 i lavoratori della sola capogruppo. Gli indicatori economici, sociali e ambientali al centro di 93 assemblee, da domani al via in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo (quì dati di bilancio e date assemblee)
Un Bilancio solido e "cooperativo", che chiude in utile dopo aver ridotto i margini per difendere il potere d'acquisto dei soci e di tutti i consumatori, in un momento di grave crisi economica, sociale e occupazionale.

È il risultato 2011 di Coop Adriatica che, nonostante il calo dei consumi dell'anno scorso, ha registrato vendite per 2.086 milioni di euro (+2,5% sul 2010, anche grazie all'apertura di 11 nuovi negozi), utili per 15,94 milioni di euro e un totale di 1.156.554 soci (+4,34%), ai quali sono andati vantaggi per 129,8 milioni nel corso dell'anno. La Cooperativa, nel 2011, ha anche rafforzato la propria occupazione, consolidando 300 posti di lavoro e raggiungendo un totale di 9.122 dipendenti, con 171 punti vendita tra ipercoop e supermercati a Bologna, in Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo.
Da domani, giovedì 17 maggio, e fino al 7 giugno, il Bilancio civilistico e quello di sostenibilità, che illustrano i risultati economici, sociali e ambientali di Coop Adriatica, verranno discussi in 93 assemblee separate in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo. I soci saranno chiamati anche ad eleggere i delegati all'assemblea generale di Bilancio, in programma a Ravenna il 16 giugno.
"Si tratta di un bilancio di tenuta che consolida il patrimonio della Cooperativa - sintetizza il presidente, Adriano Turrini - e rafforza lo scambio mutualistico e l'impegno sociale di Coop Adriatica in un contesto di grandi difficoltà per i consumatori. Dunque, nonostante un livello delle vendite inferiori alle attese, la nostra scelta è stata di restituire giorno per giorno alle famiglie il massimo del potere d'acquisto, e di erogare comunque sia il ristorno ai soci, sia il salario variabile ai lavoratori, anche se in misura contenuta, remunerando adeguatamente anche i soci prestatori".

Il Bilancio 2011: i principali indicatori economici, sociali e ambientali

Vendite, consumi e convenienza
Il 2011 è stato un anno molto negativo per i consumi, specie nel secondo semestre: secondo l'Istat, a fronte della stasi del Pil e dell'occupazione, anche gli acquisti dei prodotti alimentari hanno registrato una diminuzione del 2%. In questo contesto, Coop Adriatica ha scelto di contenere i prezzi della spesa quotidiana, riducendo i propri margini e, di conseguenza, gli utili, che si attestano a 15,94 milioni di euro. Nel 2011 ai soci sono andati quasi 112 milioni di euro in sconti e promozioni dedicate, 14,2 milioni con la raccolta punti, 2,3 milioni di ristorno, 1,3 milioni di aumento gratuito del capitale sociale; in totale, 129,8 milioni di euro, di cui 1,1 destinato a persone disoccupate o colpite dalla crisi attraverso lo sconto del 10% ai lavoratori in difficoltà.
Coop Adriatica ha registrato un andamento migliore di quello del mercato. I negozi hanno totalizzato vendite per 2.086 milioni di euro (1.095 milioni nei 153 supermercati e 990 milioni nei 18 ipercoop, che risentono del forte calo degli acquisti nel settore non alimentare), circa 50 milioni in più del 2010 (+2,5%). È aumentato inoltre il numero dei soci: 1.156.554 persone, 48.621 in più dell'anno precedente (+4,34%), alle quali è dovuto il 75% delle vendite.
Il contributo della Cooperativa all'economia del territorio è stato rilevante anche per il settore agroalimentare. Con il progetto Territori.coop sono state valorizzate le specialità enogastronomiche italiane, garantendo un'equa retribuzione a oltre 1.100 produttori di Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo: la metà degli alimentari sugli scaffali provenivano dalle regioni dove Coop Adriatica opera, con un picco del 54% per l'ortofrutta e del 77% per la carne.
È proseguito inoltre l'impegno per estendere la propria convenienza anche in altri ambiti: i carburanti, con il primo distributore che aprirà entro quest'anno, la salute (le vendite dei farmaci sono cresciute dell'11,5%), la telefonia (+28,3% le sim attivate con CoopVoce), l'energia con l'offerta, a Bologna e Ravenna, di impianti fotovoltaici "chiavi in mano", la cultura con gli sconti sui libri scolastici e universitari e le convenzioni, e i servizi assicurativi, bancari e finanziari di CoopCiConto.

