Quotidiano | Categorie: Sanità

Ulss 6, centro regionale per lo studio ed identificazione dei caduti della Grande Guerra

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 21 Giugno 2013 alle 21:49 | 0 commenti

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U.L.SS. n. 6 Vicenza - Il Direttore Generale dell’Azienda U.L.SS. 6 Dr. Ing. Ermanno Angonese,   presenta oggi il Centro Regionale per lo studio ed identificazione dei caduti della Grande Guerra individuato presso l’Azienda U.L.SS. n. 6 “Vicenza”. Il Centro, istituito da alcuni mesi dalla Giunta Regionale presso l’ULSS 6, è l’ unico in Italia che si occupa specificatamente dello studio dei caduti nel corso della Grande Guerra ed ha sede presso l’Unità Operativa Semplice di Medicina Legale, diretta dal Dr. Andrea Galassi .

Presso il Centro, per ora solo formalmente attivato, si dovrà costituire un team di medici legali ed antropologi, che sulla base di un protocollo operativo multidisciplinare coordineranno le attività del Centro con quelle delle altre Autorità (Giudiziaria, Civica, Sanitaria di altri territori). Il 12 agosto 2011 è stata approvata la legge n.17, che ha come obiettivo la "Disciplina dell'attività di raccolta dei cimeli e reperti mobili della Grande Guerra” e che prevede, in caso di rinvenimento di resti umani, le modalità operative per rispettare la legge e salvaguardare la diagnostica corretta al fine di espletare tutte le operazioni necessarie per condurre le operazioni di recupero e studio, in ottemperanza al Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria ed alla  Legge Regionale 18/10 che prevedono l’intervento dell’Unità Sanitaria Locale e dell’Autorità Giudiziaria per la gestione formale e operativa dei resti.

Il Centro di Riferimento Regionale per lo studio dei resti scheletrici risalenti alla Grande Guerra dell’ ULSS 6, ha quindi il compito in primis di accertare la natura umana dei resti ossei, poi di accertare la effettiva appartenenza a tale periodo o a eventuali decessi di interesse giudiziario, infine di recuperare con metodica scientifica i resti scheletrici e di condurre lo studio antropologico per definire con certezza l’epoca di morte e le informazioni relative al profilo biologico del soggetto (sesso, età, patologie, etc.) la causa di morte e naturalmente, quando possibile, l’identità.

Le metodiche antropologiche permettono di condurre studi non invasivi e nel pieno rispetto dei caduti.

Dal 2006 al 2009 l’ULSS 6 è già stata sede di un progetto scientifico, il primo in Italia,  finanziato dalla Provincia di Vicenza per il corretto recupero e studio dei Soldati Caduti nella Grande Guerra, nel corso del quale sono stati studiati oltre 50 scheletri, che hanno permesso di raccogliere preziose informazioni di natura antropologica e sociale dei caduti. Nell’ambito di tale attività sono stati rinvenuti i resti di almeno tre persone non appartenenti a decessi di guerra, uno dei quali identificato come persona scomparsa 23 anni prima. Per l’ espletamento delle operazioni necroscopiche, il Centro Regionale dell’ULSS 6 opera in collaborazione con l’Assessorato Regionale per i Beni Culturali, l’Autorità Giudiziaria e quella Militare Italiana (Alto Commissariato Onoranze per i Caduti di Guerra) e le associazioni culturali e di ex combattenti nazionali (ANA, Associazione Nazionale del Fante, Associazione Nazionale di Sanità Militare, etc.) ed europee (Osterreichisches Schwarzes Kreuz).


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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