Un 2012 pieno di "no", di proposta
Domenica 8 Gennaio 2012 alle 15:18 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 226, di Michele Dalla Negra
Il Santo Natale 2011 è trascorso senza che la tradizionale "magia" si facesse sentire. E se qualcuno pensava che i rami secchi illuminati posti nel corso cittadino potessero ispirare un clima natalizio non si è reso conto che l'unico sentimento che hanno invece stimolato è stata una insana nostalgia per gli alberelli di magaddiniana memoria che, nel passato, hanno "abbellito" il medesimo corso. Anche la fontana-globo di spruzzi stile Oslo di due metri di diametro, regalo natalizio dell'amministrazione, c'entra con Piazzale De Gasperi e con il contesto architettonico che la circonda come i classici cavoli a merenda.
"Son passati 30 anni - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto -, questa fontana è tutta nuova, saprà far dimenticare quella precedente». Ma forse farà solo rimpiangere quella precedente, per quanto malconcia. Come la nuova politica addirittura fa rimpiangere quella vecchia. Una volta si tesseravano i ... morti ma almeno quelli non protestavano; oggi si sta indagando se qualcuno ha tesserato i vivi a loro insaputa ...! E allora vorrei finire questo 2011 ed incominciare il 2012 con un semplice "no" a questo modo di essere nuovi copiando il peggio del vecchio. E' il "no" che senza alcuna incertezza Simone Farina, difensore del Gubbio, squadra di calcio matricola di serie B, ha usato per rispondere a chi gli offriva 200.000 euro, due volte e mezzo il suo stipendio annuo, per truccare la partita di Coppa Italia con il Cesena. Un no che, come ha detto l'arcivescovo di Perugia in occasione del messaggio natalizio, "potrebbe apparire una cosa scontata, ma che è invece una grande testimonianza laica di come si possa vivere onestamente in una società dove tutto sembra corrotto e corruttibile, dove tutto pare che si possa comperare con i soldi e con l'arroganza del potere". Albert Einstein diceva: "non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore". Anche se a questo non ha pensato Simone Farina mentre lo pronunciava, il suo no va letto ha una valenza altamente positiva perché è un si all'onestà , alla correttezza, alla coerenza e all'onore, valori oggi spesso dimenticati. E' un si a tutti coloro che quotidianamente si battono perchè nel nostro Paese il più debole non debba essere sopraffatto dal più forte, il più povero dal più ricco, il più brutto dal più bello. E mi vengono in mente, con una certa tristezza, tanti altri no che occupano le pagine dei giornali, sono i No TAV, No Mose, No Dal Molin, No discariche, No Expo, No inceneritore, No tangenziale, No Global e chi più ne ha più ne metta. Tanti no, questi, totalmente privi di proposte positive, di alternative credibili e sostenibili, tanti no frutto solo di un clima di scontro - e non di confronto - che caratterizza la vita politica italiana. Tanti no lontanissimi dal no pieno di dignità e padre di un sì, all'onestà , dello sconosciuto difensore del Gubbio. Allora l'augurio per il 2012 è che tanti no "positivi" possano caratterizzare il nuovo anno: finalmente un no ai privilegi di pochi, un no allo strapotere della finanza sul mondo della reale produzione, un no all'arroganza di quei politici, di destra, di centro e di sinistra, sempre più lontani dalle reali problematiche del Paese. E, tra i tanti, permettetemi, un no anche ad una manovra economica che sembra ispirata dal grande Ettore Petrolini quando affermava che "bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono tanti"! E allora per finire e iniziare ancora forza Italia!
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