Soci, prestito sociale e gestione finanziaria
In aumento anche i soci prestatori, che con il loro risparmi hanno scelto di sostenere Coop Adriatica: i libretti sono cresciuti dell'1,8% - 233.381 contro i 229.186 del 2010 - anche se l'ammontare del prestito è leggermente diminuito (-3,4%) per la minore propensione al risparmio delle famiglie: 1.914 milioni di euro. La gestione finanziaria è rimasta prudente, ottenendo risultati positivi, che hanno contribuito all'utile di esercizio e, dunque, a rafforzare il patrimonio netto che tutela proprio i depositi dei soci, salito a 883 milioni di euro. Durante l'anno, la Cooperativa ha rivisto più volte al rialzo i tassi del prestito; i soci prestatori godono inoltre oggi di ulteriori sconti e vantaggi.
Nell'aprile del 2011, infine, si sono svolte le elezioni dei rappresentanti sociali - i 434 membri dei consigli di Zona sono stati votati da 86.416 soci - ed è stato attuato il nuovo modello di rappresentanza che rafforza il legame con i territori: l'assetto prevede 12 Distretti e 26 Zone soci. Il percorso si è completato a giugno con l'insediamento dell'attuale Consiglio d'amministrazione, del quale fanno parte anche i presidenti di Distretto.

Lavoratori, sviluppo e ambiente
Nel 2011 la rete di Coop Adriatica è cresciuta grazie a 11 nuovi supermercati, di cui 9 acquisiti da altre catene, situati per lo più nei centri storici: 7 in Emilia-Romagna (3 a Bologna, uno a San Lazzaro di Savena, uno a San Giovanni in Persiceto, uno a Imola e uno a Ravenna), 3 in Veneto (uno a Venezia, uno a Chioggia e uno a Conegliano Veneto) e uno nelle Marche (a Macerata). Tra le priorità della Cooperativa, c'è anche quella di garantire un'occupazione stabile: a fine dicembre, i lavoratori erano 9.122, 76 in più dello scorso anno, grazie anche al consolidamento di 300 posti; complessivamente, il 93,4% dei dipendenti può contare su un contratto a tempo indeterminato. A livello di Gruppo, considerando anche le società partecipate, i lavoratori sono 9.676. Nel 2011, su 315 milioni di euro di valore aggiunto, 265 milioni sono andati a remunerare il costo del lavoro (10 in più del 2010), mentre ai dipendenti verranno erogati a giugno 3,5 milioni di salario variabile.
Per lo sviluppo e la riqualificazione della rete di vendita sono stati investiti 74,9 milioni di euro, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e al contenimento dei consumi: sono 36 i punti vendita dotati di impianti fotovoltaici, mentre nei negozi prosegue l'adozione di tecnologie "verdi", come i banchi frigo chiusi e l'illuminazione con lampade a led. A Conselice (Ra) è stato inaugurato l'eco-supermercato che risparmia il 40% di energia rispetto a un negozio tradizionale.

Solidarietà e attività sociali
Anche nel 2011 Coop Adriatica ha continuato a investire con forza sulle attività sociali, a beneficio delle persone in difficoltà e per alimentare coesione e partecipazione sociale sul territorio. Tra le tante iniziative, il progetto "Brutti ma buoni": in 78 negozi, il recupero dei prodotti invenduti ha raggiunto la quota di 4,5 milioni di euro di merce destinata alla solidarietà, invece che alla discarica, aiutando 5.300 persone in difficoltà e animali abbandonati. Mentre con "Ausilio", mille soci volontari hanno portato la spesa e i libri a casa di 1.479 persone disabili e in difficoltà. Con la raccolta punti sulla spesa, la Cooperativa ha donato inoltre 828 mila euro a sostegno di progetti di solidarietà internazionale e per il diritto allo studio.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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