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"Tutto quello che sto per dirvi è falso": la cultura e il teatro contro la contraffazione

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 3 Ottobre 2013 alle 21:07 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Dietro ad ogni oggetto contraffatto, vige un sistema di criminalità organizzata”. Con questo incipit il giornalista ed autore del “Libro nero sulla contraffazione” Antonio Selvatici, ha introdotto stamani la presentazione dello spettacolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso” la cui “prima” è in cartellone domani sera al Teatro Goldoni di Venezia.

L’iniziativa, realizzata con il supporto della Regione, è stata presentata oggi a Palazzo Balbi, dove è intervenuti lo stesso presidente del Veneto Luca Zaia, affiancato dall’assessore alla tutela del consumatore Franco Manzato e dagli artisti che daranno vita alla piece teatrale, presenti i componenti del tavolo congiunto Sistema Moda Veneto (Confindustria, Confartigianato, Cna, Conferescenti), delle principali associazioni dei consumatori del Veneto e delle organizzazioni professionali del mondo imprenditoriale regionale.

Proprio Zaia ha introdotto l’incontro ricordando come “da ministro mi sono occupato molto di questo problema. La contraffazione pesa per più o meno un miliardo di euro nell’agroalimentare e quasi sette miliardi nel suo complesso, per circa 110.000 unità lavorative che in Veneto significano circa 10 mila posti in meno. Ecco perché, per noi, la lotta al mercato del fasullo è una grande sfida, una battaglia di civiltà per salvaguardare la nostra comunità”. “Il progetto – ha aggiunto dal canto suo Manzato – si inserisce nel solco del percorso intrapreso dalla Regione negli ultimi tre anni, con il servizio sportelli consumatore e la valorizzazione delle azioni di contrasto attraverso progetti specifici e l’attribuzione di risorse dirette alle forze dell’ordine. In questo periodo in Veneto sono stati sequestrati 400 milioni di articoli contraffatti: un’enormità, tanto più in un'area come la nostra fatta di produzioni di eccellenza, dove i marchi hanno un valore e il falso rovina lo stesso tessuto sociale”.“Questo spettacolo nasce da inchieste, da indagini sul campo, è una denuncia motivata e toccabile con mano” – ha sottolineato l’attrice e protagonista Tiziana Di Masi – per far crescere la coscienza contro questo fenomeno”.

Per “Tutto quello che sto per dirvi è falso” è prevista una fitta programmazione itinerante in tutte le provincie del Veneto con 15 repliche, delle quali 8 e forse più in Istituti Scolastici. La pieve, prodotta dalla vicentina “La Piccionaia – I Carrara” teatro stabile d’innovazione e scritta da Andrea Guolo, sarà proposta in Veneto per poi diramarsi nelle altre Regioni d’Italia.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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