"Tutti i terroristi sono islamici", il PD di Vicenza: quali le vere intenzioni di Donazzan?
Giovedi 15 Gennaio 2015 alle 21:01 | 0 commenti
Keren Ponzo responsabile scuola provinciale del Partito Democratico di Vicenza interviene in riferimento alla circolare di qualche giorno fa mandata alle scuole del Veneto dall’assessore regionale Elena Donazzan
Ciò che è accaduto a Parigi, nella sua drammaticità , dovrebbe costituire un importante momento corale di condivisione di valori comuni di libertà e di fratellanza, valori che non portano alcuna bandiera ideologica o religiosa, o almeno non dovrebbero.
La risposta che in milioni in tutto il mondo hanno dato è stata un simbolico abbraccio fra tutti, senza curarsi se il loro vicino fosse cristiano o musulmano. Elena Donazzan, assessore regionale, invece scrive una lettera circolare ai dirigenti scolastici, da diffondere ai docenti, lettera che invita a fare il punto in ogni classe e che reca questo inciso: "Se non si può dire che tutti gli islamici sono terroristi, è evidente che tutti i terroristi sono islamici ..."
È evidente che tutti i terroristi sono islamici? Su quale studio sociologico o demografico l'Assessore basa la sua evidenza? Voleva forse essere un sillogismo il suo? Aristotele non ne sarà contento.
Dal dizionario Garzanti il termine terrorista è "chi appartiene a un gruppo o movimento politico che pratica il terrorismo": non trovo il significato legato alla provenienza territoriale o religiosa.
L'assessore condanna "fermamente senza se e senza ma, senza alibi ideologici o assoluzioni autoconsolatorie quanto accaduto ed una cultura che predica l'odio verso la nostra di cultura, la nostra mentalità , il nostro stile di vita fino ad arrivare all'estremo gesto terroristico." E allora mi chiedo quali siano le vere intenzioni di questa lettera, perché alimentando un sentimento di intolleranza verso una cultura, si rischia di fare la stessa cosa di chi ispira atti violenti.
Credo, piuttosto, che dovremmo consegnare ai nostri figli amore, fratellanza, accoglienza e comprensione, fornendo strumenti che insegnino che la violenza è sempre una scelta sbagliata. Da componente dell’osservatorio scuola del Partito Democratico vorrei che nelle scuole si parlasse di più di interazione culturale, di rispetto e si sviluppasse la conoscenza dell'altro, qualsiasi esso sia, perché in futuro potrebbe fare la differenza.
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